pensamento
Alessandro Niccoli
Provenzalismo, già largamente documentato nella lirica d'amore e nella poesia dottrinale del Duecento; ricorre nel lessico dantesco come sinonimo di " pensiero " (v.), [...] quasi sempre in rapporto all'esperienza d'amore sottesa allo schema psicologico-narrativo della Vita Nuova.
Ovviamente, per il " bisogno medievale di concretizzare quanto più possibile l'astratto " (Bosco, ...
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FUBINI, Mario (App. III, 1, p. 691)
Gaetano Mariani
Critico letterario, morto a Torino il 29 giugno 1977. Nel 1965 era passato dall'università di Milano, dove insegnava letteratura italiana dal 1949, [...] di pur vigorose posizioni metodologiche che nel 1965 Il peccato di Ulisse e altri studi danteschi ribadisce nell'ambito di una difficile ricerca sulla poesia del poema dantesco. Saggi e ricordi (Milano-Napoli 1971) raccoglie nella prima parte note di ...
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Antenora
Emilio Bigi
. Nome (If XXXII 88) della seconda delle zone in cui è distinto il cerchio nono dell'Inferno dantesco. In essa sono puniti coloro che hanno tradito la fede spezial (If XI 63) creata [...] e conclusa dal D'Ovidio, che dimostrò l'infondatezza di questa e delle altre ipotesi su accennate.
Bibl. - Tra le letture dantesche del canto xxxll dell'Inferno si vedano quelle di A. Messeri, Firenze 1917; A. Barbadoro, ibid. 1931; A. Chiari, La ...
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dottore
Sebastiano Aglianò
Nome di agente da doceo, e come tale sentito sempre dal poeta. D'altra parte il doceo dantesco indica in netta prevalenza non un comune insegnamento, ma quello altissimo dato [...] (Pd XII 85), cioè grande maestro: si potrebbe spiegare, com'è stato fatto, " profondo teologo ", " insigne luminare ", ma l'espressione dantesca va vista in funzione della consecutiva che prepara, tal che si mise a circüir la vigna: la dottrina di s ...
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tututto
Accorciativo di ‛ tutto tutto ', di largo uso nel Decameron e nelle Rime del Boccaccio, il quale lo introduce nel testo dantesco in codici di sua mano: Rime I 47 ché 'l sì e 'l no tututto in [...] vostra mano, in luogo di ché 'l sì e 'l no di me in vostra mano; Pg XVIII 78 tututt' in luogo di tuttor: cfr. Petrocchi, ad locum ...
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mezzo (sost.)
Francesco Del Punta
Il termine m., come sostantivo, assume grande varietà di valori semantici nel diverso contesto del linguaggio dantesco. Attraverso il latino scolastico medium e medietas [...] : La natura del mondo, che quïeta / il mezzo e tutto l'altro intorno move (Pd XXVII 107: cfr. B. Nardi, Saggi di filosofia dantesca, Firenze 1967², 168 ss.).
A quest'accezione si avvicina il luogo di Cv III V 9 la stella [li] sarebbe sempre in sul ...
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Lucrezio Caro, Tito
Antonio Martina
Il nome di L. (vissuto nella prima metà del I secolo a. C. e autore del De Rerum natura) non ricorre mai nel corpus dantesco. Il Plumptre, citato dal Moore (Studies, [...] D., I, Oxford 1896, 295; U. Cosmo, Noterelle francescane, in " Giorn. d. " VIII (1900) 171 ss.; N. Busetto, Saggi di varia psicologia dantesca, in " Giorn. d. " XIII (1905) 123; E. Proto, D. e i poeti latini, in " Atene e Roma " XIII (1910) 93-94; E ...
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cena
Andrea Mariani
. Il vocabolo è sempre usato metaforicamente. Nell'occorrenza di Cv I I 18, in armonia con l'intendimento dantesco (intendo fare un generale convivio, § 11), il vocabolo, che fa [...] parte di un insieme di metafore riguardanti ʽ il cenare ' e il ‛ cibo ', indica il nutrimento di sé che D. offre ai lettori, convitati alla lettura del trattato. E prima vivanda (II I 1, dove D. si prepara ...
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anc
Gianluigi Toja
. Avverbio francese, " anche ", " ancora ", usato con grafia insolita (la corretta sarebbe ainc, ains) al v. 9 del discordo pseudo dantesco (Rime dubbie v): je li sper anc, e pas [...] de moi non cure ...
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viltà (viltade; viltate)
Alessandro Niccoli
È il difetto della persona vile (vedi), secondo i valori che questo vocabolo assume nel lessico dantesco.
Secondo una prima accezione, suggerita da D. stesso [...] con l'identificazione di viltà d'animo e pusillanimità (Cv I XI 2), v. indica il vizio che rappresenta il ‛ difetto ' in rapporto alla virtù della magnanimità (cfr.) e che ha come suo opposto il vizio ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...