Il bacio, che è uno dei segni più notevoli con cui si manifestano l'amore, l'affetto e la devozione, prende differenti forme tra i popoli della terra a seconda del sentimento che vuol significare, e dell'impulso [...] (beso a Vd. las manos) e perdura tuttora, sebbene limitatamente, presso varî popoli e anche da noi, come saluto alla dama cui si voglia rendere speciale omaggio.
Tra le innumerevoli manifestazioni letterarie che in tutti i tempi si sono ispirate al ...
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(fr. baton; sp. bastión; ted. Stock; ingl. stick). L'uso del bastone è stato ed è assai vario presso i differenti popoli e a seconda del loro grado di civiltà. Possono qui esserne ricordati, anche nel [...] un bastoncino d'avorio, specie di scettro, il cui pomo raffigurava un orso; la regina di Francia nel 1455 regalava a una sua dama un bastoncino d'avorio tornito, lungo un piede e mezzo. Nel sec. XVI si usava anche la canna leggiera come quella che ...
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SPENSER, Edmund
Piero Rebora
Poeta inglese, nato a Londra intorno all'anno 1552, secondo appare più attendibile dai dati ricavati dalla sua stessa opera. Suo padre, John, era un modesto mercante di [...] S. si recò nel paterno Lancashire, dove s'innamorò d'una Rosalind, che alcuni vogliono identificare in quella o questa dama, mentre altri la considerano la convenzionale allegoria letteraria di moda. L'anno seguente lo troviamo a Londra dove l'amico ...
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È una delle figure più schiettamente rappresentative del Rinascimento italiano, così nei riguardi morali, come in quelli letterari e politici, anche perché la sua vita si stende in quel periodo, a cavaliere [...] dal Magnifico Giuliano de' Medici, che parla della donna in genere e poscia, in particolare, della donna, anzi della dama di corte; la quarta, infine, è divisa fra Ottaviano Fregoso, che s'intrattiene sulle relazioni del cortigiano col suo principe ...
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L'uso d'invitare a bere o di bere alla salute di commensali presenti o assenti non può non essere collegato, alle sue origini, con l'altro di bere o comunque di offrire del vino in onore degli dei (v. [...] in Inghilterra, dalla corte al popolo, minuziosamente regolato da un apposito cerimoniale. Spesso il gentleman per fare onore alla dama gettava nel fuoco un gioiello o altra cosa che gli appartenesse, e gli altrí convitati dovevano fare lo stesso. L ...
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MISTRAL, Frédéric
Mario Chini
Nacque l'8 settembre 1830 a Maillane (Bocche del Rodano), ivi morì il 25 marzo 1914. Il padre era un proprietario di campagna; ed egli crebbe nei primi anni all'aria aperta. [...] : Calendau (Natale, 1867), che ha per soggetto le prove sostenute da un giovane pescatore per liberare e fare propria una dama dell'antica nobiltà provenzale, caduta in mano di un brigante, in realtà l'impresa del M. stesso per la rivendicazione dell ...
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Attore italiano, figlio d'arte; nacque a Genova nel 1854. Suo padre Gaetano, bolognese, da studente aveva partecipato ai moti del 1831. Gaetano B. aveva sposato una fiorentina, Elena Tamberlicchi: da essa [...] figli, i quali non s'accorgono del suo mancare; e la leggiadra galanteria settecentesca della stagionata e incipriata dama del Minueto del Sarfatti. Maschere spesso provinciali, vecchie zitelle scolorite, mogli anziane, e, soprattutto madri: e la B ...
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PORTA, Carlo
Attilio Momigliano
Nacque il 15 giugno 1776 a Milano, dove morì il 5 gennaio 1821. Studiò prima a Monza, poi nel seminario di Milano. Sono queste le prime esperienze di quel mondo ecclesiastico, [...] di ex-monegh sono pieni di una vivacità che non nasce verȧmente dal piacere di far la caricatura o la satira d'una dama o d'un religioso ma da quella gioia più ricca e più profonda, propria di pochi scrittori di linfa gagliarda, che sembrano guardare ...
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, Figlia di Tolomeo, prima satrapo e poi re d'Egitto, nata al più tardi nel 316-15 dal matrimonio che questi contrasse con la sorellastra Berenice, già dama di compagnia della soppiantata precedente sposa [...] Euridice. Non ancora quadrilustre, verso il 299-98, fu data in matrimonio, per ragioni esclusivamente di stato, al maturo signore della Tracia, Lisimaco, il quale dovette separarsi perciò dalla generosa ...
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Pittore e poeta fiorentino, nato il 17 novembre 1503, morto il 23 novembre 1563; figliolo di Cosimo di Mariano, d'una famiglia oriunda da San Gimignano trasferitasi in Firenze. Alcuni scrittori dànno al [...] suo punto morto. Non è da escludersi che attraverso gli esempî di Piero di Cosimo (v.), come nel ritratto di dama intitolato La Maddalena nella galleria Corsini di Firenze, il B. abbia accolto le suggestioni della puntualità veristica fiamminga, che ...
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dama1
dama1 s. f. [dal fr. dame, che, come l’ital. donna, risale al lat. domĭna «signora»; non è accertato se, nel sign. 4 e nel sign. 5 (così come in altre accezioni tecnologiche affini), la voce fr. risalga al medesimo etimo]. – 1. Anticamente,...
fine dama
locuz. usata come s. f. – Nome comune di una spugna (lat. scient. Spongia officinalis var. mollissima) che si pesca sulle coste della Turchia asiatica, dell’Egitto e anche nel mar Ionio e nell’Adriatico, usata come spugna da bagno...