Stoffa in origine prodotta e importata in Europa dalla città di Damasco, che già verso il 12° sec. ne deteneva il primato. In Italia furono celebri i d. di Catanzaro, Vicenza, Venezia, Lucca e Genova. [...] (seta e cotone, cotone e lana, cotone e lino). Tessuti in greggio e poi tinti in pezza, questi ultimi danno luogo a damascati a due colori. I d. di lino e di cotone sono specialmente impiegati per tovaglierie. Celebri già dal 16° sec. quelli delle ...
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(arabo Dimishq o Dimashq) Città capitale della Siria (2.319.545 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata a 688 m s.l.m. al piede orientale dell’Antilibano, sul fiume Barada, che, suddividendosi in numerose ramificazioni sistemate artificialmente, forma qui una grande oasi (Ghuta), largamente occupata da giardini, orti e frutteti e irrigata da un sistema di canali. Negli ultimi ...
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DAMASCO (Δαμασκός, Damascus; ebr. Dammeseq)
E. Will
L. Rocchetti
Red.
Centro di una oasi di fertilità senza pari ai margini del deserto, D., il cui nome è presemitico, è una delle città più antiche [...] sarcofagi di piombo di età romana completano insieme al ricco materiale bizanuno il panorama del mondo siriaco.
Bibl.: S. Abdul-Hak- A. Abdul-Hak, Catalogue Illustré du Département des Antiquités Greco-Romaines au Musée de Damas, Damasco 1951.
(Red.) ...
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Architetto militare e civile (2º sec. d. C.); geniale e multiforme, attivo sotto Traiano, di cui godé la fiducia, cadde invece in disgrazia sotto Adriano, che, secondo una tradizione, l'avrebbe messo a morte per avere egli osato criticare il progetto del tempio di Venere a Roma disegnato dall'imperatore. Gli si attribuiscono molte opere, fra cui il grandioso ponte sul Danubio (104-105 d. C.) riprodotto ...
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Filosofo peripatetico e platonico (2º sec. d. C.); insegnò filosofia peripatetica alla scuola di Atene, al tempo di Marco Aurelio; maestro di Flavio Boeto. Nulla ci è rimasto della sua opera: le Successioni dei filosofi (Διαδοχαὶ τῶν ϕιλοσόϕων) sono di attribuzione incerta ...
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APOLLODOROS di Damasco (᾿Απολλόδωρος, Apollodōrus)
R. Bianchi Bandinelli
Architetto oriundo di Damasco in Siria, operante a Roma nella prima metà del sec. II d. C., soprattutto sotto Traiano, del quale [...] 16) con una soluzione profondamente innovatrice rispetto al tipo tradizionale dei Fori delle città romane, ma che proprio a Damasco sembra trovare uno spunto nel grande cortile porticato, di età giulio-claudia, nel quale furono poi annidate la chiesa ...
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Re arameo di Damasco (sec. 8º a. C.). Capeggiò una coalizione antiassira, della quale fece parte anche il re d'Israele. Il re di Giuda invece si rifiutò di aderirvi e fu perciò attaccato e battuto duramente; [...] gli alleati tuttavia non riuscirono a conquistare la capitale. Tiglatpileser III re di Assiria, chiamato in soccorso di Giuda, intervenne a sua volta, sconfiggendo gli alleati e conquistando Damasco (732); R. fu messo a morte. ...
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Re di Damasco (2a metà 9º sec. a. C.). Secondo la Bibbia, Dio ordinò a Elia di ungerlo re e il profeta Eliseo, venuto a Damasco, gli predisse che avrebbe regnato; A. il giorno dopo uccise il re Benadad. [...] Combatté varie volte contro i regni d'Israele e Giuda, togliendo al primo terre di là dal Giordano e ottenendo dal secondo un tributo. Fu sconfitto dal re Salmanassar d'Assiria nell'842 a. C. e una seconda ...
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1. Santo; cristiano di Damasco che, in seguito a una visione, visitò s. Paolo, e imponendogli le mani gli restituì la vista e lo battezzò, rivelandogli la sua missione (Atti, 9, 10-18; 22, 12-16). Tradizioni [...] posteriori lo dicono laico, altre sacerdote; o ne fanno uno dei 72 discepoli, primo vescovo di Damasco, martire. Festa, 1º ottobre per i Greci, 25 gennaio per i Latini, 5 0ttobre per i Siri, 20 giugno per i Copti. 2. Figlio di Nebedeo, chiamato ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...