(o badinerie) In musica, pezzi in ritmo di danza, a carattere giocoso, inseriti a volte nella suite settecentesca francese e tedesca (per es. nella Seconda suite in si minore per flauto e archi di J.S. [...] Bach). Negli autori moderni titolo di pezzi brevi e non troppo impegnativi, con carattere di divertimento ...
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In Giappone, donna esperta, dopo apposito tirocinio, nella danza, nel canto, nella musica, nell’arte di conversare e di preparare e servire il tè (cha no yu) ecc., chiamata a intrattenere gli ospiti durante [...] cene e feste. In epoca Tokugawa (1603-1867), il termine si riferiva anche a intrattenitori maschi (meglio definiti come otoko g., «uomo g.»), ma progressivamente ruolo e nome si limitarono alle sole donne ...
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danzaterapia
Disciplina terapeutica alternativa, basata sulla pratica della danza, che mira ad aumentare la potenzialità espressiva del linguaggio corporeo, favorendo così un’armonica integrazione tra [...] il corpo e la mente. Viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento e problemi motori ...
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ULANOVA, Galina
Renée Mandl
Ballerina e maestra di danza, nata a Pietroburgo l'8 gennaio 1910. Studiò con Vaganova e la madre, anch'essa ballerina, diventando prestissimo solista del Kirov di Leningrado, [...] ove si distinse per l'intensità espressiva e la poesia delle sue interpretazioni nei grandi balletti del repertorio romantico (La Bella addormentata nel bosco; Il lago dei cigni). Dopo il 1930 creò numerose ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Funzione socio-antropologica della choreia: danze di guerra/danze di pace
Francesco Pelosi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Espressione [...] al suono dell’aulos e di strumenti a percussione, come i tympana. Consacrato a Dioniso è anche il ditirambo, canto e danza rituali destinati a dar vita poi a un vero e proprio genere letterario; concorsi di ditirambo hanno luogo ad Atene in occasione ...
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Componimento poetico popolare e semipopolare veneto, per canto e danza, ristretto normalmente a due soli distici, originato dallo strambotto e affine alla villanella, già documentato nel 1486; la musica [...] è a 3 o 4 voci, su ritmo di danza; con varia disposizione delle rime si ritrova anche in Romagna (dove è chiamata anche romanella). V. è anche un tipo di canto popolare, tradizionale del Friuli. ...
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Danzatore e coreografo statunitense (n. Milwaukee 1942). Ha studiato danza negli USA, perfezionandosi in Europa. Solista dal 1963 (The Stuttgart Ballet), direttore del Frankfurt Ballet (1969-73) e, dal [...] creazioni: Josephlegende (1977); Don Chisciotte (1979); Passione secondo Matteo (1981); Serenade (1992), monumentale lavoro di teatro-danza sulla musica di L. Bernstein ispirata al Simposio di Platone; Sylvia (1997); Seasons - The colors of time ...
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Nome dato nei sec. 16° e 17° a una danza saltata simile alla gagliarda (➔): esempi ne compaiono presso F. Caroso (con il titolo di Bassa Romana) e nelle Nuove Musiche (1601) di G. Caccini. ...
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Ballerino, coreografo e maestro di danza, nato a Genova il 17 maggio 1938. Allievo di U. dell'Ara, N. Kiss, V. Gsovsky, A. Messerer, nel 1957 esordì nel Balletto del festival di Nervi, passando poi al [...] accanto a C. Fracci con cui spesso si esibisce (Souvenir de Diaghileff, 1976, regia di B. Menegatti). Insieme con la moglie, dirige una propria scuola di danza a Torino.
Bibl.: L. Rossel, P. Bortoluzzi, in Les saisons de la danse, n. 16, Parigi 1969. ...
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Danzatrice italiana (n. Milano 1941). Dopo gli studî di danza alla scuola del Teatro alla Scala e il perfezionamento al Bol´šoj nel 1963, divenne solista della Scala nel 1965, prima ballerina nel 1968 [...] ed étoile nel 1970. Ha compiuto numerose tournée nei teatri di tutto il mondo e ha danzato più volte accanto a R. Nureev. Il suo temperamento di danzatrice classica si è rivelato soprattutto nel Lago dei cigni, nella Bella addormentata nel bosco e ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...