Figlio (m. 1250) di Obizzone, divise con Obizzino (1221) il territorio dei Malaspina in due parti, di qua e di là dalla Magra prendendo per sé la zona alla destra del fiume verso Genova. Fu accanitamente [...] ghibellino, e combatté con Federico II, di cui aveva sposato la figlia Costanza, salvandogli la vita nella disfatta di Vittoria (1248). È ricordato da Dante, nel Purgatorio (VIII, 119). ...
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Di nobile famiglia fanese di parte guelfa, come podestà di Bologna nel 1296-97 s'inimicò il marchese di Ferrara Azzo VIII d'Este. Nel 1298, chiamato come podestà a Milano, per evitare i territorî estensi, [...] si recò prima per mare a Venezia; poi, mentre attraversava il territorio padovano, fu ucciso sulle rive del Brenta da alcuni sicarî. È ricordato da Dante (Purg., V, 64-84). ...
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Storico (Napoli 1784 - ivi 1858); durante i moti del 1820-21 fu redattore del periodico liberale Minerva napolitana e intendente di Basilicata. Esiliato dalla reazione (1824), iniziò un periodo di viaggi [...] grazia (1826). Si precisò così il suo interesse per gli studî di storia medievale, iniziati con il Veltro allegorico di Dante (1825), seguito dal Veltro allegorico dei Ghibellini (1832; 2a ed. 1855), promossi con la fondazione a Napoli della Società ...
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Nobile famiglia di Forlì, nota dapprima col solo cognome de Calboli (dall'omonimo castello nell'Appennino Tosco-Romagnolo, di cui ebbe la signoria), poi, dal nome di un Pauluccio, condottiero (metà sec. [...] in varie città di Romagna e dell'Emilia, morto combattendo contro gli Ordelaffi per la riconquista di Forlì (1296) e celebrato da Dante (Purg. XIV, 88-89). La discendenza di Raniero si estinse con un Francesco (1382), che donò tutti i suoi beni alla ...
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PIGNATELLI, Fabrizio
Bruno Pellegrino
PIGNATELLI, Fabrizio. – Nacque a Montecorvino (Salerno) il 2 novembre 1659 da Aniello, principe di Montecorvino, e da Giovanna Brancia.
Fu battezzato il 5 dello [...] Ragone, nella collegiata di S. Pietro Apostolo. Suo antenato fu Bartolomeo Pignatelli, ‘il pastor di Cosenza’ ricordato da Dante.
Succedendo nella sede leccese allo zio Michele Pignatelli, a sua volta succeduto nella stessa sede ad Antonio Pignatelli ...
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Bruni, Leonardo
Umanista e politico (Arezzo 1370-Firenze 1444). Segretario apostolico a Roma, con qualche breve interruzione, dal 1405 al 1415; autorevole cancelliere della Repubblica fiorentina dal [...] Senofonte, Plutarco, Platone, Aristotele, ecc. Difese il volgare nei Dialogi ad Petrum Paulum Istrum; scrisse un’importante Vita di Dante e una del Petrarca; e in volgare lasciò orazioni e scritti minori. Come storico, oltre a rimaneggiamenti d’opere ...
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Uomo politico italiano (Savona 1838 - Roma 1932); dal 1871 titolare a Roma della prima cattedra di scienza delle finanze, iniziò nel 1870 la carriera di deputato durata fino al 1921. Appartenne sempre [...] , con Sonnino, stabilì come ministro del Tesoro (1899-1900) il saldo ordinamento della Banca d'Italia. Presidente della Dante Alighieri (1907), favorevole all'intervento nella prima guerra mondiale, fu alla Camera (maggio 1915) l'entusiasta relatore ...
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Gherardesca, Ugolino della
Conte di Donoratico (m. 1289). Dopo alcuni scontri con il Comune di Pisa fu fatto capitano del popolo nel 1285, e si associò il nipote Nino Visconti, in seguito cacciato. Una [...] sollevazione capeggiata dall’arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini, che prese spunto da un rincaro del grano, lo costrinse in prigionia, dove morì di fame, come ricorda la Commedia di Dante. ...
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Storico e uomo politico (Napoli 1826 - Firenze 1917), fratello di Emilio. Esule a Firenze dopo aver partecipato al moto napoletano del 1848, insegnò storia all'univ. di Pisa (1859) e all'Istituto di studi [...] Lincei (1878), deputato (1870-76; 1880-82), senatore (dal 1884), fu ministro della Pubblica istruzione (1891-92), presidente della Dante Alighieri (1896-1903), collare della Ss. Annunziata (1910). Come storico, si guadagnò larga fama con La storia di ...
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Nipote (Tauresium, presso Skoplje, 482 - Costantinopoli 565) dell'imperatore Giustino I; di famiglia illirica romanizzata, il 1° apr. 527 fu adottato e associato al potere dallo zio e lo stesso giorno [...] e le insigni opere d'arte realizzate all'epoca sono da considerarsi fra quelle che più hanno influito sullo sviluppo della civiltà. Dante (Par. VI) fa celebrare da lui il volo dell'aquila romana, cioè l'unificazione politica del mondo affidata da Dio ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...