Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento si verifica una rivoluzione decisiva nella pratica dei balli da sala, [...] (al Her Majesty’s Theatre) e da qui la polca passerà, con grande successo, negli Stati Uniti.
La mazurca è invece una danza di origine polacca (mazur), in 3/4, con forte accento o sul secondo o sul terzo tempo. La mazurca, già largamente popolare ...
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Ballerino e coreografo statunitense (n. Los Angeles 1956). Dopo aver seguito i corsi di tecnica Graham presso la University of California a Berkeley, ha fatto parte delle maggiori compagnie di danza contemporanea [...] Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti, di L. Wertmüller, 1986; La visione del sabba, di M. Bellocchio, 1988; L'ultimo concerto, di F. Laudadio, 1996; Stereo Future, di H. Nakano, 2001. Nel 1996 ha ricevuto il premio per la danza Bob Fosse. ...
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avento
Lucia Onder
È attestata soltanto in Detto 342 egli 'l mena a le forche, / là dove non ha for che / e' monti per la scala,/ e danza a suon di vento, / sanz'aver mai avento, ed è con ogni probabilità [...] variante spirantizzata di ‛ abento ' (vocabolo assai frequente nella lirica siciliana), attestata anche in Chiaro Sovente il mio cor 3; significa " quiete ", " riposo ". Il Parodi invece, risalendo per ...
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satira
Antonio Martina
Il termine satura (da satur), ricorrente in Tito Livio e in altre fonti antiche, indica una forma di spettacolo romano-etrusco misto di danza, recitazione, musica, canto e gesticolazione. [...] Tale forma si mantenne sino all'innovazione operata da Livio Andronico nel 240 a.C., quando furono adattati per il teatro romano drammi greci.
Nel Medioevo la funzione censoria e la vena satirica greca ...
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Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. ...
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Danzatrice e insegnante (Ravenna 1918 - Roma 2008). Lasciata la Scuola di ballo della Scala nel 1935, si affiancò a J. Ruskaja nell'insegnamento presso la sua scuola di danza (poi Accademia Nazionale) [...] di Roma. Prima ballerina in La bottega fantastica di Rossini-Respighi-Milloss all'Opera di Roma (1940) e in Visioni di Milloss alla Scala (1943), alla morte della Ruskaja divenne direttrice dell'Accademia ...
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Pittore (Yokohama 1905 - Tokio 1982). Studiò a Tokyo e a Parigi (1924-27), dove fu in contatto con L. Foujita, e realizzò lirici dipinti soprattutto sul tema della danza. Nel 1950 si trasferì a New York [...] (nel 1960 assunse la cittadinanza statunitense) e si volse verso una ricerca astratta, sempre segnata da una raffinata liricità (Solstizio, 1954, New York, The S. Guggenheim Museum; Arancione, 1973, Tokyo, ...
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Poligrafo (Como 1742 - Napoli 1796). Attirato a Parma dalla fama di Condillac, che in quella città visse a lungo, vi coltivò gli studî, il disegno, la musica, la danza, e succedette (1769) a C. I. Frugoni, [...] di cui fu grande amico, nella carica di segretario dell'Accademia di belle arti. Da ultimo si volse alla fede e si fece cavaliere gerosolimitano. Scrisse tra l'altro due poemetti didascalici (Il sistema ...
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POCHINI, Carolina
Noemi Massari
POCHINI (Pocchini), Carolina. – Nacque a Milano l’8 marzo 1835, figlia primogenita del tenore Ranieri Pochini e di Angiola Filippini, cucitrice. Il fratello Romeo, nato [...] l’arte, e chi la vedeva non poteva fare a meno di credere che il cuore non regolasse il ritmo della sua danza» (Monaldi, 1910, p. 206).
Morì a Napoli il 6 agosto 1901.
Fonti e Bibl.: Milano, Archivio storico civico, Biblioteca Trivulziana, fondo ...
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RUBINSTEIN, Ida
Danzatrice e attrice, nata a Pietroburgo circa il 1880, da famiglia ragguardevole; della sua raffinata educazione fecero parte l'insegnamento delle principali lingue europee, della musica [...] all'interpretazione anche di altri lavori drammatici, specie quando in essi era più o meno possibile una fusione tra parola, musica e danza; e mise in scena con gran fasto, oltre alle predette opere del Wilde e del D'Annunzio, Helène de Sparte di E ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...