Scultore svizzero di origine romena (Galaţi 1930 - Vienna 2024). Emigrato a Zurigo nel 1942, presso uno zio dal quale prese il nome, ha studiato danza ed è stato primo ballerino dell'Opera di Berna (1954-57); [...] si è poi dedicato alla scenografia e si è interessato di poesia concreta, curando la pubblicazione del periodico Matérial (1955-61). Stabilitosi a Parigi dal 1959, ha creato multipli cinetici (MAT: Multiplication, ...
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Poetessa statunitense (Ilford 1923 - Seattle 1997). Crebbe in un ambiente familiare colto e cosmopolita, che ne favorì l'eclettica educazione alla letteratura e alla danza; visse l'esperienza della guerra [...] come infermiera a Londra. Dopo aver pubblicato il primo volume di versi (The double image, 1946), nel 1948 lasciò l'Inghilterra per stabilirsi negli USA, dove insegnò letteratura in varie università. Il ...
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Nome d'arte della danzatrice e coreografa Evgenija Fëdorovna Borisenko (Kerč´ 1902 - Roma 1970); compiuti gli studî classici e quelli musicali, passò a Ginevra a studiare medicina. Venuta in Italia, si [...] dedicò solo alla danza, esibendosi al Teatro degli Indipendenti di Roma; diresse poi la scuola di ballo della Scala (1932-34), a Roma la sua scuola di danza, da cui poi doveva derivare l'Accademia nazionale di danza, da lei diretta fino alla morte ...
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Poeta e giurista (Tisbury, Wiltshire, 1569 - Londra 1626). Occupò varie cariche pubbliche. La sua Orchestra (1596) è un bizzarro poema sull'antichità e universalità della danza. Ispirazione più matura, [...] temperata di raziocinio, è in Nosce te ipsum (1599), sull'immortalità dell'anima ...
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Ballerino e coreografo (Napoli 1795 - Cernobbio 1878). Come danzatore esordì giovanissimo a Marsiglia e fu poi a Londra e a Milano. Dal 1837 fu direttore dell'accademia di danza del teatro alla Scala di [...] ballerini e coreografi italiani. Come coreografo compose circa 90 balli. Fu autore di numerose opere di storia e teoria della danza, fra cui particolarmente notevoli Traité élémentaire, théorique et pratique de l'art de la danse (1820), The code of ...
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Ballerino e coreografo francese (Marsiglia 1927 - Losanna 2007). L'importanza di B. non risiede solo nella sua polivalente produzione coreografica, ma anche nell'aver portato verso la danza un nuovo, vasto [...] B. ha inoltre lavorato per la televisione, il cinema, l'opera e il teatro.
Vita
Figlio del filosofo G. Berger, ha studiato danza all'Opéra di Marsiglia. Nel 1953 creò Les Ballets de l'Étoile, con cui rappresentò la Symphonie pour un homme seul (1955 ...
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Danzatore e coreografo (Reichenberg, Boemia, 1902 - Gümligen, Berna, 1968). Allievo di Mary Wigman, svolse la sua attività sia in compagnie di balletti, sia come solista, creando un personale tipo di danza, [...] ricco di suggestioni tragiche, allegoriche, comiche, grottesche. Fu anche insegnante di danza in Europa e in America. ...
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Pseudonimo della danzatrice e avventuriera Maria Dolores Gilbert (Limerick 1818 - Asteria, New York, 1861). Figlia di un ufficiale scozzese e di una creola, studiò a Siviglia danza spagnola, genere in [...] cui si esibì fino al 1851 negli intervalli delle sue tumultuose storie d'amore. Nel 1847 divenne la favorita di Luigi I di Baviera, determinandone l'impopolarità e l'abdicazione. Cacciata dalla Baviera, ...
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Nome d'arte del danzatore e coreografo Antonio Ruiz Soler (Siviglia 1922 - Madrid 1996). Agli inizî della carriera si dedicò al teatro di varietà, che poi abbandonò (1944), per dedicarsi con grande successo [...] classica. Profondo conoscitore della danza spagnola, tentò una sintesi di questa con la danza accademica. Tra le sue coreografie: i balletti El amor brujo ed El sombrero de tres picos di M. de Falla, dei quali nel 1964 fu anche principale interprete ...
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CERRITO, Fanny (Francesca)
Alessandra Ascarelli
Nacque l'11 maggio 1817 a Napoli. Il padre Raffaele, secondo luogotenente di un reggimento di fanteria e veterano delle campagne napoleoniche, e la madre [...] dove partecipò a due nuovi balli di S. Taglioni: L'ombra di Tsen-Ven, rappresentata il 30 maggio, in cui si esibì in una "danza delle ombre", e Bianca di Messina (24 luglio), in cui apparve in un "pas de cinq". La sua crescente fama le aprì le porte ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...