DURONI, Alessandro
Michele Falzone Del Barbarò
Nacque a Canzo (Como) il 30 maggio 1807 da Antonio e Giustina Molteni. Come L. Suscipj, A. Luswerg e E. F. Jest arrivò alla dagherrotipia dall'ottica e [...] le possibilità, nei primi giorni di novembre del 1839 tornò a Milano, portando con sé l'attrezzatura per la dagherrotipia ed anche un dagherrotipo che riproduceva il Louvre, eseguito da Daguerre e da A. Giroux, che espose l'11 novembre nel chiostro ...
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BRESOLIN, Domenico
Elena Bassi
Figlio di Domenico, muratore, nacque a Padova nel 1813. Dapprima fece il decoratore; nel 1841 si iscrisse all'Accademia di Venezia ed ebbe maestri l'architetto F. Lazzari, [...] sulla carta o sul vetro (così chiamata dal nome dell'inventore W. H. F. Talbot); tale tecnica avrebbe soppiantato la dagherrotipia, che faceva fissare le immagini sulla lamina argentea. Nel 1854 il B. era indicato tra i soci dell'Accademia con la ...
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BONA, Vincenzo
Piero Camilla
Nato ad Alba (Cuneo) l'11 sett. 1811, interruppe gli studi di retorica ed entrò nella tipografia del torinese A. Alliana, ex torcoliere della Stamperia reale; qui ebbe nel [...] di Chambéry, che era la Stamperia del real governo in Savoia.
I due soci, dopo un inutile tentativo con la dagherrotipia, adattarono sin dal 1841 la calotipia del Talbot alla tipografia; da allora tutti i progressi della fotomeccanica furono da essi ...
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DOVIZIELLI, Pietro
Francesca Bonetti
Nacque a Roma nel 1809 da Domenico e Giacinta Rosi. La sua famiglia, originaria di Ficciana (frazione di San Godenzo in provincia di Firenze) e trasferitasi a Roma [...] che, grazie soprattutto agli insegnamenti e ai consigli di quest'ultimo, oltre che ai personali esperimenti sulla dagherrotipia intrapresi verso il 1848 (Becchetti, 1983), il D. si perfezionasse nell'uso della macchina fotografica, specializzandosi ...
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LECCHI, Stefano
Silvia Paoli
Nacque da Antonio nel 1804 in un centro lombardo minore situato tra Milano e Lecco. Il nome della madre è ignoto.
Le fonti (Roma, Arch. del Vicariato, Parrocchia di S. Giacomo [...] probabile che qui, in un clima attento alle sperimentazioni, egli abbia affinato le proprie capacità professionali, abbandonando la dagherrotipia per la calotipia. G.W. Bridges scrisse nel 1847 a Talbot informandolo di aver conosciuto il L. a Napoli ...
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GONIN, Francesco
Sabrina Spinazzè
Nacque a Torino il 16 nov. 1808 da Giovanni, di Luserna San Giovanni in provincia di Torino, e da Sara Castanier, ginevrina, entrambi di religione valdese.
Si formò [...] Paolo Bruneri, con il quale l'artista divise al n. 1 di piazza Vittorio a Torino uno Stabilimento di fotografia e dagherrotipia. Seguendo le orme paterne, Guido si dedicò poi alla litografia, e in questo campo disegnò numerose tavole per il periodico ...
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dagherrotipia
dagherrotipìa s. f. [dal fr. daguerréotypie, comp. del nome dell’inventore L.-J.-M. Daguerre (1787-1851) e -typie «-tipia»]. – Procedimento fotografico in uso verso la metà dell’Ottocento per riprodurre le immagini direttamente...
dagherrotipo
dagherròtipo s. m. [dal fr. daguerréotype; v. la voce prec.]. – 1. Apparecchio usato per la dagherrotipia. 2. Immagine fotografica ottenuta col processo della dagherrotipia (in G. Gozzano, «L’amica di nonna Speranza», con grafia...