CASATI, Giovanni
Alessandra Ascarelli
Nacque a Milano il 3 giugno 1809 da Carlo e da Antonia Barbini.
Il padre, che era gioielliere e dilettante di ballo, lo avviò alla carriera di danzatore con l'incoraggiamento [...] . 308; Id., Diz. biogr. dei più celebri artisti melodrammatici, tragici e comici..., Torino 1860, pp. 115 s.; G. Monaldi, Le regine della danza nel sec. XIX, Torino 1910, pp. 179-83; J. Bazil, Dictionnaire de la danse, Paris 1964, p. 79; C. Gatti, Il ...
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BATTAGGI, Teresa
Sisto Sallusti
Nacque a Cuccaro Monferrato (Alessandria) il 26 marzo 1890 ed entrò nella Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano nel 1902.Dopo avere studiato sotto la guida [...] Fenice di Venezia, il S. Carlo di Napoli. Nel 1937 fu dal governatore di Roma Piero Colonna chiamata a dirigere la Scuola di danza del Teatro Reale dell'Opera di Roma, in collaborazione con Ettore Caorsi e con la sorella, e la B. ebbe subito modo di ...
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ALBERTIERI, Luigi
Luisa Assenza Battistoni
Nato in Italia (non si conosce precisamente il luogo) verso il 1860, fu noto più all'estero che in patria, sia come danzatore sia come coreografo. Allievo [...] nei paesi anglosassoni uno stile ereditato dal suo maestro Cecchetti, che si riallacciava alla tradizione della scuola italiana della danza accademica. Fra i suoi balletti migliori si ricordano: Le Cid (J. E. F. Massenet) e Manru (I. Paderewsky ...
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COPPINI
Dario Ascarelli
Famiglia di ballerini e coreografi i cui componenti si sono avvicendati per diverse generazioni, dalla seconda metà del Settecento in poi, dapprima sulle scene dei teatri veneziani [...] suoi ruoli si limitarono per lo più a quelli di mezzo carattere e di mimo. In età giovanile comparve nei teatri in cui danzava Antonio e partecipò a molte delle sue coreografie, tra cui La polvere e la spada e Iltaglio dell'istmo di Suez. Godette dì ...
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DE CARO
Maria Rosaria Costa
Quattro sorelle D., ballerine, calcarono le scene dei maggiori teatri italiani ed europei a cavallo del XIX secolo. Non sono noti luogo e data di nascita della primogenita [...] fino al carnevale del successivo, Maria tornò a Venezia per ballare al teatro S. Benedetto e alla Fenice. Nell'autunno del 1797 danzò al teatro La Pergola di Firenze in tre balletti di V. Fiocchi: Gli Sciti, Raollo Signore di Crequì e Un divertimento ...
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CANZIANI, Giuseppe
Alessandra Ascarelli
Nacque molto probabilmente a Venezia e, sebbene manchino notizie sulla sua prima attività di coreografo e ballerino, cui legò la sua celebrità, non è improbabile [...] 1770 e il 1772, ma che fino ad allora non aveva mai ricoperto ruoli di prima ballerina "seria". I due sposi continuarono a danzare in coppia, salvo una breve interruzione, in tutte le coreografie del C. fino al 1783. L'attività veneziana del C. come ...
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COLONNA, Teresa, detta la Venezianella
Alessandra Ascarelli
Nacque a Venezia nel 1734.
La data di nascita e le prime notizie biografiche che si hanno di lei si ricavano da una lettera, scritta in lingua [...] Achille in Sciro di G. Paisiello nella quale interpretava Deidamia. All'inaugurazione del teatro Petrovskij di Mosca la C., tornata alla danza, forse per un calo della voce, è l'incantatrice nel balletto L'école enchantée di L. Paradis e J. Starzer ...
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CAVALLAZZI, Malvina
Alessandra Ascarelli
Si ignorano sia la data che il luogo di nascita della C., che compì la sua formazione professionale presso la scuola di ballo del teatro alla Scala di Milano; [...] cui M. Giuri, C. Brianza, P. Legnani e la stessa A. Genée, che nella stagione 1910-11 aveva presentato in America un panorama di danze dal 1710 al 1845. La C. lasciò l'insegnamento nel 1914 e ritiratasi a vita privata, morì a Ravenna nel 1924.
Il suo ...
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MANZOTTI, Luigi
Claudia Celi
Nacque a Milano il 2 febbr. 1835 da Innocente e da Giovanna Gini. Studiò con G. Bocci, al tempo insegnante di mimica presso la scuola del teatro alla Scala, ed esordì sulle [...] I, p. 140; A. Gramola, L. M., in Gazzetta musicale di Milano, XLI (1886), 2, pp. 9 s.; G. Monaldi, Le regine della danza nel secolo XIX, Torino 1910, p. 218; E. Mazzuoli, A ritmo di mazurca vittoria del progresso, in Il ballo Excelsior (programma di ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...