Poeta tragico greco, di Atene (forse 497-406), figlio di Sofillo, del demo di Colono agoràios. Secondo la tradizione che riconnetteva la vita dei tre grandi tragici ateniesi alla battaglia di Salamina [...] che cantava il peana della vittoria. Difficile, per la cronologia, è accettare la notizia che il suo maestro di musica e danza fosse Lampro; egli stesso fu ottimo citarista e come tale lo ritrasse Polignoto. Benché non fosse per temperamento un uomo ...
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Poeta cubano (Camagüey 1902 - L'Avana 1989). Di famiglia mulatta, fu uno dei maggiori esponenti della poesia africana dell'America Latina, il più vigorosamente capace di esprimere in puri ritmi l'essenza [...] e al messaggio politico. Tra le sue raccolte: Motivos de son (1930), in cui sono notevoli l'uso di ritmi di danza (son) di origine africana e la stilizzazione della lingua popolare; Sóngoro cosongo (1931); West Indies Ltd. (1934); Sones para turistas ...
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Romanziere norvegese (Beitstad, Trøndelag settentr., 1878 - ivi 1961), venuto alla letteratura da una larga esperienza di lavoro e formatosi nell'Università popolare, sia norvegese sia danese. Autore di [...] alla crescita dell'industria. In una serie di romanzi, raccolti poi sotto il comune titolo di Dansen gjenom skuggeheimen ("La danza attraverso il regno delle ombre", 1911-24), ha colto senza settarismi gli aspetti più umani della vita, delle lotte ...
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Poeta spagnolo (n. Madrid 1948), figlio di Leopoldo. Autore di raccolte liriche fortemente sperimentali (Por el camino de Swann, 1968; Así se fundó Carnaby Street, 1970; Narciso en el acorde último de [...] poemas, 1992). Tra le raccolte successive: Poesía completa 1970-2000 (2001); Águila contra el hombre. Poemas para un suicidamiento (2001); Danza de la muerte (2004); Esquizofrénicas o La balada de la lámpara azul (2004). È anche autore di racconti. ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] 14° sec.), del duomo di Ulma (15° sec.), del duomo di Siviglia (15° sec.), della cattedrale di Amiens (16° sec.).
Letteratura
Danza unita al canto, l’insieme delle persone che l’eseguivano e la parte stessa del dramma destinata a essere cantata dal ...
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cantastorie
Margherita Zizi
Un poeta ambulante
Figura ormai scomparsa, il cantastorie era un intrattenitore ambulante che girava per le strade dei villaggi recitando o cantando composizioni poetiche [...] 'arte di divertire il pubblico con il canto, la musica, la danza, la recitazione. Diffusi a partire dal 10° secolo in Italia, sostenere la concorrenza delle varie forme specializzate di intrattenimento (danza, teatro, musica) e in seguito del cinema, ...
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Poeta slovacco (Hodruš, Banská Štiavnica, 1900 - Bratislava 1979). Nella sua lirica si alternano visioni pessimistiche (Spoved´ "Confessione", 1922; Elixir, 1934), accenti profondamente religiosi (Himny [...] continua sui rapporti fra gli uomini: Hudba domova ("La musica della casa paterna", 1965); Parižske romance ("Romanze parigine", 1969); Tvoj tanec žeravý ("La tua danza appassionata", 1976); Srdce pod Kaukazom ("Il cuore sotto il Caucaso", 1978). ...
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SZITNYAI, Zoltán
Guglielmo CAPACCHI
Romanziere ungherese, nato a Selmecbánya il 27 maggio 1893. Dopo aver studiato diritto presso l'univ. di Budapest, divenne funzionario alla prefettura di Győr. Dal [...] . Copiosissima è la sua produzione: Bolondok tornya ("La torre dei pazzi", 1928), Élni akarok ("Voglio vivere", 1929), Tánc ("Danza", 1938), A Kegyelmes Úr rokona ("Il parente di Sua Eccellenza", 1940), Ezüsthíd ("Ponte d'argento", Cleveland, s. a ...
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Romanziere svedese (Nörrkoping 1899 - Verveln, Östergötland, 1974). Scrittore prolifico, di grande successo, si impegnò sin dagli esordî, con abilità tecnica, concisione ed eleganza di stile, a presentare [...] in Bekänna färg ("Scopri le carte", 1947), mentre la vena satirica riprende il sopravvento in Dockan dansar klokkan slar ("La bambola danza, l'orologio suona", 1955) e Djur i bur ("Animali in gabbia", 1959). Fra le ultime opere ricordiamo il libro di ...
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CARRARA SPINELLI, Chiara (Clara)
Felice Del Beccaro
Nata a Bergamo il 13 marzo 1814 dal conte Giambattista e da Ottavia Gambara, dalla madre, di carattere ardente e irrequieto, fu affidata al collegio [...] di madame Garnier, frequentato dalle figlie degli aristocratici.
Vi si insegnava religione, lingua e conversazione francese, musica, danza, e soprattutto belle maniere per ben figurare in società. Ma l'insegnamento del padre, letterato, sempre ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...