dagherròtipo Immagine fotografica ottenuta con il processo della dagherrotipia, inventato nel 1837 da L.-J.-M. Daguerre. Esso forniva un'unica copia positiva, non riproducibile, su supporto in argento [...] o rame argentato sensibilizzato, in camera oscura, mediante esposizione a vapori di sodio. La ripresa richiedeva lunghi tempi di esposizione, da ca. 20 minuti fino a tre quarti d'ora ...
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tipo-, -tipo
tipo-, -tipo [Der. del lat. typus, dal gr. ty´pos "impronta"] [LSF] Primo o ultimo elemento di parole composte nelle quali significa: (a) esemplare, modello (tipologia, archètipo, fenotipo, [...] ecc.); (b) matrice, con riferimento a un procedimento di stampa (tipografia, dagherrotipo, ecc.); (c) l'immagine ottenuta con uno di tali procedimenti (dagherrotipo, ecc.). ...
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FOUCAULT, Léon
Giovanni Giorgi
Fisico, nato il 18 settembre 1819 a Parigi, dove morì l'11 febbraio 1868. Attese agli studî di medicina, ma attratto dalla fisica si dedicò definitivamente a questa scienza.
Nel [...] 1840 si occupava del dagherrotipo. Nel 1844 costruì un apparecchio illuminatore utilizzando l'arco elettrico per la microscopia. Ma l'arco elettrico si doveva regolare a mano; nel 1846 lo dotò del regolatore elettromagnetico che di lì in poi nell' ...
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La fotografia archeologica
Maurizio Necci
La possibilità che la fotografia potesse, già dalla sua nascita, essere utilizzata nel settore archeologico e nel campo dell'arte, fu evidenziata dalla relazione [...] W.H. Fox Talbot inventò la calotipia, cioè un processo per la realizzazione di negativi su carta, non solo più veloce del dagherrotipo, ma che permetteva anche di avere più copie dell'originale. Tra il 1849 e il 1860 vennero pubblicati molti libri ...
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FAZZINI, Gaetano Emanuele
Giuseppe La Tosa
Nacque a Vieste in provincia di Foggia l'11 die. i 806 da Tommaso, nobile signore del luogo, e da Porzia Medina. Dopo aver studiato a Vieste, verso i vent'anni [...] Chiaia (Dell'Erba, 1950).
Morì a Napoli il 24 dic. 1878.
Oltre ai citati scritti del F. si ricordano: Perfezionamento del dagherrotipo (lettera al Cirelli), in Il Lucifero, II (1840), 50, p. 497; Sul Ginnoto ed ultimi lavori del Faraday, ibid., 28, p ...
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Pittore e fisico, inventore della fotografia, nato a Cormeilles (Seine-et-Oise) il 18 novembre 1787, morto a Petit-Brie-sur-Marne nel 1851. Fu allievo di Degoti, decoratore dell'Opera, e riuscì in pochi [...] Del danno patito per tale incendio si rifece subito con la strepitosa invenzione, fatta in collaborazione del Niepce, del dagherrotipo, apparecchio atto a fissare le immagini della camera oscura e su cui F. Arago presentò una relazione all'Accademia ...
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DURONI, Alessandro
Michele Falzone Del Barbarò
Nacque a Canzo (Como) il 30 maggio 1807 da Antonio e Giustina Molteni. Come L. Suscipj, A. Luswerg e E. F. Jest arrivò alla dagherrotipia dall'ottica e [...] le possibilità, nei primi giorni di novembre del 1839 tornò a Milano, portando con sé l'attrezzatura per la dagherrotipia ed anche un dagherrotipo che riproduceva il Louvre, eseguito da Daguerre e da A. Giroux, che espose l'11 novembre nel chiostro ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] invenzione fu resa nota da D.-F. Arago il 7 gennaio 1839 e prese il nome dall’inventore: fotografia dagherrotipia.
All’annuncio dell’invenzione molti reclamarono la paternità di sistemi per ottenere immagini attraverso l’azione diretta della luce. In ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’invenzione della fotografia ha un’importanza considerevole per la cultura e la società [...] a creare un’immagine unica, in sostanza un positivo, che viene brevettata da Daguerre nel 1839 col nome di “dagherrotipo”. Il procedimento Talbot sfrutta invece un supporto cartaceo, sul quale si imprime un’immagine coi colori invertiti, il negativo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo sviluppo delle tecniche fotografiche sembra procedere nel Novecento verso una crescente [...] "a vapore", al posto di remi e vele. Nel 1839, mentre si annunciava ovunque a grandi titoli la magia della dagherrotipia, in Italia si inaugura la prima tratta ferroviaria, Napoli-Portici, un breve tragitto, ma emblematico di un nuovo tempo, con ...
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dagherrotipo
dagherròtipo s. m. [dal fr. daguerréotype; v. la voce prec.]. – 1. Apparecchio usato per la dagherrotipia. 2. Immagine fotografica ottenuta col processo della dagherrotipia (in G. Gozzano, «L’amica di nonna Speranza», con grafia...
dagherrotipia
dagherrotipìa s. f. [dal fr. daguerréotypie, comp. del nome dell’inventore L.-J.-M. Daguerre (1787-1851) e -typie «-tipia»]. – Procedimento fotografico in uso verso la metà dell’Ottocento per riprodurre le immagini direttamente...