satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] Italia si prolunga la tradizione medievale di allegorie grottesche, che colpiva l’immaginazione con le battute satiriche della ‘danzamacabra’, con la rappresentazione dei diavoli quali tipi comici del vizio e soprattutto col mito della ‘follia’, che ...
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Poeta e pittore (Berna 1484 - ivi 1530); si formò forse presso un pittore di vetrate, come dimostrano le due vetrate (1509 circa) a Kirchberg presso Burgdorf. Sono perduti i suoi affreschi, di cui restano [...] le riproduzioni di A. Kaw (1649) conservate nel Museo storico di Berna (la Danzamacabra del convento dei domenicani a Berna, 1517-19; l'affresco della casa Anthoni Noll a Berna, 1518); i numerosissimi disegni, d'incisiva potenza, testimoniano lo ...
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Poeta, romanziere e drammaturgo spagnolo (Melilla 1927 - Madrid 2002); pubblicò varie raccolte di poesie (Alma desnuda, 1947; Danzamacabra, Danza milagrosa, 1949), racconti (Un poco de ceniza, 1953), [...] romanzi (Enterrar a los muertos, 1957); drammi (Uno de nosotros, 1957), oltre a studî critici su Lautréamont, su El teatro de Federico García Lorca (1948) e su Miguel Hernández (1955), e a una Historia ...
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Scrittore spagnolo (sec. 16º), nato a Plasencia (Estremadura). Scrisse una Tragedia llamada Josefina (1535) in cui drammatizzò il racconto biblico di Giuseppe e i suoi fratelli, e una farsa (o auto), Las [...] Cortes de la muerte (1557), completata poi da L. Hurtado di Toledo. È questa una delle opere più conosciute e più rappresentate nella seconda metà del sec. 16º, ricco svolgimento del tema della "danzamacabra". ...
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Scrittrice ungherese transilvana (Kackó 1889 - Kolozsvár 1949). Esordì nel 1912 con un volume di liriche (Versek "Versi") ma si affermò nella narrativa con numerosi romanzi a tesi, tra cui i più noti sono: [...] Haláltánc ("Danzamacabra", 1924), Szent szégyem ("Sacra vergogna", 1925) e Földindulás ("Terremoto", 1931). ...
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GROSSI, Tommaso
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Bellano, sul lago di Como, il 23 genn. 1790 secondogenito di Francesco e di Elisabetta Tarelli. Di famiglia modesta, apprese le prime nozioni scolastiche a [...] indebito. Di qui, in versi di efficace stringatezza (l'orrore spettrale dell'inizio ha la cadenza di una danzamacabra), l'autore traeva lo spunto (come in seguito avrebbe fatto anche A. Manzoni) per stigmatizzare il comportamento bestiale ...
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FESTARI, Girolamo
Paolo Preto
Nato a Valdagno (Vicenza) il 12 ott. 1738 da Giuseppe, medico condotto, e da Margherita Tonelli, studiò medicina a Padova e Bologna e poi tornò nel paese natale ad esercitare [...] : visita chiese e monumenti, trascrive epigrafi, ammira entusiasta tanto i resti di antiche costruzioni romane quanto la celebre Danzamacabra di Basilea o recenti capolavori dell'architettura, come la cupola di S. Lorenzo del Guarini a Torino ...
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GLISSENTI (Glisenti, Gliscenti), Fabio
Anna Laura Saso
Nacque a Vestone di Valle Sabbia, nei pressi di Brescia, nella prima metà del XVI secolo, forse intorno al 1542. Suo padre Antonio (1513-76) fu [...] caratterizzate dai simboli della caducità (scheletri, tibie, costole, crani, clessidre ecc.), probabilmente ricavate dal ciclo della Danzamacabra di H. Holbein.
Nel 1597 sembra che, per via dell'Athanatophilia, sia stato intentato un processo contro ...
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CANALE, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque a Cava dei Tirreni (Salerno) nella prima metà del sec. XVII. Studiò legge ed esercitò la professione di notaio prima a Napoli e poi nell'Abruzzo aquilano, dove [...] che lo inserisce a pieno diritto nella stagione barocca della poesia europea. I suoi simboli sono l'orologio, la danzamacabra, il vecchio, ed è intorno a queste immagini lungamente vagheggiate che si raccoglie la varia e accesa fantasia dello ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
macabro
màcabro (raro macàbro) agg. [dal fr. macabre, dalla locuz. danse macabre, alteraz. di danse de Macabré (1376) dove, ma è opinione discussa, Macabré sarebbe un nome proprio tratto dalle canzoni di gesta; secondo un’altra interpretazione,...