dagherròtipo Immagine fotografica ottenuta con il processo della dagherrotipia, inventato nel 1837 da L.-J.-M. Daguerre. Esso forniva un'unica copia positiva, non riproducibile, su supporto in argento [...] o rame argentato sensibilizzato, in camera oscura, mediante esposizione a vapori di sodio. La ripresa richiedeva lunghi tempi di esposizione, da ca. 20 minuti fino a tre quarti d'ora ...
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DURONI, Alessandro
Michele Falzone Del Barbarò
Nacque a Canzo (Como) il 30 maggio 1807 da Antonio e Giustina Molteni. Come L. Suscipj, A. Luswerg e E. F. Jest arrivò alla dagherrotipia dall'ottica e [...] le possibilità, nei primi giorni di novembre del 1839 tornò a Milano, portando con sé l'attrezzatura per la dagherrotipia ed anche un dagherrotipo che riproduceva il Louvre, eseguito da Daguerre e da A. Giroux, che espose l'11 novembre nel chiostro ...
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Chimico e cristallografo francese (Saintes 1804 - Parigi 1880). Si dedicò dapprima alla cristallografia; utilizzando fiamme molto calde riuscì a sintetizzare per la prima volta zaffiri e rubini artificiali. [...] Si interessò di dagherrotipia e può essere considerato un pioniere delle tecniche fotografiche di impressione e sviluppo. Precorrendo S. Cannizzaro, espresse con chiarezza la distinzione fra atomo e molecola, individuando in quest'ultima "un ...
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Astronomo statunitense (Dorchester, Massachusetts, 1825 - Cambridge, Massachusetts, 1865); nel 1859 divenne direttore dell'osservatorio del Harvard College, succedendo al padre, William Cranch. Scoprì, [...] (1848) a Lassel William, l'8º satellite di Saturno, Iperione, e osservò due nuove comete; fu uno dei pionieri della fotografia celeste: ottenne insieme con il dagherrotipista J. A. Whipple la prima buona dagherrotipia celeste (la Luna; 1849). ...
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Inventore (Cormeilles, Senna e Oise, 1787 - Bry-sur-Marne, Marna, 1851). Pittore e decoratore teatrale, realizzò nel 1822, con Ch.-M. Bouton, il diorama (distrutto da un incendio nel 1839), teatro ottico [...] che sfruttava una particolare tecnica scenografica. Nel 1824 iniziò gli esperimenti per giungere a fissare le immagini riprese mediante camera oscura su supporti sensibilizzati, culminati nel 1837 nell'invenzione della dagherrotipia. ...
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Inventore e pittore (Charlestown, Mass., 1791 - Poughkeepsie, New York, 1872). Laureatosi alla Yale University nel 1810, andò l'anno seguente in Inghilterra ove studiò pittura; tornato in America lavorò [...] con sovvenzioni cosicché M., l'anno dopo, poté trasmettere il primo messaggio telegrafico da Washington a Baltimora. Introdusse la dagherrotipia in America e posò anche il primo cavo telegrafico sottomarino nel porto di New York (1842). Fu anche prof ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fotogiornalismo è la documentazione fotografica di fatti e di avvenimenti che [...] dato forma e immagine alla storia di un intero secolo.
Teatri di guerra
Dal 1839, data di presentazione ufficiale della dagherrotipia, i modi in cui le immagini si producono, riproducono e diffondono sono molto cambiati.
A metà Ottocento la tecnica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo sviluppo delle tecniche fotografiche sembra procedere nel Novecento verso una crescente [...] "a vapore", al posto di remi e vele. Nel 1839, mentre si annunciava ovunque a grandi titoli la magia della dagherrotipia, in Italia si inaugura la prima tratta ferroviaria, Napoli-Portici, un breve tragitto, ma emblematico di un nuovo tempo, con ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] invenzione fu resa nota da D.-F. Arago il 7 gennaio 1839 e prese il nome dall’inventore: fotografia dagherrotipia.
All’annuncio dell’invenzione molti reclamarono la paternità di sistemi per ottenere immagini attraverso l’azione diretta della luce. In ...
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BRESOLIN, Domenico
Elena Bassi
Figlio di Domenico, muratore, nacque a Padova nel 1813. Dapprima fece il decoratore; nel 1841 si iscrisse all'Accademia di Venezia ed ebbe maestri l'architetto F. Lazzari, [...] sulla carta o sul vetro (così chiamata dal nome dell'inventore W. H. F. Talbot); tale tecnica avrebbe soppiantato la dagherrotipia, che faceva fissare le immagini sulla lamina argentea. Nel 1854 il B. era indicato tra i soci dell'Accademia con la ...
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dagherrotipia
dagherrotipìa s. f. [dal fr. daguerréotypie, comp. del nome dell’inventore L.-J.-M. Daguerre (1787-1851) e -typie «-tipia»]. – Procedimento fotografico in uso verso la metà dell’Ottocento per riprodurre le immagini direttamente...
dagherrotipo
dagherròtipo s. m. [dal fr. daguerréotype; v. la voce prec.]. – 1. Apparecchio usato per la dagherrotipia. 2. Immagine fotografica ottenuta col processo della dagherrotipia (in G. Gozzano, «L’amica di nonna Speranza», con grafia...