Pseudonimo della danzatrice e avventuriera Maria Dolores Gilbert (Limerick 1818 - Asteria, New York, 1861). Figlia di un ufficiale scozzese e di una creola, studiò a Siviglia danza spagnola, genere in [...] cui si esibì fino al 1851 negli intervalli delle sue tumultuose storie d'amore. Nel 1847 divenne la favorita di Luigi I di Baviera, determinandone l'impopolarità e l'abdicazione. Cacciata dalla Baviera, ...
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Nome d'arte del danzatore e coreografo Antonio Ruiz Soler (Siviglia 1922 - Madrid 1996). Agli inizî della carriera si dedicò al teatro di varietà, che poi abbandonò (1944), per dedicarsi con grande successo [...] classica. Profondo conoscitore della danza spagnola, tentò una sintesi di questa con la danza accademica. Tra le sue coreografie: i balletti El amor brujo ed El sombrero de tres picos di M. de Falla, dei quali nel 1964 fu anche principale interprete ...
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CERRITO, Fanny (Francesca)
Alessandra Ascarelli
Nacque l'11 maggio 1817 a Napoli. Il padre Raffaele, secondo luogotenente di un reggimento di fanteria e veterano delle campagne napoleoniche, e la madre [...] dove partecipò a due nuovi balli di S. Taglioni: L'ombra di Tsen-Ven, rappresentata il 30 maggio, in cui si esibì in una "danza delle ombre", e Bianca di Messina (24 luglio), in cui apparve in un "pas de cinq". La sua crescente fama le aprì le porte ...
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In senso largo, qualunque tipo di cornamusa. In senso stretto, il piffero (o il gruppo di pifferi e bordoni), che della cornamusa è soltanto un componente.
Antica danza campestre dell’Italia settentrionale, [...] sul cui ritmo si modellavano vari componimenti musicali per liuto. Nell’Intavolatura per liuto pubblicata nel 1508 da Domenico Petrucci compare un seguito di pavana-saltarello-piva, che è da considerarsi ...
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Ballerino e coreografo statunitense (n. Los Angeles 1956). Dopo aver seguito i corsi di tecnica Graham presso la University of California a Berkeley, ha fatto parte delle maggiori compagnie di danza contemporanea [...] Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti, di L. Wertmüller, 1986; La visione del sabba, di M. Bellocchio, 1988; L'ultimo concerto, di F. Laudadio, 1996; Stereo Future, di H. Nakano, 2001. Nel 1996 ha ricevuto il premio per la danza Bob Fosse. ...
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Danzatrice e insegnante (Ravenna 1918 - Roma 2008). Lasciata la Scuola di ballo della Scala nel 1935, si affiancò a J. Ruskaja nell'insegnamento presso la sua scuola di danza (poi Accademia Nazionale) [...] di Roma. Prima ballerina in La bottega fantastica di Rossini-Respighi-Milloss all'Opera di Roma (1940) e in Visioni di Milloss alla Scala (1943), alla morte della Ruskaja divenne direttrice dell'Accademia ...
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POCHINI, Carolina
Noemi Massari
POCHINI (Pocchini), Carolina. – Nacque a Milano l’8 marzo 1835, figlia primogenita del tenore Ranieri Pochini e di Angiola Filippini, cucitrice. Il fratello Romeo, nato [...] l’arte, e chi la vedeva non poteva fare a meno di credere che il cuore non regolasse il ritmo della sua danza» (Monaldi, 1910, p. 206).
Morì a Napoli il 6 agosto 1901.
Fonti e Bibl.: Milano, Archivio storico civico, Biblioteca Trivulziana, fondo ...
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GIOIA, Gaetano
Roberto Staccioli
Nacque a Napoli nel 1764 (nel 1768, secondo il Regli) da Antonio e Anna Carbani (Anna Fiori, secondo il Ritorni). Il padre, rinomato ballerino e maestro di danza, lo [...] in Egitto, su musiche di W.R. Gallenberg, che il G. preparò per il teatro S. Carlo il 27 giugno 1807; egli stesso danzò nel ruolo di Tolomeo, mentre il fratello in quello del protagonista. Il ballo venne dato alla Scala nel 1809 con Teresa e Giovanni ...
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Danzatrice e coreografa svedese (Nyköbing 1908 - Stoccolma 1999). Dopo gli studî a Londra presso la scuola diretta da K. Joos, fondò nel 1944 il suo primo gruppo stabile di danza e, nel 1951, divenne coreografa [...] stabile dell'Opera Reale di Stoccolma. Tra le sue principali coreografie: Fröken Julie (1950), Medea (1951), Lady from the sea (1960), Romeo e Giulietta (1969), Uccello di Fuoco (1977). Noti ballerini ...
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DELL'ERA (Dellera, Dall'Era), Antonietta
Concetta Lo Iacono
Nacque a Milano il 10 febb. 1860 da Domenico e Maria Prandoni. Secondo la Gazzetta dei teatri (24 giugno 1880), avrebbe iniziato lo studio [...] L'oblio in cui cadde la D., che pur nei suoi limiti rimane una figura significativa del costume e del teatro di danza della fine dell'800, si spiega con quel bisogno impellente di cambiamento che all'inizio del secolo animava la Germania dei pionieri ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...