Famiglia di pittori e incisori fiamminghi: Pieter il Vecchio (n. tra il 1526 e il 1531 probabilmente a Breda - m. Bruxelles 1569), scolaro in Anversa di P. Coeck, poi di H. Cock, intraprese nel 1553 un [...] , reso in modo nuovo per mezzo dell'atmosfera e della gradazione della luce. Invece il Banchetto di nozze, la Kermesse, la Danza dei contadini (Vienna) sono improntati a un realismo che cerca di cogliere e approfondire il caratteristico con acuta e ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La pittura parietale
Laura Buccino
La pittura parietale
I rinvenimenti archeologici in Magna Grecia hanno portato alla luce resti consistenti di pittura [...] dipinta una teoria di 27 donne in atto di compiere una danza funebre in cerchio intorno al morto, che era deposto al suonano la lira. La raffigurazione è caratterizzata dal ritmo della danza e dalla sapiente ed esuberante policromia delle vesti e dei ...
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Della Robbia, Luca
Manuela Gianandrea
L'artista della terracotta nella Firenze del Quattrocento
Contemporaneo di grandi scultori del Rinascimento, fiorentino come Donatello e Ghiberti, Luca Della Robbia [...] , con coppie di colonnine distaccate dal fondo, uno spazio reale, una specie di galleria, in cui una sfrenata danza di putti scolpiti si sviluppa in maniera continua; al contrario, Della Robbia inserisce, entro dieci formelle nettamente separate tra ...
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MUSE (Μοῦσαι, Musae)
M. Wegner
Le M. sono in origine divine cantatrici. Omero (Il., i, 603 ss.) descrive com'esse cantino durante il banchetto degli dèi dell'Olimpo, mentre Apollo le accompagna col suono [...] comica; la M. del canto cerimoniale quella con la grande cetra; la M. del canto conviviale, quella con la lyra; la M. della danza e dei cori tragici quella con il doppio aulòs; e ancora la M. dell'astronomia quella con il globo del cielo. La M. che ...
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BANCHETTO
P. Mane
Il b., pasto solenne al quale partecipano numerosi convitati, svolse un ruolo importante nella vita medievale. Come tema iconografico è stato trattato durante tutto il Medioevo, in [...] nei libri liturgici.Anche nel Nuovo Testamento ricorre un gran numero di episodi relativi a banchetti. Il festino di Erode, con la danza di Salomè (Mc. 6,21-22), è tra i temi iconografici più diffusi nel Medioevo (Busch-Salmen, 1982), ma non meno ...
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ARCHILOCO (᾿Αρχίλοχος)
G. Sena Chiesa
Poeta giambico greco. Nato a Paro, fiori nella I metà del VII sec. a. C. È considerato il fondatore della lirica greca.
Di A. non conosciamo alcuna statua o testa [...] , la cetra nella sinistra, il rotulo nella destra.
Un curioso richiamo ad A. appare su di una delle tazze augustee con danze di scheletri da Boscoreale: lo scheletro contrassegnato dal nome di A. suona la lyra mentre lo scheletro denominato Menandro ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] leggendari; liriche; epigrammi mordaci che ragazze e giovanotti si scambiano durante un caratteristico ballo in tondo (hora). La danza è di solito accompagnata dal canto: in alcune zone si usa il flauto, più raramente cornamuse e zampogne.
Manufatti ...
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Pittore norvegese (n. Loten 1863 - m. presso Oslo 1944). Nipote dello storico P. A. Munch, è considerato tra i maggiori interpreti della stagione simbolista degli anni Ottanta e Novanta dell'Ottocento, [...] 1894; La donna in tre fasi della vita, 1895 circa; La danza della vita, 1899-1900 (Oslo, Nasjonalgalleriet), in cui ricompare la metafora medievale della vita come danza e i grandi temi ossessivi della solitudine e della morte ...
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Pittore e incisore (Leida 1494 - ivi 1533). Fu tra i maggiori incisori del Rinascimento; opere quali la Lattaia, l'Ecce Homo (1510) risentirono dei modi di A. Dürer, cui si ispirò la sua produzione migliore. [...] -13 che, nell'affollamento delle composizioni e nell'arricchimento dei fondali architettonici, risentono dell'influenza düreriana. Se nella Danza di Maria Maddalena (1519) L. ricercò l'armonia tra le figure e l'ambiente, nelle ultime opere manifestò ...
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SKOPAS (Σκόπας, Scopas)
M. Zuffa
2°. - Scultore greco, nato probabilmente a Paro e operante forse negli ultimi decennî del II sec. a. C.
A fondamento della sua identificazione sta la base menzionata [...] che precedono e perciò scopas non sarebbe il nome di un artista, ma di un soggetto rappresentato (satiri danzanti la danza detta skopòs), oppure può essere corruzione di utrosque, utraque o simili, oppure dopo scopas si può pensare sia caduto il ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...