PRISCIANO (Πρισκιανός, Prisciànus)
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico del sec. VI d. C., appartenente alla scuola d'Atene (v. neoplatonismo). Dopo che, nel 529, l'editto dell'imperatore Giustiniano [...] proibente l'insegnamento della filosofia ad Atene ebbe costretto alla chiusura anche quella scuola, P., insieme con Damascio, Simplicio e altri quattro neoplatonici, si recò in Persia alla corte di Cosroe I, nella speranza di poter colà proseguire la ...
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MARINO (Μαρῖνος, Marinus)
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico del secolo V d. C. Nato a Neapoli di Samaria intorno al 440, entrò nell'accademia platonica di Atene nel tempo in cui ne era diadoco Proclo, [...] e fu, come assistente di questi, maestro d'Isidoro e di Damascio. Alla morte di Proclo, avvenuta nel 484, M. gli successe come diadoco col favore della corrente aristotelizzante dell'accademia, nonostante che l'opposta corrente platonizzante gli ...
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Olimpiodoro
Filosofo neoplatonico (6° sec. d.C.). Esponente della scuola di Alessandria, fu allievo di Ammonio, figlio di Ermia, ed ebbe come discepoli Elia e Davide, anch’essi, come lui, noti come commentatori. [...] autore di una vita di Platone e di commentari all’Alcibiade primo e al Gorgia (vengono per lo più attribuiti a Damascio, invece, i commentari al Filebo e al Fedone, un tempo considerati di O.); scrisse inoltre Prolegomeni e commenti alle Categorie e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pseudo-Dionigi Areopagita
Alessandro Linguiti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pretesa di essere l’ateniese convertito da san Paolo [...] prima del 536.
Sulla dipendenza, poi, dello Pseudo-Dionigi da Proclo e – in misura presumibilmente minore – da Damascio, esiste oramai ampio consenso. La dipendenza sembra infatti comprovata da numerosi elementi linguistici e dottrinali; tra questi ...
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Isidoro il Filosofo (noto anche come I. di Alessandria)
Isidoro il Filosofo
(noto anche come I. di Alessandria) Filosofo neoplatonico (n. seconda metà sec. 5° - m. prima sec. 6° d.C.). Successore di [...] l’elemento razionalistico-matematico presente nel neoplatonismo di Marino, sviluppando soltanto quello mistico-religioso, e ricollegandosi così alla tradizione di Giamblico e di Siriano. Damascio, suo allievo, gli dedicò una biografia entusiastica. ...
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Filosofo neoplatonico della seconda metà del V secolo d. C., molto stimato dai suoi contemporanei e soprannominato "il grande" (anche, forse, per distinguerlo dall'altro e più giovane Asclepiodoto, pure [...] di abbandonarsi alle esagerazioni mistiche e metafisiche del neoplatonismo del suo tempo, da cui perciò (e specialmente da Damascio) gli viene rimproverata una scarsa comprensione della "più alta sapienza orfica, egiziana e caldaica" e una troppo ...
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Uno dei primi neoplatonici, scoiaro di Ammonio Sacca. Secondo Porfirio (Vita Plotini, 3) fu il primo a rompere il patto, convenuto tra lui e i condiscepoli Plotino e Origene (il neoplatonico), di non dar [...] un tardo falsario (forse Andrea Darmario), una compilazione di scritti metafisici di Alessandro di Afrodisia, Filone di Alessandria, Damascio e altri, col titolo di 'Εξήγησις εἰς τὰ μετὰ τὰ ϕυσικά (Introduzione alla metafisica, più comunemente detta ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] che induceva invece gli altri scrittori greci a evitare i neologismi. Un'eccezione a questa regola è forse la Vita Isidori di Damascio, dove questo termine in effetti si trova (fr. 335 Zintzen = Suda, I 520, 21, s.v. Gésios), a meno che non sia ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] il luogo è pur sempre ‘diverso’ dal suo contenuto e ‘permane’ quando questo se ne allontani, nella più rigida analisi di Damascio la posizione di un corpo in moto, per quante posizioni nuove esso assuma, non diventa mai posizione di un altro oggetto ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] in seguito dai musulmani al-Fārābī e Ibn Bāǧǧa. Un dato ulteriore sulla continuità tra mondo antico e area islamica viene da Damascio che si stabilì a Emesa (Hims), nella natia Siria; qui, e in altre città del Vicino Oriente, la filosofia platonica e ...
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