Erudito (Cortona 1862 - Firenze 1932), bibliotecario nella Laurenziana di Firenze. Fondò il Giornale dantesco (1894) e diede numerosi contributi allo studio di Dante (La vita di Dante, 1929); pubblicò [...] inoltre Il vocabolario pascoliano (1915), Il vocabolario carducciano (1916), Il vocabolario dannunziano (1928) ...
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Critico e filologo italiano (Cutrofiano 1914 - Lecce 2015); prof. univ. dal 1963, ha insegnato letteratura italiana a Lecce. Importanti le sue ricerche sui poeti minori del tempo di Dante (Cultura e stile [...] 1973; ambedue le opere corredate da relative antologie apparse rispettivamente nel 1956 e nel 1969), i suoi studî su Dante (Realismo dantesco e altri studi, 1961; Con Dante fra i poeti del suo tempo, 1966) e le sue indagini su Guittone, su Boccaccio ...
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CIRCUITO O CIRCUITO?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• Circùito, con accentazione ➔sdrucciola (come nell’etimo latino circùitum) significa ‘circonferenza, percorso, sistema elettrico’
Sebastian [...]
La pronuncia piana circuìto è stata usata nei secoli scorsi anche per il significato di ‘percorso’, forse anche in un passo dantesco
Or perché in circuito tutto quanto / l’aere si volge (D. Alighieri, Purgatorio)
Oggi è tuttavia una pronuncia da ...
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AGGETTIVI PRIVI DI COMPARATIVO E SUPERLATIVO
In genere gli aggettivi che esprimono qualità assolute (cioè qualità che non possono essere accresciute o diminuite) sono privi dei gradi comparativo e superlativo, [...] che esprimono una qualità straordinaria, fuori dal comune
immenso, straordinario, eccelso, enorme
– aggettivi di relazione
un testo dantesco, manzoniano
– aggettivi alterati, per i quali è ammessa la forma comparativa ma non quella superlativa
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] al De vulgari eloquentia, alle riflessioni linguistiche sparse ovunque nella Commedia. Il De vulgari eloquentia definisce la poetica dantesca nell’ambito di una concezione generale della lingua, con l’intenzione di voler essere «un’enciclopedia degli ...
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AGGETTIVI
L’aggettivo è una parte variabile del discorso che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui si riferisce.
Gli aggettivi si distinguono [...] immediata con il nome da cui derivano
pietra lunare (= della luna)
un marchio italiano (= dell’Italia)
un passo dantesco (= di Dante)
• Gli aggettivi indicativi o determinativi determinano meglio il nome e sono a loro volta suddivisi in
In ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] metafora o per antonomasia, in termini più o meno comuni dell’italiano.
A parte la Commedia, il resto della produzione dantesca non ha inciso particolarmente sui modi di dire, ad eccezione del primo verso del sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare ...
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Filologo (Verona 1885 - Berkeley, California, 1961), figlio di Leo Samuele; prof. a Heidelberg (1909-32), a Roma (1932-38) e in varie università americane (1939-50); socio straniero dei Lincei (1957). [...] letteraria delle scoperte geografiche (1937); Machiavelli the scientist (1945); L'Italia e il suo genio (1953); Dante poeta veltro (1953); L'Asia di Marco Polo (1957) e varî scritti di soggetto dantesco, letterario, geografico e orientalistico. ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] Inf. XIX, 83 o dell’enunciato famoso di Pier della Vigna (Inf. XIII, 72): «ingiusto fece me contra me giusto» (e dantesco è anche il costrutto «scindere da sé»), in passi come «Ma il primo spirito impaziente / Come chi porta notizia urgente / E non ...
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La dieresi è un fenomeno fonetico, di interesse soprattutto per la metrica (➔ metrica e lingua), per cui la vocale e la semiconsonante di un ➔ dittongo sono eterosillabiche (cioè si pronunciano in due [...] / semivocale in una parola di etimo latino, per es.: pazïenza [patːsiˈɛnʦa]. Uno degli esempi più famosi è il dantesco «Dolce color d’orïental zaffiro» (Purg. I, 13).
Il contrario della dieresi è la sineresi, cioè la pronuncia di uno iato ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...