Maestro supremo del buddhismo tibetano. Il titolo, che letteralmente significa «maestro (lama) del mare universale», fu conferito per la prima volta nel 1577 a Sodnam Djamts’o, terzo successore tibetano [...] cinese, è stato attribuito nel 1989 il premio Nobel per la pace.
Nel marzo del 2011 il 14° Dalai-lama ha rassegnato le sue dimissioni, proponendo inoltre nuovi emendamenti da apportare alla Costituzione tibetana per consentire la devoluzione dei ...
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Guida temporale e spirituale del popolo tibetano. Nato come Lhamo Dhondrub (n. Taktser 1935), all'età di due anni è stato riconosciuto come reincarnazione del XIII Dalài-lama. Salito al potere effettivo [...] del Tibet, il popolo tibetano ha eletto il Kalon Tripa, il primo ministro, che in precedenza era sempre stato nominato dal dalài-lama. Per il suo costante impegno a favore dell'autonomia del suo paese gli è stato attribuito il premio Nobel per la ...
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TENZIN GYATSO
Attuale DalaiLama (v. lamaismo, XX, p. 398), nato in una regione del Nord-Est del Tibet il 6 luglio 1935. I più venerabili monaci buddhisti lo riconobbero come quattordicesimo DalaiLama [...] per la democrazia a Pechino e all'imposizione della legge marziale a Lhasa, capitale del Tibet. Nell'ottobre del 1989 al DalaiLama è stato conferito il premio Nobel per la pace a motivo della sua costante opposizione all'uso della violenza nella pur ...
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Riformatore del lamaismo tibetano, fondatore della scuola dei cosiddetti berretti gialli, i cui capi, conseguita la supremazia sulle altre scuole tibetane nel sec. 16º, assunsero dal 1578 il titolo di [...] DalaiLama e stabilizzarono nel sec. 17º l'assetto politico-religioso che il Tibet ha conservato per tre secoli. La riforma di T. si attuò con direttive e in situazioni analoghe a quelle in cui avevano operato circa quattro secoli prima Rin c'en bzaṅ ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] forte opposizione: nel marzo 1959 la rivolta popolare di Lhasa e la repressione cinese determinarono la fuga in India del 14° Dalai-lama Tenzin Gyatso, che costituì un governo in esilio a Dharamsala in India, e di gran parte dei membri della nobiltà ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] in India; debbono ricordarsi l'Istituto di Studi Buddhistici nel Bengala a Buxa, e a Nuova Delhi la Tibetan House. Il Dalai-Lama è favorevole ad un programma che elimini le vecchie discordie fra le sette, a riorganizzare gli studi e i corsi dedicati ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] si era divisa la comunità buddhista. Dal XVII secolo in poi si assistette all'egemonia della setta dei Ge-lugs-pa, guidata dai DalaiLama, che fu sottomessa con violenza nel 1959 dai Cinesi. L'ordinamento politico di questa scuola prevedeva che il ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] attraverso gli insegnamenti segreti di un maestro. Di questo gruppo fa parte il buddismo tibetano, la cui massima autorità è il DalaiLama (dal tibetano Da-lai, "oceano", e Bla-ma, "maestro": oceanico maestro).
Che cos'è il taoismo?
Il taoismo è un ...
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CONVENTO
Red.
J. Auboyer
Il più antico esempio di c. occidentale finora noto è quello recentemente scoperto in Palestina, nel deserto presso il Mar Morto. Gli scavi condotti, a partire dal 1951, nel [...] eretti sul suolo senza fondamenta, ha un aspetto militare. Il più venerato è il Po-ta-la di Lhassa, dove risiede il DalaiLama, capo della chiesa del Tibet. Esso è un grande agglomerato piantato su una vetta rocciosa che domina una larga vallata. I ...
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FRANCESCO ORAZIO della Penna (al secolo Luzio Olivieri)
Elena De Rossi Filibek
Nacque a Pennabilli, nel Montefeltro, nel novembre del 1680, ultimo figlio del conte Orazio Olivieri e di una Francesca [...] degli Dzungari che saccheggiarono Lhasa, seguì la morte di Lajang Khan (3 dic. 1717), l'intronizzazione del settimo DalaiLama bsKal bzang rgya, l'arrivo dell'esercito cinese, che scacciò definitivamente gli Dzungari nel 1720. Nel 1721 il governo ...
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dalai-lama
dàlai-lama s. m. [comp. di un elemento mongolo che significa «mare» e «dio» e del tibetano lama «maestro»], invar. – Il capo supremo del lamaismo o buddismo tibetano.
veltroneggiare
v. intr. (iron.) Comportarsi secondo i modi e gli atteggiamenti tipici di Walter Veltroni. ◆ È un fatto però che [Massimo] D’Alema da anni cerca di snidare Veltroni. Gli chiede di esplicitare eventuali contrasti. Di fare una...