Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (speculum)
G. A. Mansuelli
Nelle più recenti culture litiche si può pensare all'impiego come s. di lastre levigate riflettenti, di cui si sono trovati esempî [...] all'interno l'incisione con Afrodite e Pan al gioco dei dadi, nella quale è segnato il chiaroscuro plastico. Si fabbricavano le ciste. Gli s. arcaici trovati nel Lazio non differiscono da quelli etruschi coevi, poi in questa zona si ha uno iato fino ...
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letteratura e matematica
letteratura e matematica Letteratura e matematica evocano mondi antitetici: le due culture, appunto, l’una contro l’altra armata. In realtà – a ben guardare – i rapporti e le [...] mi va giù lo stesso. Grida: “abbasso il brodo di dadi”, “abbasso lo sceriffo”, e magari anche “abbasso l’aria matematica entrano in gioco capacità linguistiche e al pari di Valéry, i modelli da seguire (e da ammirare) non sono più i letterati ...
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DWERG, Hermann (Armanno)
Paul Berbee
Nacque a Herford, nella regione della Vestfalia (anche allora diocesi di Paderbom). La sua data di nascita è ignota, ma basandosi sulle date di acquisizione dei primi [...] a Parigi, vi avrebbe accumulato ricchezze con il gioco dei dadi e sarebbe di li fuggito segretamente a Bologna, non era ancora stata annullata. Inoltre, il D. fu prevosto di S. Andrea (da prima del 1º genn. 1403 al 29 apr. 1421) e dei Ss. Apostoli ...
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MANZINI, Giovanni Battista
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 22 ag. 1599, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa - tra le poche rimaste - sulla sua vita riguarda la nomina a cavaliere [...] M., insieme con la passione per il gioco (in particolare per i dadi), a causa della quale sperperò buona parte propri del ruolo di consigliere di un principe sono minimi, tanto da impedire al savio di poter influire positivamente sul bene comune. La ...
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FANCELLI, Domenico (Micer Dominigo, Domenico di Alexandro fiorentino)
Adele Condorelli
Nacque a Settignano (ora frazione di Firenze) nel 1469 da Alessandro (Sandro) di Bartolomeo di Antonio, originario [...] Fancelli.
Bisogna tener presente che la zara era un gioco di dadi che comportava grossi rischi per i perdenti; pertanto tre pur d'oro larghi e scudi diciassecte per tanto ch'io tornassi da Firenze, o io o altri per me" (Bardeschi Ciulich-Barocchi, ...
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Tradizioni popolari
Giovanni B.Bronzini
La Commedia, rispecchiando la civiltà medievale in tutti i suoi aspetti e a diversi livelli sociali e culturali, è tra le opere di D. la più ricca di riferimenti [...] (If XXII 1-9) e come fa accennando allo spettacolo, più volte da lui osservato, del palio per la festa fiorentina di s. Giovanni Battista ( dal gioco della zara, che comprendeva vari, e tutti diffusissimi nel Trecento, giuochi d'azzardo con i dadi. In ...
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MONTALDO, Antonio.
Riccardo Musso
– Figlio primogenito di Leonardo e della sua seconda moglie Bartolomea Ardimenti, nacque nel 1368 probabilmente ad Asti, dove il padre era in esilio da Genova, città [...] a questo punto prepotentemente in gioco. Dopo essere stato costretto a e mezzo, egli non seppe però trarre lezione da quanto accaduto, perché come aveva fatto in passato era guadagnato il dogato addirittura vincendolo a dadi con Pietro Fregoso. Il M., ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] A questo punto può proseguire grazie al lancio di tre dadi o alla consultazione dell'ora, e giungere così, (Venezia 1551), galante gioco di società dell'estroso poligrafo e musico Girolamo Parabosco. La proibizione da parte del concilio tridentino ...
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ATTONE
Ovidio Capitani
Di questo vescovo fiorentino che resse la diocesi nel primo manifestarsi delle irrequietudini religiose popolari antisimoniache del sec. XI è incerta la data precisa di elezione.
Secondo [...] del documento a favore dei monaci di S. Miniato - confermato nel 1044 da Benedetto IX (cfr. Kehr, III, p. 44 n. 1) - ci canoni che non facevano espressa proibizione del gioco, ma si riferivano ai dadi, accettando, poi, tuttavia, la penitenza ...
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volta
Alessandro Niccoli
Lo spettro di azione di questo sostantivo, documentato da oltre 180 occorrenze, è riconducibile a due significati fondamentali; in appena 14 esempi, tutti appartenenti alle [...] vocabolo in Pg VI 3 (Quando si parte il gioco de la zara, / colui che perde si rimane il giocatore, per far cadere i dadi sul tavoliere, deve ‛ voltare ' il de la terra, e anche una mezza volta; Pg X 24 Da la sua sponda... / al piè de l'alta ripa... ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...
giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento sia anche sotto accento; come intr., aus....