L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] verbale e recitativa, molto di più si evidenzia la complessità dell'agire sul palcoscenico. Del resto il cosiddetto teatro danza, soprattutto nell'esperienza di P. Bausch (n. 1940), è stato un laboratorio di punta della contaminazione fra discipline ...
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imbocconito
p. pass. e agg. (iron.) Stordito e attonito dal prestigio della scuola bocconiana.
• Un [Mario] Monti impacciato fa il bravo scolaretto davanti ai due già ilari direttori didattici dell’Europa [...] virtuosa, il ritmo della danza è pachidermico, e tutti stanno zitti, tutti (tranne pochi che si rendono conto della qualità dell’aggressione dei mercati finanziari alla governance sbilenca dell’Unione) giocano ai finti tonti, ai sobri, ai ...
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Muqam Termine con cui si definisce una varietà di pratiche culturali diffuse presso l’etnia turcofona di religione islamica degli Uiguri, una delle principali minoranze etniche della Repubblica Popolare [...] possibili dall’ubicazione dello Xinjiang lungo l’asse di comunicazione della Via della Seta. Pratica dalla struttura focalizzata sulla danza ad alta gestualità simbolica e suddivisa in sezioni (naghma, dastan e mashrap), il Muqam è il nucleo centrale ...
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Pittore (notizie dal 1519 al 1547); il più notevole esponente di una famiglia di artisti, di origine bergamasca, attivi nel Trentino e in Lombardia nei secc. 15º-17º. È autore, tra l'altro, di affreschi [...] raffiguranti la Danza macabra (in Val Rendena: chiesa di S. Stefano a Carisolo, 1519; chiesa di S. Vigilio presso il cimitero di Pinzolo, 1539). ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] della m. klezmer, l'emergere di stili panlatini come la salsa, pancreoli come lo zouk, e panindiani come la bhangra (danza originaria del Panjab che, incorporando la pulsazione ritmica della disco-music, si è affermata come m. da ballo tra i giovani ...
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La scena teatrale
Silvana Sinisi
Teatro e arti visive
Il sodalizio tra la scena e le arti visive, uno dei baluardi dell’avanguardia novecentesca rilanciato dalla ricerca sperimentale degli anni Settanta, [...] sembra spiccare il volo verso l’alto.
La drammaturgia della luce
In un’area posta al confine tra le arti visive, la danza e il teatro si colloca l’operazione di Fabrizio Crisafulli (n. 1948), artista attivo a Roma dove dirige la compagnia Il pudore ...
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Musica
Antico strumento militare a percussione, costituito da due elementi, simili a timpani o tamburi, che si suonavano battendoli ritmicamente con due bacchette.
Al plurale, strumento musicale, tipico [...] della musica popolare spagnola e usato specialmente per ritmare la danza.
Zoologia
Nome comune del mollusco bivalve Pinna nobilis (➔ Pinnidi). ...
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I grammatici greci chiamano coriambo un metro avente lo schema - ⌣ ⌣ -, considerato come la somma di un coreo (χορεῖος, equivalente del tribraco e del trocheo) e di un giambo. È prevalentemente un ritmo [...] di danza. Nella poesia melica si trova in sostituzione di dimetri giambici e trocaici o come elemento di un verso maggiore (p. es. l'asclepiadeo). I tragici e i poeti della lirica corale l'usano frequentemente in serie, con clausola d'altro metro, ...
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Comunicare l’architettura
Maurizio Bradaschia
Nel mutevole vortice della contemporaneità tutti i linguaggi, le espressioni della cultura – dalla moda al cinema, dalla pubblicità al teatro, dalla musica [...] alla fotografia, all’architettura, al design, alla danza – sono oggi accomunati, più che mai, da una medesima chiave di lettura: la volontà di rinnovare le proprie metodologie espressive. È un ampio contesto di creatività, capace di dialogare con le ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] i. (dal lat. hymnus, gr. ὕμνος), originariamente, una forma poetica della melica greca che, associata al canto e alla danza, invocava e pregava la divinità celebrando le virtù e le imprese degli dei; era accompagnata dalla cetra e il ritornello ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...