Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] (v. oltre). Oltre a queste opere andate perdute, rimangono di questi anni il ritratto del Louvre, la Belle Ferronière, e la Dama dell'ermellino del Czartoryski Muzeum di Cracovia. Nel 1500 L. fu nuovamente a Firenze, dove gli fu commissionato da Pier ...
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Devianza
Roberto Beneduce
Si indicano come devianti i comportamenti che implicano una trasgressione rispetto ai modelli culturali prevalenti di un gruppo sociale, in una direzione disapprovata dalla [...] situano l'origine della vita sociale o dell'esistenza stessa e dei suoi inesorabili cicli.
È il caso di un mito tini dama (Papua-Nuova Guinea), che racconta come le donne, prive di sesso, concepivano un tempo per opera di spiriti della foresta e non ...
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LEVI-MONTALCINI, Rita
Piergiorgio Strata
Nacque a Torino il 22 aprile 1909 in una famiglia di ebrei sefarditi.
La famiglia e la formazione
Il padre, Adamo Levi, era ingegnere elettromeccanico e matematico; [...] Italia di giovani ricercatori. Le fu conferito il titolo di Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) e di Dama di Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna). In suo onore fu chiamato Levi-Montalcini l'asteroide 9722 ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] Enrico III, come asseriscono in genere i cenni biografici, di sua madre Caterina, da lui ammiratissima (era, infatti, pel C. "gran dama" capace di "governare" e "menare la barca" tra le più furibonde tempeste).
Tant'è vero che il C., in una lettera ...
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FERLINI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nato a Bologna il 24 apr. 1797, da Carlo e da Anna Sabattini, appena diciottenne fuggì di casa per dissapori con la matrigna, recandosi a Venezia da dove passò [...] bianco che si dissolse al contatto con l'aria: sotto apparve un baluginio di oggetti preziosi, tutto il corredo intatto di una dama di alto rango, parte in un recipiente di bronzo e parte al suolo. La prima preoccupazione dei F. e dello Stefáni fu ...
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BONACCIOLI, Ludovico
Giorgio Stabile
Nacque a Ferrara, nella seconda metà del sec. XV, da un "magister Nicolinus", che con ogni probabilità era quel Nicolino Bonaccioli, consigliere segreto di Ercole [...] nel 1502, sposa di Alfonso d'Este. Già nel 1502 il B. cura Lucrezia di cui tra il 1503 e il 1504 sposerà una dama di compagnia, Ieronima, dopo esser rimasto vedovo di Elena de Carri, e senza avere figli da nessuna delle due.
In questo giro di anni ...
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dama1
dama1 s. f. [dal fr. dame, che, come l’ital. donna, risale al lat. domĭna «signora»; non è accertato se, nel sign. 4 e nel sign. 5 (così come in altre accezioni tecnologiche affini), la voce fr. risalga al medesimo etimo]. – 1. Anticamente,...
fine dama
locuz. usata come s. f. – Nome comune di una spugna (lat. scient. Spongia officinalis var. mollissima) che si pesca sulle coste della Turchia asiatica, dell’Egitto e anche nel mar Ionio e nell’Adriatico, usata come spugna da bagno...