FEDELI, Francesco, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1738 dal pittore Domenico e da Elena Zuliani, assunse dal padre il soprannome, poi cognomizzato, di Maggiotto. [...] (1772) per Bonomo Algarotti Corniani, una S. Francesca Romana per Daniele Farsetti, una Rachele al pozzo (1773) per i Donà in Riva e integrata nel 1791 con il Ritratto del doge Ludovico Manin e quello della Dogaressa sua moglie. Alcuni di essi sono ...
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PELLIZZARI, Giovanni Battista
Anna Pietropolli
PELLIZZARI, Giovanni Battista (Giovan Battista, Giambattista). – Nacque attorno al 1598 a Verona, da Antonio, come si legge nel documento del 1642 reso [...] (Padova), che raffigura L’investitura a vicario di Daniele degli Oddi, del 1628, rappresenta una delle migliori 135, 149-151, 154, 156, 159, 162 s.; C. Celestino - M. Manin C. Perazzolo - A. Pietropolli, Arquà Petrarca. Un paese, i suoi monumenti, la ...
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DONGHI, Daniele
Bruno Signorelli
Figlio di Felice e Costanza Stampa, nacque a Milano il 6 febbr. 1861; a Torino frequentò l'istituto tecnico e la scuola di applicazione laureandosi nel 1883 ingegnere-architetto. [...] di un antico palazzo in Cassa di risparmio di Venezia.
Di esso il D. conservò l'antica facciata su campo Manin, mentre la parte moderna venne sviluppata con coperture piane e grossi lucernari di illuminazione; l'audacia modernista venne in parte ...
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CORTENOVIS, Mario
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Bergamo nel 1735 da nobile famiglia e come tutti i suoi fratelli, tra cui l'archeologo, numismatico e agronomo Angelo Maria, intraprese la carriera [...] diversi per l'ingresso glorioso di S. E. il sig. Lodovico Manin alla dignità di Procuratore di S. Marco, per merito (Venezia 1764), neoclassicismo.
Nel 1794 il Consiglio dei dodici di San Daniele si rivolse al C., "rinomato architetto", per avere ...
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BURATTI, Benedetto
Elena Bassi
Nato a Bologna il 1º ag. 1724, si trasferì con la famiglia a Venezia nel 1736; avrebbe voluto intraprendere la professione dell'architetto, ma fu ostacolato dai suoi. [...] cominciò a studiare il trattato di Vitruvio nella traduzione di Daniele Barbaro, il quale, per il commento, si era come del suo maestro Tomaso Temanza; e fu intimo di Ludovico Manin, ultimo doge di Venezia.
Su suo disegno si ricostruì il campanile ...
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