Tecnica di lavorazione artistica dei metalli (così chiamata da Damasco, grosso centro di produzione). Diffusa in Europa tra 5° e 7° sec., soprattutto nella fabbricazione di lame, originariamente era ottenuta [...] dalla saldatura di lamine metalliche di diversa cromia che nella elaborazione del manufatto creava effetti decorativi policromi sulla superficie. In seguito tale effetto si ottenne artificialmente con ...
Leggi Tutto
Quadrato di stoffa con cui le donne liguri si ammantavano già nel Duecento. Caduto in disuso, riapparve verso il 1407. Nel Cinquecento il m. è in damasco, ricamato di seta. Con la costituzione della Compagnia [...] delle Indie (17° sec.), fu derivato dalle tele stampate d’Oriente, di cotone finissimo, di un sol pezzo, con motivi di fiori, alberi ecc. Nel 1787 Giovanni e Michele Speich fondarono a Campi una fabbrica ...
Leggi Tutto
(VIII, p. 485)
L'origine in Italia dell'industria calzaturiera risale alla fine del 19° secolo con l'introduzione a Venezia di macchine provenienti dagli USA, che ne detenevano il monopolio. Il decollo [...] , feltro, canapino, tessuti guttapercati e tessuti plastificati per interno. Per la tomaia esterna, seta, velluto, broccato, damasco, tessuti dorati, argentati, laminati, tessuti in nylon, ecc.
Per quanto riguarda i tessuti esiste una classificazione ...
Leggi Tutto
Abbigliamento
F. Piponnier
M. Nockert
G. Di Flumeri Vatielli
A causa della deperibilità dei materiali organici che ne costituivano la base, lo studio dell'a. medievale può fondarsi per la quasi totalità [...] diffusione molto limitata, mentre quelli meno ricchi, come il taffetà e il raso liscio od operato, come il damasco, vennero utilizzati più frequentemente, per confezionare accessori (borse, cinture) o interi abiti.
Le fibre vegetali, lino e canapa ...
Leggi Tutto
Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] nuova città di Sāmarrā furono introdotti i v. di al-Baṣra; fino alla conquista di Tīmūr, nel 1400, i vetrai di Damasco, che furono allora trasferiti a Samarcanda, erano famosi. Hebron e Armenaz, presso Aleppo, sono luoghi che ancora conservano la ...
Leggi Tutto
Abbigliamento liturgico
Marco Bussagli
G. Babic
Con questo termine è indicato l'insieme di indumenti indossati dal celebrante o dai celebranti durante le funzioni sacre; se da una parte esso ha lo [...] imperiali (caligae, tibialia, campagi, udones) e fatte proprie dagli alti ranghi del clero. Essi erano assai lavorati in seta e damasco, quali quelli (entrambi dei secc. 12°-13°) conservati nel Mus. di arredi sacri a Castel Sant'Elia (Viterbo) e nel ...
Leggi Tutto
Sara Gay Forden
Moda
L'essenza dell'haute couture
sono i segreti sospirati di generazione in generazione
(Yves Saint-Laurent)
Il futuro della haute couture
di Sara Gay Forden
7 gennaio
Yves Saint-Laurent, [...] oro, le perle, le gemme, foggiate in gioielli o intessute o applicate agli abiti. Nei panni più fini in velluto e damasco si fondono qualità del tessuto e purezza del colore (il termine 'scarlatto' in origine classificava la finezza della stoffa e il ...
Leggi Tutto
damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...