Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] Frari e Giuseppe Dercich, l’immancabile Daniele Renier, il nobile friulano Pietro Maniago, il raguseo Matteo Luigi Zamagna, il dalmata Francesco Gregoretti. Una dozzina di persone, mai più di tre alla volta nel totale dei dieci, dodici consiglieri di ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] Spagnoli e gli Arciducali d'Austria, dal persistere della minaccia ottomana ai confini di nordest, nei territori dalmati e nel Mediterraneo orientale, dall'attività piratesca degli Uscocchi contro la navigazione veneziana nell'Adriatico. Il commercio ...
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COSULICH, famiglia
Mario Barsali
Originaria di Lussinpiccolo (odierna Mali Lošinj) - cittadina dell'isola di Lussino (Lošinj) allora sotto dominio veneziano, nel golfo del Quarnaro (Kvarner) - appartiene [...] durante la quale l'isola di Lussino era stata occupata come base dalla flotta franco-sarda - la marina velica istriana e dalmata cominciava ad attraversare un periodo di ristagno e di crisi, che si accentuerà durante tutti gli anni '60 per le vicende ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] del 1451 G. aveva già deciso di predicare nelle città venete e di recarsi poi a visitare i conventi dalmati, bosniaci e ungheresi, la cui giurisdizione competeva alla provincia cismontana, quando fu ufficialmente invitato a recarsi a Wiener Neustadt ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] , dei fanciulli, la ricerca delle tradizioni storiche nel linguaggio, un ritorno all’Oriente per la via della fratellanza coi dalmati e i greci, appoggiata alla traduzione dei canti popolari). È il carattere d’ogni parte e avvenimento, descritti nel ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] , trascorsa al servizio prima della Repubblica, poi della Chiesa.
Poco dopo, recatosi a Padova, vi trova presso un frate dalmata, Marino, sette epistole a lui ignote di s. Antonio; e presso un altro patrizio veneziano, Ermolao Barbaro (il vecchio ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] quell'occasione, la trovo anche ora sempre piena. Le lunghe zimarre dei nobili, i mantelli, le vestaglie; turchi, greci, dalmati, levantini di ogni razza, uomini e donne, banchi di ciarlatani, giocolieri, frati che predicano, marionette; tutto ciò ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] (Sarpi, ad esempio, parlò di 12.000) (321). Erano soprattutto mercanti e marinai, ultimi continuatori, assieme ai Dalmati, delle tradizioni marinare che i Veneziani stavano ormai abbandonando, attratti da altri più lucrosi mestieri; c'erano anche ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] venete di Terraferma non erano disponibili all'unione e ancor meno lo erano le città e i territori istriani e dalmati (57).
L'azione politica della municipalità per promuovere l'unione fu condotta nelle prime settimane con qualche confusione e ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] , l'uso del loro potere di arbitrium, l'automatica estensione degli statuti lagunari ai centri dogali, istriani e dalmati, insieme con il sensibile avvicinamento tra gli interessi di detti centri e quelli veneziani, ebbe la conseguenza di favorire ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
stradiottesco
stradiottésco (o stradiotésco) agg. [der. di stradiotto, stradioto] (pl. m. -chi). – Degli stradiotti. Letteratura s., produzione letteraria che si espresse in Venezia nel 16° sec. in un linguaggio ibrido, in cui al dialetto...