trono Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità e dignità, [...] pietra nella sala del trono a Cnosso (tardo minoico II), a dorso alto e senza braccioli, derivato da spalliera. Tra i più antichi esemplari conservati, il cosiddetto t. di Dagoberto (pieghevole, in bronzo, 8°-9° sec., Parigi, Bibliothèque nationale); ...
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Maggiordomo (n. 580 circa - m. 640) di Dagoberto I re dell'Austrasia (fino al 629), divise l'effettivo potere con Arnoldo vescovo di Metz; caduto in disgrazia fu esiliato in Aquitania, poi divenne nuovamente [...] maestro di palazzo (638) del re Sigeberto II. ...
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Figlio (n. 713 circa - m. 737) di Dagoberto III. Alla morte di Chilperico II (721), Carlo Martello lo tolse dal monastero di Chelles, e lo fece re, ma nominalmente; a T. succedette interinalmente Carlo [...] Martello ...
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BEATRICE di Lorena, marchesa e duchessa di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlia di Federico, duca dell'Alta Lotaringia, e di Matilde, figlia di Ermanno II duca di Svevia e di Gerberga figlia [...] di chiese e monast'eri lorenesi: a S. Dagoberto di Stenay sostituì ai canonici di vita evidentemente 149-152, 159, 165-172, 174 s., 189 s., 202, 204, 208, ma v. anche i regesti, II, pp. 45, 71-75, 100 ss., 115 s., 117-122, 132 s., 135-137, 140 s., ...
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GOFFREDO il Barbuto, duca di Lotaringia e marchese di Toscana
Mario Marrocchi
Figlio di Gozzelone (I), duca di Lotaringia, nacque presumibilmente agli inizi del secolo XI.
Mentre restano oscure le origini [...] 1055, in presenza dell'imperatore e del nuovo papa Vittore II. La marchesa fu giudicata con molta durezza e portata in di opere pie in favore di chiese e monasteri: a S. Dagoberto di Stenay sostituì i canonici con monaci dell'abbazia di Gorze; fondò ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Franchi
Marco Ricci
I franchi
Il nome Franchi (dal germanico antico frekkr, fri, “coraggioso”, “ardito”) compare [...] vari figli spesso in lotta tra loro. Anche se non mancarono momenti di riunificazione e di unità con Clotario II (613-629) e il figlio Dagoberto (629-638), la storia del regno franco è contrassegnata dalla continua lotta per il potere sino a quando ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli dell'area slava: gli Slavi occidentali
Stanislaw Tabaczynski
Gli slavi occidentali
Gli Slavi occidentali (Polacchi, Cechi, Slovacchi e, nell’Alto Medioevo, [...] al 660 e che nel 630 circa combatté contro il re franco Dagoberto I (vittoria nel 631 presso Wogastisburg). Dopo la morte di S. Tabaczyński, s.v. Archeologia medievale e discipline storiche, in EAM, II, 1991, pp. 271-76.
Id., s.v. Castello. Europa ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Turingi
Ursula Koch
I turingi
La regione del medio corso dell’Elba, del Saale e dell’Unstrut, insieme alla zona [...] VI secolo l’area di insediamento dei Turingi.
A partire dal II secolo i Germani dell’Elba si insediarono nella Germania centrale e orientali che lì vennero anche sepolti in un piccolo sepolcreto. Dagoberto I (629-638) fu l’ultimo re merovingio attivo ...
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GARIARDO (Gaddo)
François Bougard
Visconte, poi conte, di Pombia nel Novarese, nacque nella seconda metà del IX secolo. La sua carriera si svolse nell'ambito delle vicende della marca d'Ivrea, fra IX [...] Il 14 ag. 908, il vescovo di Novara Dagoberto otteneva da Berengario la conferma dell'insieme delle donazioni signorile.
Fonti e Bibl.: I diplomi italiani di Lodovico III e di Rodolfo II, a cura di L. Schiaparelli, in Fonti per la storia d'Italia [ ...
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GARIBALDO
François Bougard
Nato poco dopo la metà del IX secolo, fu successore di Liuterius alla cattedra vescovile di Novara e governò, secondo le liste episcopali novaresi conservate, per un periodo [...] vescovo, Ardingo, mentre alla diocesi di Novara gli succedeva Dagoberto.
La fine del governo di G. fu segnata , Roma 1903, nn. 36, 64; I diplomi italiani di Lodovico III e di Rodolfo II, a cura dello stesso, ibid., XXXVII, ibid. 1910, n. XV, pp. 45 ...
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