Danzatore, coreografo e critico di danza italiano (Torino 1922 - ivi 2019). Interprete di numerosi balletti di L. Massine, A. Milloss, S. Egri, si è dedicato alla coreografia, lavorando anche in ambito [...] Romeo e Giulietta, La Traviata, Otello, The young Toscanini di F. Zeffirelli). Docente di storia della danza all'Accademia nazionale di danza (1963-90), ha collaborato come critico con numerose case editrici, sia in quotidiani che in enciclopedie. Ha ...
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TANGO
Gastone ROSSI-DORIA
. La danza oggi diffusa in società sotto questo nome è stata dapprima - in aspetti coreici assai più rudi e volgari - popolare nel Messico, nelle Antille e nell'Argentina. [...] nel primo quarto
movimento più svelto e battuta in 4/8.
Nessuna relazione esiste tra il tango tradizionale (o milonga) e la danza popolare iberica chiamata ora tango ora jotà, la quale è in ritmo ternario (misura a 3/4) e movimento abbastanza vivo ...
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Ballerino, coreografo e maestro di danza (Versailles 1636 - Parigi 1705 circa). Per volere di Luigi XIV, spesso suo partner nella danza, fu nominato primo direttore della Académie Royale de Danse. Collaborò [...] coreografie di Le bourgeois gentilhomme (1670) e, del secondo, quelle per La naissance de Vénus (1665) e Cadmus et Hermione (1773). È stato il codificatore delle cinque posizioni accademiche di danza e l'autore di un sistema di annotazione coreutica. ...
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Tipo di canzone e di danza popolare in tre tempi, diffusa nelle regioni del Río de la Plata, che si suole accompagnare con la chitarra. ...
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Araldica
Tipo di pezza onorevole (➔ pezze).
DanzaDanza sulle p. Tecnica della danza accademica introdotta in epoca romantica, ma dai limiti cronologici assai incerti. Una delle prime illustrazioni che [...] l’abitudine di sollevarsi sulle mezze p. o sui tre quarti di p. esisteva già da vari anni: infatti la danza romantica non nacque come opposizione al balletto che l’aveva preceduta, ma ne rappresentò solamente lo sviluppo. La conquista dell’élévation ...
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tripudio Presso gli antichi Romani, danza sacerdotale ritmica, forse eseguita battendo tre volte il piede in terra.
Nella divinazione dei Romani, il t. era l’auspicio tratto dal modo di mangiare dei polli; [...] era ritenuto ottimo auspicio se i polli si affrettavano al cibo e ne lasciavano cadere per terra, dal becco, alcune briciole ...
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Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] primi maestri, è Milano, sede della scuola di coreografia e di danza fondata da Pompeo Diobono (m. Milano, 2ª metà sec. 16 intercalato tra gli atti o tra un atto e l’altro, come allegoria danzata, esprime un momento dell’azione. Nei sec. 17° e 18° è ...
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Ballerina e insegnante italiana di danza (Milano 1896 - ivi 1950). Quindicenne, fu scelta da M. Fokine per apparire alla Scala, dove studiava con R. Grassi, in Cléopatre e Shéhérazade. Prima ballerina [...] della Scala (1912-14), poi del San Carlo di Napoli (1915-26), spesso impegnata all'estero, fu interprete applaudita per temperamento e tecnica brillante (memorabile in Il carillon magico di R. Pick Mangiagalli, ...
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Ballerino, coreografo e insegnante di danza lituano naturalizzato britannico (Kaunas 1906 - Zurigo 1996). Compiuti gli studî a Praga, cominciò a danzare nel 1930 nella città natale. Fu poi con il Balletto [...] russo di Monte Carlo, con il Metropolitan Ballet, alla Scala, all'Opéra di Parigi, ecc. Specializzato nella messa in scena dei principali balletti del repertorio classico e moderno, è stato anche autore ...
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Ballerina russa e insegnante di danza (Ligovo, Pietroburgo, 1872 - Parigi 1971); studiò alla Scuola del balletto imperiale di Pietroburgo con Ch. Johansson ed E. Cecchetti. Prima ballerina nel 1893 e "prima [...] ballerina assoluta" nel 1895, interpretò i principali ruoli del repertorio ballettistico tardo-romantico, come Schiaccianoci e Bella addormentata. In Occidente fece parte della compagnia dei Balletti russi ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...