CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] direzione di Edoardo Mascheroni e accolta con un successo che si accrebbe durante le rappresentazioni successive.
Piacque soprattutto la danza delle Ondine, certo la pagina migliore dell'opera e certo una delle più celebri del C., dall'orchestrazione ...
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FAZZINI, Pericle
Valerio Rivosecchi
Nacque a Grottammare (Ascoli Piceno) il 4 maggio 1913 da Vittorio e Maria Alessandrini. Giovanissimo, iniziò a lavorare nella falegname-: ria di famiglia, accanto [...] di successi culminò nel 1935 con la partecipazione alla II Quadriennale d'arte nazionale a Roma; i due altorilievi Danza (legno; Fondazione Giorgio Ronchi, Capri, villa Malaparte) e Tempesta (peperino; propr. Fazzini; ill. in Masi, 1992, II, p. 63 ...
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PACIFICO da Cerano
Giancarlo Andenna
PACIFICO da Cerano (o da Novara). – Nacque, probabilmente nel 1424, a Cerano, un borgo del territorio novarese.
Non si conosce il suo nome di battesimo, ma solo [...] : dizionario enciclopedico, a cura di C. Leonardi, Milano 1998, III, ad vocem; A. Arcangeli, Davide o Salomè? Il dibattito europeo sulla danza nella prima età moderna, Roma 2000, pp. 92, 95, 222, 234; L. Pisanu, I frati minori di Sardegna dal 1218 al ...
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MARCHISIO, Andrea
Francesca Lombardi
Nacque a Torino il 15 maggio 1850 da Antonio e da Caterina Ferri. Nel 1864 iniziò a frequentare l'Accademia Albertina, dove studiò con E. Gamba e A. Gastaldi, conseguendo, [...] di tele, oggi scomparse, raffiguranti soggetti in sintonia con la destinazione del luogo, quali le due grandi opere L'inizio della danza e La danza continua, battute all'asta a New York nel 2001 da Sotheby (ripr. in Garofalo).
A Torino, fra il 1904 e ...
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PIERVITTORI, Mariano
Francesco Santaniello
– Nacque a Tolentino il 16 dicembre 1818 da Vincenzo, maniscalco, e da Anna Belforti. Nel 1822 si stabilì con la famiglia a Foligno, dove, tra la fine degli [...] (La Fama addita agli illustri perugini il tempio di Minerva), della bocca d’opera e dell’atrio (Suonatrici d’arpa; Danza delle Muse) del teatro dell’Accademia del Verzaro (attuale teatro Francesco Morlacchi) di Perugia, per il quale dipinse anche il ...
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COLOMBI, Giuseppe
Bianca Maria Antolini
Nacque con ogni probabilità a Modena (nella dedica a Francesco II d'Este della sua Opera seconda afferma di essere nato "riverentissimo suddito" del duca) nel [...] contrastante. Fanno eccezione le sonate da camera dell'Op. V, che sono tutte costituite da un adagio introduttivo e da tre danze. Le danze occupano un posto molto importante nell'opera del C.: le più frequenti sono la corrente (che il C. scriveva in ...
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FONSI, Francesco
Franco Pignatti
Disponiamo solo di pochi lacerti biografici su questo letterato attivo a Siena nella prima metà del sec. XVI, autore di commedie ed egloghe pastorali. Dai frontespizi [...] pastorale Appetito vario, le commedie in moresca (cioè rappresentazioni che prevedevano brani musicati e cantati eseguiti in forma di danza figurata) Lincia e Metà di Venere (1521); l'egloga pastorale Candia (1524). Sempre a Siena, tra il 1531 e ...
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BELTRAME, Achille
Alberto Lorenzi
Nato ad Arzignano (Vicenza) il 19 marzo 1871, iniziò lo studio del disegno a Vicenza, ma si trasferì ben presto a Milano, dove seguì all'Accademia di Belle Arti le [...] e di Michele Bernocchi, presso le cui famiglie tuttora si trovano. Nel palazzo Bernocchi lavorò anche ad una pittura murale: La danza delle ore; e ad un'altra pittura murale, Aurora, attese nella villa Bernocchi di Stresa. Sempre a Stresa affrescò un ...
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LEO, Leonardo de (di)
Luisa Cosi
Nacque a San Vito degli Schiavi (l'odierna San Vito dei Normanni, nel Brindisino) il 5 ag. 1694, secondogenito di Corrado e di Rosabetta (Elisabetta) Pinto. Rimasto orfano [...] 14: Si fa soave). Il L. non rinuncia, per altro verso, a rituali imprestiti popolareggianti (canzoni a dispetto, ritmi di danza, tamburelli e colascioni in scena, come nel duetto dialettale di Mosca e Vastarella, III, 15: Io vorria) e a deformazioni ...
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BOTTA, Bergonzio
Roberto Zapperi
Nobile pavese, nacque verso il 1454 da Giovanni. Con l'aiuto del fratello Giacomo, che fu per lungo tempo ambasciatore sforzesco presso la corte di Roma, il B. dovette [...] intermezzi ad un'idea unitaria" (Tani), dando così origine a una vera e propria azione coreografica. Per alcuni storici della danza, infatti, il 1489 si può considerare la data di nascita del balletto: "Enfin... l'Italie moderne vit naître B. Botta ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...