Sono persuaso che Vittorio Sermonti (1929-2016) sia stato il più grande divulgatore umanistico del suo tempo. Mettersi sulle sue tracce significa, pertanto, andare alla ricerca di un irraggiungibile modello [...] un pubblico, non è data una lettura condivisa senza ascolto. Pare quasi che Sermonti sia esistito proprio per leggere e rileggere Dante per gli altri, e che nella lettura ad alta voce abbia avuto occasione di perdersi e di ritrovarsi, di ritrovarsi e ...
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Noi raccontavamo un giorno per dilettoÈ l’ora nona (circa le tre del pomeriggio) del primo giorno. Il sole è alto nel cielo, fa caldo ma un soave venticello rende la canicola più sopportabile. Dagli ulivi [...] di spiriti. Come ha giustamente scritto Anna Maria Chiavacci Leonardi «L’anima separata non ha in realtà alcuno spazio nel poema di Dante: ciò che a lui preme è l’uomo intero, col suo corpo nato e cresciuto nella storia, e pure destinato all’eternità ...
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Alfredo StussiUn’amicizia interdisciplinare. Ricordi di Gino«Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia», serie 5, 2022 Negli ultimi due fascicoli degli «Annali della [...] seguiti in buona parte dai medesimi normalisti: la grande letteratura era monopolio esclusivo di Gino (molto Leopardi, ma anche Dante, Ariosto e Montale), i documenti dei volgari antichi erano affar mio. Gino ha goduto della stima e dell’affetto ...
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La seconda giornata del convegno Luca Serianni e la storia dell’italiano (30 e 31 ottobre 2023, Accademia dei Licei e Sapienza-Università di Roma) si tiene nell’Aula magna del Rettorato dell’Ateneo in [...] degli autori indagati dal linguista spazia dall’«inevitabile Dante» (per citare la fortunata espressione di Ismail (come testimonia il suo coinvolgimento nelle attività della Società Dante Alighieri). L’interesse di Serianni per il contatto tra ...
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Giuseppe AntonelliIl piacere del significante. Dalla commedia delle lingue alla lingua ipermediaFirenze, Franco Cesati, 2022 In questa raccolta di contributi già editi tra il 1998 e il 2009, riproposti [...] di provenzalismi, al «classicismo ottocentesco», venato di romanticismo, che «erge a mito la capacità glottopoietica del demiurgo Dante», relegando Petrarca al ruolo di «principe de’ Lirici toscani» (Basilio Puoti, Della maniera di studiare la lingua ...
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Federico Sanguineti ha insegnato Filologia dantesca all’Università degli Studi di Salerno. Ha curato, fra l’altro, Dantis Alagherii Comedia nel 2001 e nel 2020 Inferno. Edizione critica alla luce del [...] di sicura fiorentinità (Laurenziano Pluteo XL 12). Fra le pubblicazioni più recenti: Le parolacce di Dante Alighieri, introduzione di Moni Ovadia (2021), Paradiso con Dante e con Beatrice, insieme a Sara Alzetta e Moni Ovadia e con Haim Fabrizio ...
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Critico d’arte, fine conoscitore, scrittore prolifico, Roberto Longhi è in grado di creare nelle proprie pagine vere e proprie «equivalenze verbali» di ciò che si vede guardando i dipinti. Ciò che il lettore [...] in letteratura, specialmente nelle opere di autori da Longhi particolarmente amati, come Dante (per cui si veda «Eppure le carte ridono». Roberto Longhi e la Commedia di Dante).Tra gli usi più peculiari della scrittura longhiana si riconoscono poi i ...
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Maria PanettaGuarire il disordine del mondo. Narratori italiani dall’Ottocento a oggiII edizione riveduta e aggiornataPrefazione di Giuseppe TrainaModena, Mucchi, 2023 Coordinatrice del «Tutorato per l’italiano [...] giganti della tradizione letteraria –, l’intertestualità di segno poetico che caratterizza in modo particolare Diceria dell’untore: Dante («purgatorialmente seduti a ridosso l’uno dell’altro»; «Uscivamo a bere sulla veranda, io anima, lui condottiero ...
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Corrado PestelliGianfranco ContiniIl «midollo» della linguistica, la filologia «costruttiva» e «valutativa», l’espressionismo linguistico-letterario, da Bonvesin da la Riva ad Albino PierroFirenze, Franco [...] concezione dinamica della variantistica d’autore. Proprio il “vettore” della linguistica informa l’interesse per la linea espressionistica, da Dante a un Gadda attento al Caravaggio di Manzoni, in una “catena” critica che ha il suo vertice in Roberto ...
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Che fine faranno, nell’era digitale e internettiana, le tracce lasciate dagli scrittori prima e dopo la creazione delle loro opere? Avremo ancora indizi simili a quelli cartacei, ricchi di annotazioni, [...] mia sensazione è che il punto in cui ci troviamo equivalga a quello cui si riferiva alla fine del secolo scorso Dante Isella, nel suo libro Le carte mescolate. Diceva che “occorre stabilire norme comuni come nel campo della filologia classica, tanto ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...