Canonista e lessicografo (n. Pisa forse intorno al 1130 - m. Ferrara 1210). Scolaro a Bologna già prima del 1156, vi fu professore di diritto canonico dal 1178 al più tardi fino al 1190, quando fu nominato [...] in un'analoga compilazione: le famose Derivationes, di grande autorità e diffusione per più secoli, che furono il lessico di Dante. Come canonista, U. lasciò una Summa al Decretum di Graziano (compiuta verso il 1188-90), con la lacuna delle causae ...
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FORTUNIO, Giovanni Francesco
Gino Pistilli
Nacque probabilmente a Pordenone nel decennio 1460-70.
Il luogo di nascita non è sicuro, perché se in documenti d'archivio di area triestina è chiaramente [...] Giangiacomi, Storia d'Ancona e guida, Ancona 1923, p. 51; Id., Guida spirituale d'Ancona, Ancona 1932, p. 82; G.G. Ferrero, Dante e i grammatici della prima metà del '500, in Giorn. stor. della letteratura italiana, CV (1935), pp. 16-24, 27 s., 35 s ...
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VISING, Per Johan
Filologo svedese, nato il 20 aprile 1855. Professore di lingue neolatine nella Högskola di Göteborg dal 1890 al 1922, fu uno dei fondatori degli studî di filologia romanza in Svezia. [...] e costante equilibrio di giudizio.
Le opere principali sono: Die realen Tempora der Vergangenheit (1888-1889); Dante (1896); Den provenåalska trubadurdiktningen (1904); Spanien och Portugal (1911); Den franska romantiken (1915); Anglo Norman Language ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] I, 75) e gli (per palatalizzazione) o i in luogo di li: «gli fece pigliare» (Boccaccio, Decameron, II, 6, 38); «i mena» (Dante, Inf. V, 78). I clitici gli e la svolgevano anche funzione di soggetto (gli è vero, la desidera?), ma solo la sopravvive in ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] per sua cura l’edizione del Fiore e del Detto d’Amore, in appendice al volume unico delle opere di Dante promosso dalla Società dantesca italiana. Della paternità dantesca dei due testi, appartenenti in origine allo stesso manoscritto, della quale ...
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Filologo e letterato (Campobasso 1849 - Napoli 1925), fratello di Enrico, fu prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Napoli (dal 1876), senatore dal 1905, socio nazionale (1897) e presidente [...] 1920), sulle origini della letteratura italiana (Il Contrasto di Cielo d'Alcamo, 1910; Il Ritmo cassinese, 1912), su Dante (Sul trattato De vulgari eloquentia, 1873; Studii sulla Divina Commedia, 1901; Nuovi studii danteschi, 1906), sul Manzoni, del ...
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Filologo, nato a Firenze il 6 marzo 1900; dapprima prof. nelle scuole secondarie, quindi professore incaricato e dal 1950 ordinario di letteratura italiana nell'università del S. Cuore di Milano.
Ha edito [...] 1939) e, in collabor. con F. Ghisalberti, le tre stesure dei Promessi Sposi (Milano 1957). Si è anche occupato di Dante, del Boccaccio, della Nencia da Barberino, del Galilei, del Parini, raccogliendo i suoi saggi nel volume Indagini e letture (1954 ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] di frasi principali precedute da subordinate: «Ma quando tu sarai nel dolce mondo / priegoti ch’a la mente altrui mi rechi» (Dante, Inf. VI, 88-9), ma anche «Quando voi togliete, si vuole sapere perché» (Novellino 820, 18).
In tutti gli altri casi ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] 1964, I, p. 111; II, p. 649 (non contiene la bibliografia più antica); Id., Sopra le "Bellezze della Commedia di Dante" di A. C., in Dante e Verona, Verona 1921, pp. 253-65 (ripubbl. in Almae luces malae cruces, Bologna 1941, pp. 99-108); A. Baccelli ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] autogenerati dalla terra putrefatta, che si legge nei codici del De generatione animalium di Aristotele circolanti ai tempi di Dante, e che trae origine dall’incrocio col greco plurale éntoma «insetti» (Minio Paluello 1993: 71-109). Allo stesso modo ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...