HYBRIS ("Υβρις)
G. Scichilone
Sileno raffigurato in una pelìke dipinta da Kadmos e conservata nel museo di Monaco (Inv. 2360) datata al 420-410 a. C. Qui H. compare, in una scena dell'apoteosi di Eracle, [...] mentre danza intorno alla pira sulla quale bruciano le armi dell'eroe, reggendo nella mano destra la lancia di lui.
Sappiamo, inoltre, che Höbris era il titolo di un dramma satiresco di Sofocle (Ioann. Stob., Anthol., iii, 26, 3) il cui contenuto, ...
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Regista e drammaturgo nederlandese (n. Delft 1949). Direttore dal 1987 al 2001 della Toneelgroep di Amsterdam, la principale compagnia teatrale nederlandese, ha affiancato al lavoro d'interpretazione dei [...] di performances di assemblaggio, ispirate a miti e temi classici, nelle quali aspirava a integrare linguaggi diversi come danza e musica (Bakeliet "Bakelite", 1987; Titus, geen Shakespeare "Tito, non Shakespeare", 1988; Ballet, 1990; Anne Frank de ...
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Coreografo e ballerino (Firenze 1729 - Parigi 1808); in Francia con la famiglia dal 1740, fu allievo di L. Dupré. Esordì all'Opéra di Parigi nel 1748 e si impose subito per la grazia e la nobiltà del suo [...] maître de ballet aggiunto, nel 1770 divenne maître de ballet e premier danseur. Si ritirò nel 1781, dopo aver portato la danza nobile di stile francese al suo apogeo. Come coreografo si citano due opere, il balletto Medée et Jason di J.-G. Noverre ...
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Divinità femminile della mitologia giapponese. Ha una posizione centrale nella riapparizione di Amaterasu Ōmikami (➔), il cui ritiro aveva sprofondato il mondo nelle tenebre. Il riso suscitato negli dei, [...] radunati di fronte alla grotta celeste dove Amaterasu si teneva chiusa, dalla danza orgiastica di U. spinge Amaterasu ad affacciarsi e a porre fine al suo disastroso isolamento. Per questa sua impresa coreica U. è anche il modello divino delle sarume ...
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Nome d'arte (tratto dal cognome, spagnolo, della nonna materna) della ballerina Maria Anna Cuppi o De Cupis (Bruxelles 1710 - Parigi 1770). Esordì nel 1726 all'Opéra di Parigi, dove rimase fino all'abbandono [...] delle scene nel 1751. Riformò la danza rendendola più agile e armoniosa, creò il "pass de basque" del minuetto. Modificò l'abbigliamento delle ballerine (gonnellino al ginocchio; maglie aderenti color carnicino). ...
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Musicista (Crescentino 1822 - Hove, Sussex, 1903). Allievo di A. Rolla e N. Vaccai, fu direttore d'orchestra in Italia e, con maggior fortuna, all'estero, soprattutto in Inghilterra e in America. Ancora [...] oggi restano in repertorio molte sue musiche di danza (valzer cantati, tra i quali Il bacio, ecc.) e alcune romanze per canto e pianoforte. Ha lasciato un volume di ricordi (My reminiscences, 1896). ...
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renzizzare
v. tr. (iron.) Ricondurre nell’alveo della linea politica di Matteo Renzi, applicando le sue strategie.
• «[Enrico] Letta vorrebbe “renzizzare” il governo, sta valutando se mettere dentro [...] due o tre uomini di Matteo, per garantirsi il cammino. Però sa anche che la danza delle poltrone che innesca può diventare una danza macabra per l’esecutivo. Rischia di non controllarla più» (Pippo Civati intervistato da Umberto Rosso, Repubblica, 5 ...
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stasimo Nell’antica tragedia greca, canto del coro, che divideva un episodio dall’altro, dopo aver preso posto nell’orchestra (opposto di parodo); costituito da uno o più gruppi triadici indipendenti di [...] strofe, antistrofe ed epodo, cantato con accompagnamento di danza, col suono della lira e soprattutto del doppio flauto. Composto in metri vari, aveva tono ed espressioni lirici. In principio gli s. furono legati all’azione drammatica, poi con ...
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Coreografo (Kiev 1906 - Mosca 2007); trasferitosi con la famiglia a Mosca, si diplomò alla scuola di ballo del Bol´šoj (1924). Apprezzato solista, debuttò poi come coreografo (1930), cogliendo vivo successo [...] dell'URSS, che divengono, grazie a tale rielaborazione, opera del tutto originale (per es. in Bul´ba "La patata", danza popolare bielorussa). Tra le creazioni più significative di M. vanno segnalati I partigiani (1955), ritenuta la sua opera migliore ...
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Danzatore e coreografo (Stoccolma 1767 - Kiev 1837). Studiò a Parigi con Auguste Vestris, iniziando ben presto una brillante carriera che lo portò a Londra e in Russia, dove operò e visse per molti anni. [...] Considerato il fondatore della scuola russa di danza, anticipò il romanticismo ballettistico, creando inoltre il cosiddetto "style volant", caratteristico di Flore et Zéphire (1796), il suo capolavoro coreografico. ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...