La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] interesse Canettieri (1993), il quale ha osservato come le corrispondenze 1-6, 2-5, 3-4 siano quelle delle facce opposte dei dadidagioco.
Il modello dantesco dell’unica sestina delle Rime (la già citata “Al poco giorno e al gran cerchio d’ombra”) è ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] o 12 settori di un'area, evitando l'inferno. Nei giochi di carte, di dadi e negli alfabeti riappaiono simboli dei cieli, come anche nel la omologabilità della città, del fegato, delle tavole dagioco, degli animali sacri; L. Charbonneau-Lassay, l' ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] tratta di un gioco di divinazione, nel quale, attraverso una serie di tavole preliminari e col lancio di tre dadi, si viene e narrativa, ibid., pp. 854 s.; L. Nadin, Carte dagioco e letteratura fra Quattrocento e Ottocento, Lucca 1997, pp. 36- ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] quando, ancora nel 1541, scrivendo da Roma all'amico Orlandini, egli si ricordava "del giocar d'armi, del giuoco della lotta sfaccendati il trattenimento o ne' giuochi de le carte, o de' dadi, o con le cortigiane... In somma Roma è come quel vaso di ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] e pianto» (ivi, IX,99-io7); e rifulgono in volubili giochi: «S'intesse il fonte da tutte le bande - di traslucido argento un sottil velo, - gettare, fatta «ardita e franca», il «minuto avorio» dei dadi (ivi, X).
Un'ampia canzone (Eco) è poeticamente ...
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MANZINI, Giovanni Battista
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 22 ag. 1599, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa - tra le poche rimaste - sulla sua vita riguarda la nomina a cavaliere [...] M., insieme con la passione per il gioco (in particolare per i dadi), a causa della quale sperperò buona parte propri del ruolo di consigliere di un principe sono minimi, tanto da impedire al savio di poter influire positivamente sul bene comune. La ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] A questo punto può proseguire grazie al lancio di tre dadi o alla consultazione dell'ora, e giungere così, (Venezia 1551), galante gioco di società dell'estroso poligrafo e musico Girolamo Parabosco. La proibizione da parte del concilio tridentino ...
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GALILEI, Vincenzio
Laura Riccioni
Nato a Padova il 21 ag. 1606, dopo Virginia e Livia, dalla relazione di Galileo con la veneziana Marina Gamba, fu l'unico figlio maschio dello scienziato, il quale [...] un anno prima il padre era riuscito a ottenere per lui da Urbano VIII, grazie all'intervento di padre Castelli, una pensione a entrambi. Grazie a un sistema ingegnoso ispirato al gioco dei dadi, ognuno poteva riconoscere la propria tra le profezie, ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...
giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento sia anche sotto accento; come intr., aus....