Poeta, romanziere e drammaturgo spagnolo (Melilla 1927 - Madrid 2002); pubblicò varie raccolte di poesie (Alma desnuda, 1947; Danza macabra, Danza milagrosa, 1949), racconti (Un poco de ceniza, 1953), [...] romanzi (Enterrar a los muertos, 1957); drammi (Uno de nosotros, 1957), oltre a studî critici su Lautréamont, su El teatro de Federico García Lorca (1948) e su Miguel Hernández (1955), e a una Historia ...
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Danzatore e coreografo statunitense, nato a Centralia, Illinois, il 16 aprile 1919. Studiò dapprima danza folclorica e tap-dance, poi danza moderna presso la Cornish school of fine arts, la Bennington [...] vitale, che negli anni Cinquanta si affermò come una delle punte massime della ricerca di avanguardia nel campo della danza contemporanea. Si avvalse inoltre della collaborazione di pittori come A. Wharol, R. Rauschenberg, J. Jones, e di compositori ...
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mischio
Sostantivo deverbale, che si registra, in rima, in Pd XXV 131 l'infiammato giro [" la danza circolare dei tre fiammanti spiriti ", Chimenz] / si quïetò con esso il dolce mischio che si facea [...] nel suon del trino spiro, la " mescolanza ", cioè l'armonioso accordo delle voci ...
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PRESULE
Gioacchino MANCINI
La voce latina praesul, da prae e salio, indica in modo particolare colui che salta o danza in testa ad altri, e in genere chi ha un diritto di preminenza o di precedenza [...] , 226). Un verso del poeta satirico Lucilio (ap. Non. Marcell., 163) dice appunto che, quando il praesul ha danzato, deve danzare tutta l'assemblea. La danza era ritmica a tre tempi. Nel meriggio e sul far della sera i Salii facevano una sosta in una ...
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SAVIGNANO, Luciana
Alberto Testa
Ballerina, nata a Milano il 30 novembre 1943. Ha iniziato lo studio della danza alla scuola della Scala, entrando nel 1961 nel corpo di ballo del teatro. Nel 1962 seguì [...] di J. Cocteau: La voix humaine e Le jeune homme et la mort.
La S. si è imposta nel panorama mondiale della danza d'arte degli ultimi trent'anni per l'asciutta compostezza del gioco scenico, commisto alla tensione drammatica e a una forte tecnica che ...
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Danzatore e coreografo (Culiacán 1908 - Flemington, New Jersey, 1972). Figlio di un musicista messicano trasferitosi negli USA, studiò danza moderna a New York con D. Humphrey e Ch. Weidman, nella cui [...] . Dal 1931 iniziò la composizione coreografica. Nel 1947 fondò la José Limón american dance company, una delle più importanti formazioni di danza moderna, per la quale creò il suo balletto più bello, The Moor's pavane (1949; mus. H. Purcell). Tra le ...
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Danzatore e coreografo francese (n. Parigi 1945). Medaglia d'oro, nel 1969, al primo festival internazionale di danza di Mosca, nel 1972 è stato nominato étoile del balletto dell'Opéra di Parigi. Ha sostenuto [...] numerosi ruoli del repertorio classico e moderno. Ritiratosi dalle scene nel 1989, si è dedicato al suo ruolo di maître de ballet all'Opéra, impegnandosi in particolare a rimontare i capolavori del passato ...
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Danzatore e coreografo (n. Milano 1940). Ha debuttato nel 1958 al Teatro alla Scala, nella cui scuola di danza si era diplomato. Nel 1966, all'Opera di Roma, interpretò Déserts e La follia d'Orlando nella [...] di repertorio Coppelia (2000). Sequenza V, Discours II, Oggetto amato, Il flauto danzante, We like Mozart sono alcuni titoli delle sue numerose coreografie. Dal 2003 è direttore artistico della compagnia di danza del Teatro Massimo di Palermo. ...
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Ballerina e conduttrice televisiva italiana (n. Martina Franca, Taranto, 1971). Dopo essersi diplomata all’Accademia nazionale di danza, si è divisa tra il teatro e la televisione, dove ha lavorato in [...] diverse trasmissioni come ballerina. Quelle che l’hanno portata al successo sono state Buona domenica e Amici. Ha condotto trasmissioni radiofoniche come Tutti Pazzi per RDS dal 2006 e ha intrapreso la ...
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Associazionismo
Callisto Cosulich
Nel campo dello spettacolo, pur se la pratica dell'associazione nel teatro e nella danza risale al Medioevo, il termine associazionismo è entrato in uso soprattutto [...] l'esigenza di dar vita a questo tipo di associazione: non nel teatro di prosa, non nell'opera lirica, non nella danza. Ciné-clubs, Film Societies e, quindi, i circoli del cinema nacquero tutti negli anni Venti, per affermare il valore artistico del ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...