CANACCIO, Bernardo
Sergio Marconi
Nacque a Bologna nel 1297 da un Arpinello detto Canaccio, dell'antica e nobile famiglia degli Scannabecchi. Due anni dopo la sua nascita la famiglia, esiliata perché [...] d'ogni poesia, II, Bologna 1741, p. 188; A. Borgognoni, Del vero autore dell'epigrafe che si legge sul sepolcro di Dante, in Rass. settiman., IV (1879), pp. 239 ss.; R. Renier, L'enumerazione dei poeti volgari del Trecento nella Leandreide, in Arch ...
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Carmelitano (1a metà sec. 14º), autore di una dichiarazione in 8 canti, nonché di un commento latino dell'Inferno di Dante, e di una compilazione storico-mitologica delle antichità italiche, ebraiche, [...] troiane e greche, il Fiore d'Italia: di questo, una parte staccata, I fatti d'Enea, ricalcata sull'Eneide, ebbe grande diffusione ...
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Dantista (Greiz, Turingia, 1887 - ivi 1962); professore di storia medievale e moderna nell'univ. di Jena e, dal 1929, direttore del Deutsches Dante Jahrbuch di Weimar. Oltre alle numerose opere storiche, [...] tra cui Die neueren Anschauungen der deutschen Historiker über die Kaiserpolitik des Mittelalters (1934), va ricordato l'ampio e fortunato volume Dante: Leben und Werk (1935). ...
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Studioso indiano (m. Coloba, Bombay, 1933), eminente investigatore della storia e della letteratura iraniche. Da ricordare, tra le sue opere, Dante papers (1920), in cui sulle orme di studiosi europei [...] illustrò quei racconti escatologici mediopersiani che, come l'Artāk Virāz, ad alcuni parvero possibili precursori della visione dantesca ...
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MARAMALDO (Maramauro), Guglielmo
Arianna Terzi
Nacque a Napoli da Landolfo di Guglielmo intorno al 1317: questa data, come molte altre notizie intorno alla sua vita, si può desumere da un riferimento [...] cura di V. De Gregorio, II, Ravenna 1997, pp. 329-333; Id., "Parvi Florentia mater amoris". Gli epitafi sul sepolcro di Dante, in Vetustatis indagator. Scritti offerti a Filippo Di Benedetto, a cura di V. Fera - A. Guida, Messina-Firenze 1999, pp. 26 ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] è diventato un «parvolo d'animo», ed è lo stesso che ha profuso pagine e pagine di sottile erudizione a spiegare che, in Dante, ira non s'ha da confondere con fortezza o con matta bestialità. Si pensa a quelle pagine, compulsate perché non se ne ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] ’è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte (Dante, Inf. I, 1-9)
La trama rimica si dipana attraverso una incatenatura delle terzine l’una con l’altra: si parla perciò anche di terzine ...
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Poeta (n. a Firenze dopo il 1271 - m. prima del 1316), figlio di messer Lambertuccio (m. 1304), mercante laniero, banchiere e guelfo di parte nera, anch'egli verseggiatore. Di Dino restano 22 componimenti, [...] del Boccaccio (il quale lo dice "famosissimo dicitore per rima in Firenze") sarebbe stato lui nel 1306 a mandare a Dante, ospite dei Malaspina, i primi sette canti dell'Inferno, lasciati dal poeta a Firenze. Ma alla notizia si dà generalmente ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] Aldo VALLONE, Milano 1954 ( «Storia letteraria d'Italia»). Stile e lingua: G.LISIO, L'arte del periodo nelle opere volgari di Dante Alighieri e del secolo XIII, Bologna 1902 (e la recensione di E. G. Parodi, ora in E. G. PARODI, Lingua e letteratura ...
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BULGARINI, Bellisario
Francesco Agostini
Nacque a Siena nel 1539 (fu battezzato il 1º aprile) da nobile famiglia, figlio di Paris, che figura tra gli ambasciatori inviati dalla Repubblica all'imperatore [...] (nel ms. H VII 19, cc. 437r-454v della Bibl. com. di Siena, con postille del B.) e la Risposta di Anonimo in difesa di Dante al sign. B. B. (nel ms. Magl., cl.VII 1028, cc. 30-86, della Bibl. naz. di Firenze). La questione, commenta a ragione il ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...