La dinamica delle finanze pubbliche
Michael Knapton
Introduzione
Nelle opere generali di storia veneziana, come per esempio quelle di Gino Luzzatto e Frederic C. Lane, le finanze pubbliche trovano [...] tendenza alla compressione dei costi degli equipaggi e all'impiego - quando possibile - di manodopera reclutata nei porti dalmati e anche nelle colonie greche, provocando un deterioramento delle condizioni di servizio (soprattutto dei rematori) e ...
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La conquista della Terraferma
Michael E. Mallett
Le origini dello Stato di Terraferma
Il 19 novembre 1405 le truppe veneziane entravano in Padova dopo un assedio durato più di un anno. Per l'impresa [...] da guerra da alto mare. Erano comandate tutte da Veneziani, e gli equipaggi erano quel misto di Veneziani e Dalmati che armavano le grandi flotte di galere. La loro presenza non attribuiva dunque soltanto una dimensione inusuale alla guerra, ma ...
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L'impiego pubblico
Andrea Zannini
L'immagine dell'amministrazione veneziana quale possente ed efficace "macchina statale" regolata da un complesso di norme che prescindevano da singoli avvenimenti o [...] il Turco, sul quale ricadde la colpa della sconfitta. Processato nel 1500, venne condannato al confino perpetuo in una piccola isola dalmata, da dove riuscì a fuggire a Roma per preparare il proprio ritorno in patria, che avvenne nel 1509 quando il ...
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Tra i due imperi. L'affermazione politica nel XII secolo
Giorgio Ravegnani
La conquista dei mercati bizantini
Nella seconda metà dell'undicesimo secolo i rapporti fra Bisanzio e Venezia ebbero una [...] 'Oriente sotto il comando del doge e, durante il tragitto, si unirono altre dieci galee fornite da Istriani e Dalmati. Il doge inviò trenta navi contro Traù, soggetta all'imperatore, che fu presa subendo il saccheggio e una parziale demolizione ...
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L'assistenza e la beneficenza
Dennis Romano
Introduzione: l'ideologia della beneficenza
Debbe il mercante essere largo a porgere la mano al povero, et farli elemosina della sua facultà quanto si extende, [...] e Santa Maria della Misericordia - finanziavano degli ospizi, come pure alcune Scuole nazionali - fra cui quelle degli Schiavoni o Dalmati, dei Greci e dei Lucchesi -, e diverse fraglie, tra le quali, quelle dei tessitori di seta, dei fornai, dei ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] all'Italia, sulla cui pretesa vi era un bisticcio fra esercito e marina, ritenendo quest'ultimo più strategiche le basi dalmate, a cui il neonato Stato iugoslavo, con l'appoggio francese e del presidente Wilson, non voleva rinunciare), lungo quasi un ...
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Mestre, la città del Novecento
Sergio Barizza
Flashback: l’immagine
1826 — Nuovo dizionario geografico universale, p. 1118: Mestre, Mestrium, grossa terra aperta del regno Lombardo Veneto; provincia [...] . Prima la necessità di offrire comunque una casa ai numerosi sfollati per i bombardamenti e ai profughi istriani e dalmati che occupavano per lo più gli edifici scolastici, poi l’incapacità di redigere e far rispettare delle norme(89), aprirono ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] . Marco nel triumphale vexillum che il vescovo di Olivolo consegnò al duca Pietro II Orseolo in partenza per la spedizione dalmata. In realtà, il diacono Giovanni, testimone diretto del fatto, non fa il nome dell'evangelista, mentre precisa che lo ...
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L'autocelebrazione della Repubblica nelle arti figurative
Wolfgang Wolters
Lo Stato veneziano ha sempre fatto tutto il possibile per costruire e divulgare un'immagine di sé in cui il ruolo svolto [...] le insegne tutte bianche, et con i magistrati con gl'habiti loro riceva ambasciatori de vari populi come Greci, Dalmati, jstriani, et jtaliani, che spontaneamente dandosi a la Republica appresentino chiave, scritture, et sigilli con l'arme de le ...
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Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] della contemporanea arte ostrogota; i tagliapietre per la maggior parte non furono ravennati, ma con molta probabilità, dalmati o dell'Asia Minore.
La maggior parte della scultura architettonica è stata importata già tutta rifinita dalla Propontide ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
stradiottesco
stradiottésco (o stradiotésco) agg. [der. di stradiotto, stradioto] (pl. m. -chi). – Degli stradiotti. Letteratura s., produzione letteraria che si espresse in Venezia nel 16° sec. in un linguaggio ibrido, in cui al dialetto...