STEFANO I il Santo (Szent István), primo re d'Ungheria
Giulio de Miskolczy
Figlio del principe Géza e di Sarolta, nacque probabilmente nel 969 e venne battezzato verso il 973. Nel 996 o 997 si unì in [...] per le monache fondò il chiostro di Veszprémvölgy e gettò le fondamenta di numerose chiese, costruite da architetti italiani e dalmati. Il suo esempio fu seguito da parecchi signori, fra cui l'italiano Deodato di Sanseverino che fondò il monastero di ...
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Le strutture dell'ospitalità
Massimo Costantini
La domanda
Prima di entrare nel vivo del discorso, che prevede l'analisi dal lato dell'offerta dell'ospitalità veneziana, vale a dire della sua configurazione [...] dei momenti più alti del suo iter creativo).
La confraternita ebbe sede vicino a quella di San Nicolò, perché anche i Dalmati, come i Greci, gravitavano tra San Marco e Castello, a ridosso della Riva che da essi prendeva il nome (degli Schiavoni ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] e di confusione. E non è da maravigliarsi punto che essi il parlare italiano non intendano, perché da progenitori dalmati e greci discesi, in questo gentilissimo terreno altro recato non hanno che pessimi e vituperosissimi costumi insieme con il ...
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OBELERIO
Marco Pozza
– Nono doge di Venezia, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo. Secondo una redazione di scarsissima attendibilità del Chronicon Altinate dei primi del Duecento era figlio di [...] , Obelerio e Beato sul finire dell’805 si recarono, assieme al duca e al vescovo di Zara in rappresentanza dei dalmati, alla corte di Carlo Magno, che allora risiedeva a Diedenhofen (l’attuale Thionville).
I rapporti veneto-carolingi furono in quella ...
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APPENDINI, Francesco Maria
Armando Pitassio
Nacque a Poirino (Torino) il 6 nov. 1769, e a Torino compì gli studi umanistici. Recatosi a Roma a 17 anni, vesti l'abito degli scolopi il 15 apr. 1787: ammesso [...] tutte le lingue europee dalla lingua "illirica", che si sarebbe conservata pura solo tra gli Slavi e, particolarmente, tra i Dalmati.
Fra le sue opere filologiche, di più ampia mole fu il Varro illyricus - opera incompiuta ed inedita - in cui cercava ...
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DRAGAZZO, Giacomo
Silvano Cavazza
Nacque nel 1451 a Traù in Dalmazia, da Dragazzo (o Dragoslavo) de' Dragazzi e da Margherita Matagnon (ma il cognome della madre nei documenti vaticani è di incerta [...] circa], a cura di I. Bulič, Spalato 1910, p. 171; D. F. Karaman, Castel Dragazzo, in Bull. di archeol. e storia dalmata, XV (1892), pp. 71-74; N. Hilling, Die römische Rota und das Bistum Hildesheim am Ausgang des Mittelalters (1464-1513), Münster in ...
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DEVITA (De Vita), Sebastiano Giuseppe
Kruno Prijatelj
Figlio di Pietro (il cui padre Sebastiano era probabilmente funzionario militare al servizio della Repubblica veneta) e di Matija Krstulović, ambedue [...] a una componente ritardataria di derivazione tardosecentesca. Ha un posto di discreto rilievo nel modesto gruppo dei pittori dalmati del Settecento (a parte la grande personalità di Federico Bencovich).
Fonti e Bibl.: F. Bartoli, Le pitture, sculture ...
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Vedi SARAJEVO dell'anno: 1966 - 1973
SARAJEVO
V. Paskvalin
Museo. - Il Zemaljski muzej Bosne i Hercegovine di S. (Museo Regionale della Bosnia e Erzegovina) è stato fondato nel 1885 e dal 1888 è divenuto [...] dell'arte greca, pur conservando le forme della cultura e dell'arte locali. Il territorio della tribù dei Dalmati è caratterizzato da monumenti relativi al culto di Silvano e di Diana. Sui monumenti sepolcrali provenienti dalla Bosnia centrale ...
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BANOVAZ, Giovanni
Gian Franco Torcellan
Nativo di Zara, fu uno degli scrittori d'economia più vivaci e impegnati della regione dalmata nella seconda metà del sec. XVIII, e tra quelli che con più amore [...] illustrando, pur senza ordine alcuno e senza sistematicità, un suo piano generale di riforme e di miglioramenti per le campagne dalmate e per il ceto contadino.
Nel 1791 discuteva Sui cattivi effetti che reca alla Dalmazia e a cadauno de' rispettivi ...
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DENTE, Nicola, detto Cervo
Dusko Keckemet
Non si hanno dati d'archivio su questo scultore originario di Venezia, attivo in Dalmazia nella seconda metà del secolo XIV. Il suo nome è inciso nell'iscrizione [...] 63-78; Id., Dodiri mletačkih i dalmatinskih kipara i graditelja do XV stoljeća (Contatti tra scultori e costruttori veneziani e dalmati fino al XV sec.), in Rad Jugoslavenske Akademije znanosti i umjetnosti [Zagreb], CCCLX (1971), p. 12; D. Kečkemet ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
stradiottesco
stradiottésco (o stradiotésco) agg. [der. di stradiotto, stradioto] (pl. m. -chi). – Degli stradiotti. Letteratura s., produzione letteraria che si espresse in Venezia nel 16° sec. in un linguaggio ibrido, in cui al dialetto...