BALTAZARINI (Baldassarino, Baltagerini, Baltasarrini), Baldassarre, detto di Belgioioso (Balthasard, Balthazar, Balthasarin, de Beaujoyeulx, Beau Joyeux)
Sisto Sallucci
È dubbio se sia nato in Lombardia, [...] delle dame ai signori della corte, dopo quello della regina al consorte. Driadi e ninfe invitano i principi al grand bal e alle danze di chiusura. Quando i sovrani si ritirano, sono le tre e mezza del mattino e nessuno s'è annoiato. La musica della ...
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Mineo, Sal (propr. Salvatore Jr)
Francesco Zippel
Attore cinematografico e cantante statunitense, nato a New York il 10 gennaio 1939 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1976. Attore dal talento finissimo, [...] quella giunta per il film di Ray.
Figlio di un costruttore di bare di origine siciliana, M. iniziò a studiare recitazione e danza all'età di nove anni e nel 1950 la produttrice di Broadway Cheryl Crawford lo ingaggiò per una piccola parte in The rose ...
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Compositore giapponese (Tokyo 1936 - ivi 2003). Compì gli studi musicali in patria, dove imparò anche a suonare strumenti tradizionali giapponesi, e dal 1958 al 1961 a Berlino con B. Blacher. Rientrato [...] Kaguya Hime ("La principessa Kaguya", 1985); Suien densetsu ("La leggenda di Suien" 1990, per strumenti tradizionali, recitazione e danza); Strange tales (1991). Il primo lavoro dedicato al teatro musicale fu l'opera da camera Tojirareta Fune ("La ...
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CELONIATI
Maria B. Lopriore
Famiglia di strumentisti piemontesi, compositori e liutai, che operarono a Torino fra la prima e la seconda metà del sec. XVIII e per alcuni dei quali non si conoscono né [...] 1773, anche in quelli della cappella reale. Nel 1773, alla morte del padre, assunse l'incarico di violinista e assistente alle lezioni di danza a corte con 100 lire annue, ma nel 1774, dopo solo un anno di attività, morì ed il suo incarico passò ad ...
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GREGORI, Giovanni Lorenzo
Maria Paola Scaccetti
Nato a Lucca nel 1663, fu definito da un contemporaneo "maestro di cappella amenissimo, bravo sonatore di violino e poeta non dispregevole" (Zanetti). [...] nel 1698 dal fratello Bartolomeo, editore musicale, tali arie appaiono come un incrocio tra i vari tipi di ritmi per danza di provenienza francese e italiana. La maggior parte di esse sono per soprano e continuo, alcune anche per contralto. Assai ...
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CARACCIOLO, Luigi
Alessandra Ascarelli
Nacque ad Andria in provincia di Bari da Enrico e Angelica di Giorgio; la data della sua nascita trova discordi il Garollo e lo Schmidl, che la fissano al 10 ag. [...] più bel, mentre quella che ebbe un successo tale da eguagliare la popolarità delle più famose liriche del Tosti fu la Danza delle memorie. Tuttavia il C. non ebbe la fortuna del compositore abruzzese, forse anche perché una morte prematura venne a ...
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Termine derivante dall’ebraico kley zemer («strumento musicale»), introdotto negli anni 1930 per indicare i musicisti di origine ebraica; ha poi esteso il suo significato al genere musicale tradizionale [...] , si è diffuso anche in Europa.
La musica k., caratterizzata da una commistione di generi e destinata ad accompagnare la danza e all’ascolto, fa uso di modalità specifiche prevalentemente della sfera minore e di schemi ritmici spesso irregolari. L ...
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Ritmo
Serena Facci
Il termine ritmo (derivato del greco ῥυθμός, affine a ῥέω, "scorrere") indica il succedersi ordinato nel tempo di un fenomeno e la frequenza con cui le varie fasi del fenomeno si [...] tracce fin nel Paleolitico nonché nella cosmogonia di varie religioni (Paczynski 1988). Forma massimamente codificata di tale correlazione è la danza, che, in diversi contesti culturali, fa tutt'uno con la musica stessa. In Africa, dove i casi in cui ...
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BONONCINI (Buononcini), Giovanni Maria (Gianmaria)
Carlo Frajese
Nacque a Montecorone (Modena) da Lucio e da Lucia (il cognome da nubile è sconosciuto) il 22 (0 23) sett. 1642: fu battezzato, infatti, [...] . 13).
Nelle sonate da camera il B. diede alla musica da danza (necessaria per le esigenze della corte estense) una nuova dimensione, secondo dell'ascoltatore. Oltre all'introduzione di nuove forme di danza (la giga e la gavotta, nell'Opera terza), ...
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Grable, Betty (propr. Elizabeth Ruth)
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica, cantante e ballerina statunitense, nata a Saint Louis (Missouri) il 18 dicembre 1916 e morta a Santa Monica (California) [...] fulgore.
Sotto l'egida della madre, determinata a trasformarla in una star, la G. cominciò a frequentare una scuola di danza a soli tre anni. A tredici, sempre con la complicità materna, affrontò il primo provino cinematografico a Hollywood, mentendo ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...