Ballerino e coreografo italiano (n. Firenze 1958). Dopo essersi perfezionato nello studio della danza contemporanea ad Amsterdam, in Giappone e negli Stati Uniti, ha fondato il gruppo Parco Butterfly (1983-89), [...] complessi di punta nel panorama coreografico italiano. Ideatore di un teatro sperimentale fondato su un tipo di danza dal carattere evocativo e ritualistico, negli anni Novanta ha intrapreso una ricerca sulle orme della tragedia classica culminata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le concezioni del corpo che connotano l’alto Medioevo inevitabilmente segnano anche l’esperienza del danzare. [...] si può rintracciare un gesticolare santo che esalta i movimenti ampi e rapidi del corpo, il canto, la musica strumentale e la danza, come mostra, in un cofanetto d’avorio realizzato intorno al 1100, una raffigurazione in cui Cristo, racchiuso in una ...
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BERETTA, Caterina
Anna Migliori
Nata a Milano l'11 nov. 1828, fu avviata alla danza dal padre, mimo di professione. La sua formazione artistica avvenne alla scuola della Scala, diretta da A. Huss, che [...] 1892, pp. 138, 144 s., 151; C. Cucchi, Venti anni di palcoscenico, Roma 1904, pp. 5 s., 42 s.; G. Monaldi, Le regine della danza nel secolo XIX, Torino 1910, pp. 64, 172, 192, 202, 209; T. Karsavina, Ballets russes, Paris 1931, pp. 161 s.; S. Lifar ...
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Ballerina e coreografa italiana di origine ungherese (n. Budapest 1926). Compiuti gli studî di danza con F. Nádasy e S. Berczik, seguì poi corsi di perfezionamento in Francia e negli USA. Dopo aver esordito [...] 1947 si trasferì in Italia dove debuttò al teatro Excelsior di Milano. Nel 1953 aprì a Torino un centro di studio della danza, di cui assunse la direzione e che dal 1999 è diventato una fondazione intitolata a Jolanda (sua madre) e Susasnna Egri. È ...
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Forma della poesia melica greca (ὑπόϱχημα) consistente in un canto corale accompagnato dalla danza, connesso con il culto di Apollo; ebbe poi carattere vivace con danze mimiche e celebrò divinità o uomini [...] insigni. L’i. era accompagnato sia dalla cetra sia dal flauto. Il metro proprio era il cretico. Poeti di i. famosi furono Simonide e Bacchilide ...
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Ballerina italiana (Milano 1867 - Parigi 1930), allieva di C. Blasis alla scuola di danza della Scala di Milano, esordì a Pietroburgo nel 1887. Fu una delle più acclamate danzatrici dei teatri russi; nel [...] 1891 lasciò la Russia e dal 1895 fu prima ballerina alla Scala; nel 1921 a Londra partecipò in parti mimiche ai balletti della compagnia Djagilev ...
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Nome d'arte della ballerina italiana E. Magli (Varese 1946 - Roma 2018). Allieva di A. Radice presso la Scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, è entrata a far parte del corpo di ballo di quel teatro [...] . Direttrice del corpo di ballo e della Scuola di ballo dell'Opera di Roma (1990), ha assunto poi la direzione della compagnia di danza del Teatro alla Scala di Milano (1993-97 e nuovamente nel 2007) e, dal 2002 al 2006, del corpo di ballo del Teatro ...
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suite Composizione strumentale diffusa in epoca barocca, formata da più movimenti, prevalentemente di danza, di uguale tonalità. Di origine cinquecentesca, e sviluppatasi poi, con vari schemi, nel Seicento, [...] in Germania, Francia, Inghilterra. Pur essendo un genere molto flessibile, nella sua struttura base comprendeva quattro danze (allemanda, corrente, sarabanda e giga), cui potevano aggiungersi altri movimenti come un preludio (oppure un’ouverture ...
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Ballerino argentino (n. Buenos Aires 1967). Dopo gli studi presso la scuola di danza del Teatro Colón di Buenos Aires, nel 1985 ha vinto il prestigioso Concorso internazionale di Mosca e nel 1987 è divenuto [...] uno dei principali artisti ospiti dell'American ballet theatre di New York, con il quale ha interpretato i più importanti ruoli del repertorio classico, spesso in coppia con l'étoile A. Ferri (si ricordano ...
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OPHATIES (᾿Οϕατίης)
S. de Marinis
Nome di uno dei satiri nella scena di danza di sei satiri e sei baccanti rappresentata sul collo di un'anfora calcidese da Vulci al museo di Leida (n. 1626).
Bibl.: [...] H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, Halle 1880, p. 28; O. Höfer, in Roscher, III, i, 1897-1909, c. 681; A. Rumpf, Chalkidische Vasen, Berlino-Lipsia 1927, p. 7, p. 46, tav. II-V.
(S. De Marinis ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...