GROSSO, Giacomo
Tiziana Musi
Nacque a Cambiano, presso Torino, il 25 maggio 1860 da Guglielmo e Giovanna Vidotti, nono di undici figli. Le difficili condizioni economiche (il padre era falegname) condussero [...] ad affresco sul soffitto della sala del teatro Regio di Torino con cinque composizioni allegoriche (Sinfonia, Canto, Danza, Musicatragico-lirica e Musicacomica) andate distrutte nell'incendio del 1936. Tra gli incarichi ufficiali si deve ricordare ...
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GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] nel 1861 elencò in versi numerosi ritratti in busto di contemporanei, soprattutto di virtuosi della musica, del canto e della danza, come quello del famoso Cassandrino, cioè l'attore e marionettista Filippo Teoli, nonché quello del Lanci stesso e l ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] e politico; ritiene la ballata un genere in cui il testo letterario aveva una funzione puramente servile rispetto alla musica e alla danza, e si pensi alla qualità letteraria di certe ballate di Dante o di Cavalcanti. Di fatto, e risulta anche dalla ...
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CAVACCHIOLI, Enrico
Stefano Giornetti
Nato a Pozzallo (Ragusa), da Vincenzo e da Silvia Federici il 15 marzo 1885, giovanissimo si stabilì a Milano, prendendo parte attiva alla vita culturale come giornalista [...] dalle ruote al posto degli occhi, di fantocci somiglianti ai personaggi che si esprimono risulta artificiosa e poco convincente. Nella Danza del ventre (in Comoedia, 20 ottobre 1921, pp. 1-29), rappresentata a Milano al teatro Manzoni nel febbr. 1921 ...
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BONNO (Bono, Bon), Giuseppe Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Nacque a Vienna il 29 genn. 1710, figlio di un italiano al servizio della corte imperiale austriaca, ed ebbe come padrino di battesimo [...] oltre a quella italiana, si riconosce anche l'influenza della scuola francese, mentre nei frequenti accenni a movimenti di danza d'ispirazione barocca e nelle particolari inflessioni di stile rococò è forse individuabile il desiderio di una maggiore ...
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MONTICINI
Rita Zambon
. – Dinastia di ballerini e coreografi. Tra i rappresentanti più significativi, il primo ricordato è Giovanni, del quale non si conoscono le date di nascita e morte. Probabilmente [...] Antonio, figlio di Giovanni e Teresa, nacque a Milano nel 1792 o nel 1793. Avviato fin da piccolo alla carriera dei genitori, danzò come «amorino» accanto alla madre, a Torino e a Trieste. Si esibì sempre sotto la guida del padre fino al 1812, quando ...
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MANFREDINI, Francesco Onofrio
Antonella D'Ovidio
Francesco Onofrio Figlio primogenito di Domenico Maria e Maria Spampani, nacque a Pistoia il 22 giugno 1684 e fu battezzato presso la parrocchia di S. [...] tipiche dello stile da chiesa con elementi che invece sono riconducibili al repertorio da camera, come l'inserimento di movimenti di danza.
A tali opere si aggiungono anche quattro lavori inediti: uno Stabat Mater a 4 voci con violini, un Concerto a ...
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GIORZA, Paolo
Nadia Carnevale
Nacque a Milano l'11 nov. 1832. Compì i primi passi negli studi musicali sotto la guida del padre, Luigi, baritono, organista a Desio e anche miniaturista; in seguito, [...] si svincolò dal puro tecnicismo delle dive, pur sempre presenti, esprimendosi in nuove forme: la bellezza mimica della danza solistica si inserì nelle figurazioni collettive e nei movimenti di massa, preparando la strada al gran ballo-rivista ...
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MARINO, Carlo Antonio
Paola Palermo
MARINO (Marini), Carlo Antonio. – Nacque a Bergamo, dove fu battezzato il 10 sett. 1670 nella parrocchia di S. Salvatore, da Isabella e Giuseppe (Bergamo, Arch. della [...] si articolano in dieci coppie di brevi movimenti, per lo più danze, per due violini e basso continuo; ciascuna sonata si apre con viola, violoncello e organo). L’assenza di movimenti di danza e l’indicazione dell’organo per la parte del basso ...
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SALVATORE, Giovanni
Domenico Antonio D’Alessandro
SALVATORE, Giovanni. – Nacque a Castelvenere, piccolo centro agricolo appartenente alla diocesi di Telese-Cerreto, nel Sannio, da Diocleziano e Rovenza [...] » (Cannizzaro, 2002-2004), alternando episodi improvvisativi o virtuosistici a momenti di raccoglimento e a movenze di danza. Le quattro canzoni del 1641 rappresentano l’aspetto più innovativo della produzione tastieristica di Salvatore, che va ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...