satura Forma drammatica latina, la cui origine, secondo Livio, risalirebbe alla danza con accompagnamento di tibie dei ludiones chiamati dall’Etruria per la celebrazione dei ludi romani del 364 a.C.; a [...] avrebbero in seguito aggiunto parole scherzose in rozzi versi sul tipo dei fescennini, creando un genere misto di canto, suono e danza, detto satura, e posto in relazione, forse già da Varrone, con satur «pieno, ricolmo» e con lanx satura, il piatto ...
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Danzatore e coreografo russo (n. Leningrado 1927). Figlio d'arte, studiò danza alla scuola del teatro Kirov di Leningrado; si impose come coreografo all'attenzione della critica internazionale con Il fiore [...] tendenze espressive con coreografie lineari e delicate; nel 1964 passò al Bol´šoj confermando la sua concezione della danza sia in opere classiche sia in opere moderne (La bella addormentata, 1963; Schiaccianoci, 1964; Spartacus, 1968; Il lago ...
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Danzatore e coreografo (Ozora, od. Uzdin, Voivodina, 1906 - Roma 1988). Studiò danza moderna a Berlino con R. von Laban, quindi la danza accademica con V. Gsovsky e si perfezionò in Italia con E. Cecchetti. [...] Dopo il debutto in Germania come ballerino (1927) e come coreografo (1932), lavorò all'Opera di Budapest, in stretta collaborazione con Bartók e Kodaly. Dal 1936 in Italia, dove prese la cittadinanza nel ...
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Nelle suites e forme musicali congeneri, la ripresa variata di una danza, inserita al posto del trio. Era un tipico stilema sei-settecentesco francese. ...
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DIOBONO, Pompeo
Alessandra Di Marco
Le notizie sulla vita di questo ballerino e maestro di danza sono scarse e frammentarie. Non si conoscono il luogo e la data di nascita, anche se gli storici indicano [...] , Paris 1891, pp. 81-178; H. Prunières, Le ballet de cour en France, Paris 1914, pp. 52 ss., 67, 78; R. Carrieri, La danza in Italia (1500-1900), Milano 1949, p. 6; H. Dolmetsch, Dances of Spain and Italy, London 1954, p. 1:69; F. Reyna, Des origines ...
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Ballerino russo naturalizzato statunitense (Mosca 1917 - New York 1977). Studiò inizialmente danza a Nizza per proseguire poi nel perfezionamento a Parigi, a Londra e negli USA. Dopo aver fatto parte del [...] balletto russo di Monte Carlo (1931-32), continuò la sua carriera di danzatore dotato di una tecnica virtuosistica con l'American Ballet, il Grand ballet du Marquis de Cuevas, il New York City Ballet. ...
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Vikander, Alicia. – Attrice cinematografica svedese (n. Göteborg 1988). Dopo aver studiato danza e aver lavorato come attrice in produzioni locali svedesi, ha iniziato la sua carriera nel cinema internazionale [...] nel 2012 nel film Anna Karenina, di J. Wright. Consacrata sia dalla critica che dal pubblico per la sua interpretazione in Royal affair (2012), ha poi interpretato film del calibro di The fifth estate ...
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North, Robert. – Coreografo e danzatore statunitense (n. Charleston 1945). Iniziò a studiare danza nel 1964 alla Central school of art di Londra, con K. Crofton e E. Addison. Dal 1966 divenne ballerino [...] teatro e l’opera lirica. Nel 1990 divenne direttore della Compagnia di balletto del Regio di Torino. Nel 1999 ha sposato la danzatrice statunitense Sheri Cook. Nel 2001 è stato eletto delegato per la danza del Consejo mundial de las artes in Spagna. ...
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Ballerino e coreografo francese (Parigi 1923 - ivi 2014). Allievo della scuola di danza dell'Opéra di Parigi, debuttò giovanissimo nel 1941. Lavorò poi nei Ballets des Champs-Elysées, nell'American Ballet [...] 'Opéra di Parigi. Attraverso personalissime interpretazioni, ha presentato una sintesi tra il balletto classico-accademico e la danza moderna. Ha composto le coreografie di Till Eulenspiegel (1949), Balance à trois (1955), Cameléopard (1956), Haï-Kaï ...
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Corea
Bruno Callieri
Il termine corea, che viene dal greco χορεία, "danza", in neurologia indica un gruppo di malattie il cui sintomo principale è costitutito dalla presenza di movimenti involontari [...] improvvisi, irregolari, di notevole ampiezza, bruschi e quasi a scatto, localizzati a uno o più arti, al viso e anche al tronco. Con atetosi, invece, si indica una malattia neurologica che si manifesta ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...