CECCHINI, Pier maria
Ferdinando Taviani
Nacque a Ferrara il 14 maggio 1563. Fu uno dei più eminenti attori di professione del suo tempo. Particolarmente noto per il tipo comico di Fritellino che era [...] una compagnia che raccogliesse il meglio dei comici italiani. La corte dei Gonzaga radunava artisti, virtuosi di musica e danza, scrittori e poeti. La compagnia d'attori costituiva un elemento nuovo, qualcosa a metà fra la schiera degli artisti ...
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SCARPETTA, Eduardo
Valentina Venturini
SCARPETTA, Eduardo. – Nacque a Napoli il 13 marzo 1853, terzogenito di Domenico, ufficiale agli Affari ecclesiastici presso il ministero del governo borbonico, [...] napoletani dal Settecento in poi, che si misuravano con un teatro che non prevedeva rigide distinzioni tra prosa, musica e danza: si doveva saper recitare la farsa, il grottesco, il dramma e la parodia, ma anche cantare, ballare e far pantomime ...
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LUCINI, Giovan Battista
Micaela Mander
Nacque a Vaiano Cremasco il 9 luglio 1639, ultimogenito di Gerolamo e di Laura Fogarola. Il padre, discendente di nobile famiglia, ebbe una buona posizione sociale: [...] una maggiore attenzione all'unificazione prospettica e i volti sembrano derivare da studi dal vero (Gregori, 1997).
Seguono una Danza di Salomè (collezione privata), che rivisita la tradizione locale, in particolare le opere di T. Pombioli, ma pure ...
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ZAMPA, Luigi
Stefania Carpiceci
ZAMPA, Luigi. – Nacque a Roma il 2 gennaio 1905. Figlio di Rosa Smaltini, una sarta di origini tarantine, e di Vitaliano, un ferroviere romano, di fede socialista, fu [...] stelle (1939, Enrico Guazzoni), Centomila dollari (1940, Mario Camerini), Tutto per la donna (1940, Mario Soldati), La danza dei milioni (1940, Camillo Mastrocinque), Il capitano degli ussari (1940, Sándor Szlatinay), Manovre d’amore (1941, Gennaro ...
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EGIZIO, Matteo
Massimo Ceresa
Nacque a Napoli il 23 genn. 1674.
Il padre era originario di Gravina di Puglia, dove serviva come agente la nobildonna Maria Milano dei principi di Ardore. Quest'ultima [...] , pubblicata a Napoli nel 1716. Vico, a sua volta, caratterizzò l'attitudine alla ricerca archeologica dell'E. nell'epitalamio Giunone in danza (1721). L'E. fece poi parte della colonia Sebezia dell'Arcadia col nome di Timaste Pisandeo, e fu socio di ...
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MELIS, Melkiorre
Mario Devoto
MELIS, Melkiorre. – Nacque a Bosa in Sardegna il 1° apr. 1889 da Salvatore, commerciante di tessuti, e da Giuseppina Masia.
Era quarto di otto fratelli, tra i quali Olimpia, [...] della casa d’arte Bragaglia, a Roma, con un lungo fregio festoso e colorato, raffigurante un ballu tundu, la tipica danza popolare sarda. Due anni dopo allestì la sezione sarda alla I Biennale delle arti decorative di Monza, curata dall’architetto ...
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DEL BALZO, Francesco
Franca Petrucci
Nacque nel 1410 da Guglielmo, conte di Montescaglioso e Bisceglie e duca di Andria (non da Giacomo, principe di Taranto, come afferma il Toppi), e da Antonia Brunforte. [...] . furono cantate in due ottave di un Poematon... de brevitate vitae humanae, anonimo rifacimento e ampliamento di una precedente Danza o Trionfo della morte, stampato posteriormente al 1488.
Il famoso copista Giovanni Marco Cinico trascrisse per il D ...
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PERRICCI, Ignazio
Francesco Franco
– Nacque a Monopoli (Bari) il 18 gennaio 1834 da Angelo e Rosa Alba, contadini (Monopoli, Comune, Archivio storico, vol. 1834, n. 34). Fu un grande decoratore pittorico [...] . Nell’ambito di questo complesso decorativo, la prova che maggiormente evidenzia l’abilità ormai raggiunta dall’artista è La danza delle ore, un affresco realizzato in stile neorococò sul soffitto del gran salone da ballo, decorato a stucco dorato ...
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CAMASIO, Sandro (Alessandro)
Sisto Sallusti
Nacque a Isola della Scala (Verona) il 5 nov. 1886 da Giuseppe e Costanza Chiroli. Prima di laurearsi in giurisprudenza entrò nel mondo giornalistico come [...] fondamentale (era ancora vivo il ricordo della Turlupineide di R. Simoni). Dei quattro atti risultò migliore il primo, con la danza dei biglietti da mille, festoso il secondo, più affastellato di episodi, poveri e scuciti gli altri due; la musica ...
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PRODENZANI, Simone de
Fabio Carboni
PRODENZANI, Simone de. – Nacque da Ugolino di Nallo di Cino di Ranuccio di Provenzano di Lupiccino dei Monaldeschi con ogni probabilità a Orvieto nel 1351, dal momento [...] nella Commedia e nel Decameron, costituiscono una preziosa e copiosa fonte, spesso unica, di notizie sulla musica, sulla danza, sui giochi, sulla caccia, sulla culinaria, sulle festività religiose, sui culti, sulla devozione dell’Italia centrale tra ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...