Ibn Taimiyya, Taqi al-Din
Ibn Taimiyya, Taqī al-Dīn
Giurista e teologo musulmano (Ḥarrān 1263 - Damasco 1328). Massimo rappresentante della teologia e del diritto rigorista hanbalita, si oppose alla [...] visione teologica asharita nonché alla varietà delle dottrine della filosofia (falsafa) – di cui fu critico acuto – e della mistica. Redasse scritti polemici anche nei confronti dei cristiani. A lungo ...
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SHIHĀB, Fu‛ād ‛Abdallāh
Militare e uomo politico libanese. Nato nel 1902, studiò nella scuola militare di Damasco e poi in Francia (St. Cyr e École Supérieure de Guerre di Parigi). Servì come ufficiale [...] nell'esercito francese. Nel 1943 fu promosso generale, e nel 1945 fu nominato comandante dell'esercito libanese. Nella crisi del 1952 fu nominato primo ministro e ministro degli Interni e della Difesa ...
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SALADINO
Francesco Gabrieli
. Forma italianizzata del laqab o soprannome onorifico arabo Ṣalāḥ ad-dīn ("integrità della religione"), sotto la quale (con lievi varianti finali, lat. Saladinus, fr. Saladin) [...] a Takrīt nella Mesopotamia nel 532 eg., 1138 d. C., e fu allevato in Siria, a Baalbek e a Damasco, alla corte dell'atābek Zengide di Damasco Nūr ad-dīn (Norandino delle fonti occidentali). Nel 558/1163 accompagnò lo zio Shīrkūh, inviato da Nūr ad-dīn ...
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GHASSĀNIDI (Banū Ghassān)
Giorgio Levi Della Vida
Dinastia di principi arabi che dominarono nella regione intorno a Damasco e nella Transgiordania come vassalli dell'impero bizantino, nei due secoli [...] anteriori al sorgere dell'Islām. La tradizione indigena li congiunge per stirpe alla grande tribù degli Azd, emigrata con altre dall'Arabia meridionale verso il nord allorché, nel corso del sec. IV d. ...
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Ibn al-Salah, Ahmad ibn Muhammad ibn al-Sari
Ibn al-Ṣalāḥ, Aḥmad ibn Muḥammad ibn al-Sarī
(m. Damasco 1154). Matematico, astronomo e logico arabo attivo a Baghdad e Damasco. Gli si devono diversi commenti [...] ad Aristotele (Analitici secondi, II; De coelo, III) e un trattato sulla quarta figura del sillogismo ...
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Visir d'Egitto (m. 1169) sotto gli ultimi Fatimidi. A lui si deve la chiamata in Egitto da Damasco di Shirūkh e di suo nipote Ṣalāḥ ad-dīn (Saladino), che doveva soppiantare i Fatimidi, fondando la nuova [...] dinastia ayyubita. S. stesso fu fatto uccidere da Saladino ...
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Poeta turco (Konya 1227 - ivi 1312). Figlio del mistico Gialāl ad-Dīn Rūmī, studiò a Konya e a Damasco, unendo l'educazione ortodossa a una profonda intuizione e preparazione mistica; alla morte di suo [...] padre ne continuò l'opera. Ha lasciato numerosi versi anche in persiano ...
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Ultimo dei figli di Antioco VIII Gripo, quando il fratello Demetrio III cadde prigioniero dei Parti, si fece eleggere in Damasco (87 a. C.). Gli si oppose l'altro fratello Filippo I, mentre egli combatteva [...] contro i Nabatei; rioccupò Damasco, ma ne fu presto cacciato di nuovo. Riprese la lotta contro i Nabatei, e morì in battaglia (84). ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] fissò in S. la sua sede e, per quasi un secolo, Damasco fu la capitale dello Stato arabo e la S. la provincia preferita artistica in S. si organizza attraverso gruppi e istituzioni (a Damasco: Società Araba di belle arti, 1943; Scuola di belle arti ...
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Scrittore greco (seconda metà sec. 2º d. C.) di origine asiatica, forse tutt'uno con un P. di Damasco citato da Costantino Porfirogenito e con un sofista vissuto a Roma. Pubblicò la sua opera Periegesi [...] della Grecia (Περιήγησις τῆς ῾Ελλάδος), in 10 libri, fra il 160 e il 177 d. C. La Periegesi, in cui è descritta una regione della Grecia in ogni libro, pare completa anche se mancano l'Eubea e la Tessaglia. ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...