SALTARELLO
Luigi COLACICCHI
. Nome dato nel sec. XVI a una danza rapida in tempo 6/8 o 3/8 che seguiva generalmente la pavana o altra danza in tempo pari. Nel Tabulaturbuch di Bernhard Schmidt (Strasburgo [...] dame (Venezia 1600), il balletto Laura Soave contiene un saltarello di 48 battute.
Nei tempi moderni il saltarello indica una danza della Campagna romana in genere e della Ciociaria in specie. Ha lo stesso ritmo dell'antica, ed è eseguita da coppie ...
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nō Genere teatrale giapponese che combina elementi drammatici, canto e danza, nato verso la fine del 14° sec. dalla fusione di precedenti forme di spettacolo. Un ruolo fondamentale nella sua evoluzione [...] spettacolo riservato alle classi colte e aristocratiche. Elementi costitutivi sono, oltre al testo (yōkyoku), la declamazione (utai), la danza (mai), l’accompagnamento dell’orchestra (hayashi), composta da flauto e tamburi, e il coro (jiutai), che in ...
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zarzuela Operetta spagnola, seria o giocosa, di musica, prosa e danza, di argomento e ambiente locale. I primi esempi di z. risalgono alla prima metà del Seicento, benché il genere si riallacci a precedenti [...] tipologie di teatro musicale spagnolo. Il genere giunse alla sua maturità solo nel 19° sec. quando divenne espressione spagnola dell’operetta europea. Uno degli esempi più celebri e significativi è La ...
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TANI, Gino
Ilaria Sainato
– Nacque a Tivoli (Roma) il 31 maggio 1901, ultimo di undici fratelli, da Enrico e da Felicetta Mattias.
La madre morì quando aveva solo nove anni; il padre, commerciante di [...] G. T., in Atti e memorie della Società tiburtina di storia e d’arte, LXII (1989), pp. 317-318; M. Caputo, G. T.. Storia della danza dalle origini ai nostri giorni, in Lares, 1990, vol. 56, n. 1, pp. 133-136; E. Casini Ropa, Prefazione, in G. Tani, La ...
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Ballerino e coreografo statunitense (n. Seattle 1956). Di formazione eclettica (danza classica, moderna, folcloristica), ha danzato in varie compagnie (Eliot Feld Ballet, Lar Lubovich dance co., H.Kahn [...] dance co., ecc.), prima di fondare nel 1980 il Mark Morris dance group, con il quale ha raccolto i primi successi come coreografo (Castor and Pollux, 1981; New love songs waltzes, 1982; Mythologies, 1986). ...
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STAMPITA (estampida)
Enzo BORRELLI
Secondo la forma assunta nelle canzoni di danza della lirica provenzale, le stampite ci si presentano costituite di un certo numero di piccoli temi, alternati con una [...] 1906. Dello stesso, inoltre, la 3ª ed. del suo Trouvères et Troubadours, Parigi s. a., pp. 46-58. Sulle canzoni di danza in genere, J. Bédier, in Revue des Deux Mondes, 1906. Necessario anche J. Beck, La Musique des Troubadours, Parigi s. a., pp ...
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ROMANESCA
. Nome dato da scrittori e da musicisti a una danza, di cui peraltro non abbiamo notizie sufficienti per poterla distinguere dal tipo Gagliarda (v.). Esempi compaiono in F. Caroso (sotto il [...] nome di Bassa Romana), neI manoscritto di musica liutistica di Vesoul, nelle Nuove Musiche (1601) di G. Caccini, ecc ...
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Ballerino e coreografo francese (n. Bordeaux 1977). Si è formato nella danza classica con V. Skouratov e ha inoltre studiato danza moderna con S. Tarraube-Martigny, per poi essere allievo di M. Rahn [...] è stato anche interprete. Nel 2011 ha lasciato il New York City Ballet per fondare l’anno successivo la compagnia di danza LA Dance Project; nel 2013 è stato scelto come futuro direttore, dall’ottobre 2014 e succedendo a B. Lefèvre, del corpo ...
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Danza d'origine inglese, la quale dalla primitiva sua pratica popolaresca finì per diffondersi, nel corso del sec. XVII, anche nell'uso della migliore società. Formata di numerose differenti figurazioni [...] (ma sempre a coppie contrapposte), essa si svolgeva abitualmente su arie musicali tratte dal patrimonio popolare. W. Byrd, tra gli altri, lasciò raccolte di trascrizioni di tali arie per virginale. L'ispirazione ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...