Forma di teatro-danza indiana, originaria (17° sec.) dello Stato merid. del Kerala. È una combinazione di canto, recitazione, mimo, danza, musica e attinge, per i soggetti, ai grandi cicli epici indiani [...] (Ramayana e Mahabharata). Il k. è interpretato soltanto da uomini; grande importanza è attribuita al trucco e ai costumi, molto complessi e connotati da un profondo significato simbolico ...
Leggi Tutto
Genere di spettacolo misto di musica, danza e prosa, legato da un sottile filo conduttore che offre il pretesto per una serie di quadri o scenette, d’intonazione comica o ironica, ispirati all’attualità.
La [...] parola revue (da cui l’italiano rivista) compare per la prima volta nel 1728 in un lavoro di P.F. Biancolelli e G.A. Romagnesi; già agli inizi del 18° sec. si rappresentavano a Parigi nelle baracche delle ...
Leggi Tutto
nō Genere teatrale giapponese che combina elementi drammatici, canto e danza, nato verso la fine del 14° sec. dalla fusione di precedenti forme di spettacolo. Un ruolo fondamentale nella sua evoluzione [...] spettacolo riservato alle classi colte e aristocratiche. Elementi costitutivi sono, oltre al testo (yōkyoku), la declamazione (utai), la danza (mai), l’accompagnamento dell’orchestra (hayashi), composta da flauto e tamburi, e il coro (jiutai), che in ...
Leggi Tutto
zarzuela Operetta spagnola, seria o giocosa, di musica, prosa e danza, di argomento e ambiente locale. I primi esempi di z. risalgono alla prima metà del Seicento, benché il genere si riallacci a precedenti [...] tipologie di teatro musicale spagnolo. Il genere giunse alla sua maturità solo nel 19° sec. quando divenne espressione spagnola dell’operetta europea. Uno degli esempi più celebri e significativi è La ...
Leggi Tutto
satura Forma drammatica latina, la cui origine, secondo Livio, risalirebbe alla danza con accompagnamento di tibie dei ludiones chiamati dall’Etruria per la celebrazione dei ludi romani del 364 a.C.; a [...] avrebbero in seguito aggiunto parole scherzose in rozzi versi sul tipo dei fescennini, creando un genere misto di canto, suono e danza, detto satura, e posto in relazione, forse già da Varrone, con satur «pieno, ricolmo» e con lanx satura, il piatto ...
Leggi Tutto
Mimo e regista cecoslovacco (Praga 1931 - ivi 1991). Iniziò gli studî di danza al Conservatorio di Praga, dove fondò nel 1958 il Divadlo na zábradlí ("Teatro sulla ringhiera") di carattere sperimentale, [...] una compagnia di mimi influenzata dall'arte di M. Marceau. Coreografo e interprete dei proprî spettacoli, nella classica maschera bianca di Pierrot, ha fatto rivivere, tra romanticismo e umorismo, con ...
Leggi Tutto
Ballerino, coreografo e regista statunitense (New York 1918 - ivi 1998). Di formazione eclettica (oltre alla danza studiò musica e recitazione), è considerato uno dei maggiori coreografi del Novecento. [...] Attore di musical (1938-40), poi ballerino solista all'American ballet theatre (1941-44), esordì come coreografo nel 1944 in Francy Free (mus. di L. Bernstein), balletto divenuto nello stesso anno un musical ...
Leggi Tutto
(o mask) Tipo di azione scenica in voga nelle corti inglesi tra Cinque e Seicento, costituita da canto, danza, scenografia e recitazione. D’argomento mitologico e vicino al ballet de cour francese e all’intermedio [...] italiano, il m. fu coltivato da M. Locke, J. Blow e T.-A. Arne. Tra gli autori: B. Jonson per azioni sceniche e versi, e I. Jones per scenografie ...
Leggi Tutto
Spettacolo
Marco Mele
Il settore dello s. dal vivo, in Italia, è largamente dipendente dal finanziamento pubblico. Musica, lirica, teatro, danza e spettacoli circensi hanno avuto introiti complessivi [...] Quanto alla ripartizione dei fondi del FUS, il teatro e la danza - che dal 1997 ha acquisito dignità autonoma rispetto alle altre dalle sovvenzioni pubbliche, con la sola eccezione della danza nella seconda metà degli anni Novanta, unico caso ...
Leggi Tutto
Una delle principali forme drammatiche giapponesi, sorta all’inizio del 17° secolo. Erede di molti generi di spettacoli popolari basati su danza, recitazione e canto, secondo la tradizione ha avuto origine [...] dalle rappresentazioni elaborate da una danzatrice, Okuni, ed eseguite con altre compagne sul greto del fiume Kamo a Kyōto nel 1603. L’iniziativa ebbe un immediato successo, ma ben presto il governo proibì ...
Leggi Tutto
danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...