tripudio Presso gli antichi Romani, danza sacerdotale ritmica, forse eseguita battendo tre volte il piede in terra.
Nella divinazione dei Romani, il t. era l’auspicio tratto dal modo di mangiare dei polli; [...] era ritenuto ottimo auspicio se i polli si affrettavano al cibo e ne lasciavano cadere per terra, dal becco, alcune briciole ...
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Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] primi maestri, è Milano, sede della scuola di coreografia e di danza fondata da Pompeo Diobono (m. Milano, 2ª metà sec. 16 intercalato tra gli atti o tra un atto e l’altro, come allegoria danzata, esprime un momento dell’azione. Nei sec. 17° e 18° è ...
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Ballerina e insegnante italiana di danza (Milano 1896 - ivi 1950). Quindicenne, fu scelta da M. Fokine per apparire alla Scala, dove studiava con R. Grassi, in Cléopatre e Shéhérazade. Prima ballerina [...] della Scala (1912-14), poi del San Carlo di Napoli (1915-26), spesso impegnata all'estero, fu interprete applaudita per temperamento e tecnica brillante (memorabile in Il carillon magico di R. Pick Mangiagalli, ...
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Ballerino, coreografo e insegnante di danza lituano naturalizzato britannico (Kaunas 1906 - Zurigo 1996). Compiuti gli studî a Praga, cominciò a danzare nel 1930 nella città natale. Fu poi con il Balletto [...] russo di Monte Carlo, con il Metropolitan Ballet, alla Scala, all'Opéra di Parigi, ecc. Specializzato nella messa in scena dei principali balletti del repertorio classico e moderno, è stato anche autore ...
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Ballerina russa e insegnante di danza (Ligovo, Pietroburgo, 1872 - Parigi 1971); studiò alla Scuola del balletto imperiale di Pietroburgo con Ch. Johansson ed E. Cecchetti. Prima ballerina nel 1893 e "prima [...] ballerina assoluta" nel 1895, interpretò i principali ruoli del repertorio ballettistico tardo-romantico, come Schiaccianoci e Bella addormentata. In Occidente fece parte della compagnia dei Balletti russi ...
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Ballerina, coreografa e insegnante di danza italiana (Taranto 1914 - Capranica 1980). Studiò con E. Cecchetti e L. Fornaroli alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, diplomandosi nel 1932. [...] Nello stesso anno esordì come prima ballerina alla Scala in Belkis, regina di Saba, di O. Respighi, coreografia di L. F. Mjasin. Interprete del repertorio classico, nonché dei balletti in voga negli anni ...
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Impresario e direttore di compagnia di danza (Parigi 1878 - Auschwitz 1942), fratello dell'uomo politico francese L. Blum. Alla morte di S. D. Djagilev (1929), divenne direttore dell'Opera di Monte Carlo. [...] Fondatore della compagnia dei Balletti russi di Monte Carlo (1932), insieme a W. de Basil, ne fu impresario e direttore artistico (1934-36). Dopo la rottura con de Basil (1936), fondò una propria compagnia ...
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Maestro di ballo e teorico di danza (inizio sec. 18º). Forse figlio del ballerino Georges R., ricoprì la carica di maître à danser des pages de sa majesté catholique la reine d'Espagne. È autore di due [...] trattati fondamentali, entrambi del 1725: Le maître à danser (trad. ingl. di John Essex, 1728; trad. ingl. mod. di C. W. Beaumont, 1931) e Abrégé de la nouvelle méthode de l'art d'écrire ou de tracer toutes ...
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Nome d'arte della danzatrice e insegnante di danza di origine polacca Cyvia Rambam, poi Miriam Ramberg (Varsavia 1888 - Londra 1982). Studiò danza a Varsavia e medicina a Parigi. Attratta dalle teorie [...] . Nel 1918 sposò il drammaturgo A. Dukes (1885-1959), ottenendo la cittadinanza inglese. Dopo aver aperto una scuola di danza a Londra (1920), fondò (1930) il Ballet Club, compagnia che nel 1935 divenne il Ballet Rambert. È considerata, insieme ...
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Nome d'arte della danzatrice e coreografa Evgenija Fëdorovna Borisenko (Kerč´ 1902 - Roma 1970); compiuti gli studî classici e quelli musicali, passò a Ginevra a studiare medicina. Venuta in Italia, si [...] dedicò solo alla danza, esibendosi al Teatro degli Indipendenti di Roma; diresse poi la scuola di ballo della Scala (1932-34), a Roma la sua scuola di danza, da cui poi doveva derivare l'Accademia nazionale di danza, da lei diretta fino alla morte ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...