Spettacolo
Marco Mele
Il settore dello s. dal vivo, in Italia, è largamente dipendente dal finanziamento pubblico. Musica, lirica, teatro, danza e spettacoli circensi hanno avuto introiti complessivi [...] Quanto alla ripartizione dei fondi del FUS, il teatro e la danza - che dal 1997 ha acquisito dignità autonoma rispetto alle altre dalle sovvenzioni pubbliche, con la sola eccezione della danza nella seconda metà degli anni Novanta, unico caso ...
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CORALLI (C. Peracini), Jean
Alessandra Ascarelli
Nato a Parigi il 15 genn. 1779 da genitori di origine bolognese, studiò danza in una scuola di ballo collegata con l'Opéra di Parigi ed in questo teatro [...] stesso anno. Nel 1813 e nel 1820 partecipò come ballerino ad alcuni spettacoli dati alla Fenice di Venezia e nel 1817 danzò al S. Carlos di Lisbona dove tornò come coreografo per riproporre ancora in una nuova edizione Paulo e Rozinha con musiche ...
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CAROSO, Fabrizio
Alessandra Ascarelli
I dati biografici, desunti per lo più da notizie contenute in edizioni di sue opere, sono frammentari e lacunosi. Noto come scrittore, compositore di musica, coreografo [...] , Paris 1955, pp. 64, 68, 128, 134; G. Tani, in Enc. d. Spett., III, Roma 1956, coll. 89-92; C. Sachs, Storia della danza, Milano 1966, pp. 308, 401; J. Suttos, in Die Musik in Gesch. und Gegenwart, Supplement, XV, coll. 1331 s.; F. J. Fétis, Biogr ...
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Ballerino e mimo (n. Firenze 1782); esordì (1796) come secondo ballerino, quindi primo ballerino sulle principali scene italiane, poi, lasciata la danza, dal 1814 primo mimo; infine (1833-63) maestro di [...] mimica nella scuola di ballo della Scala ...
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Una delle principali forme drammatiche giapponesi, sorta all’inizio del 17° secolo. Erede di molti generi di spettacoli popolari basati su danza, recitazione e canto, secondo la tradizione ha avuto origine [...] dalle rappresentazioni elaborate da una danzatrice, Okuni, ed eseguite con altre compagne sul greto del fiume Kamo a Kyōto nel 1603. L’iniziativa ebbe un immediato successo, ma ben presto il governo proibì ...
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Danzatrice statunitense (San Francisco, California, 1878 - Nizza 1927). Elaborò uno stile personale basato sulla piena libertà dell'espressione corporea. Sostenitrice della preparazione ginnica del corpo [...] l'armonia del corpo e del movimento. Si stabilì quindi a Londra con la famiglia e nel 1900 si recò a Parigi ove danzò in serate private su brani di musica classica. A piedi nudi, vestita di una semplice tunichetta di tipo greco, si atteggiava in ...
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Stile musicale di tradizione cubano-portoricana, in uso a partire dagli anni 1950.
Il termine viene anche utilizzato per designare un tipo di danza popolare nei Caraibi, nata dalla fusione dei ritmi latino-americani [...] con il rock ...
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MILLOSS, Aurel
Gino TANI
Coreografo e danzatore, nato a Újozora (Ungheria) il 12 maggio 1906; compiuti gli studî classici, si dedicò alla danza rivelandosi nel 1928. Assunto dalla Staatoper di Berlino [...] fu quindi, dal 1934 al 1937, all'Opera di Budapest: si stabilì in seguito in Italia, scritturato come primo ballerino e coreografo prima al Teatro dell'Opera di Roma e poi, dal 1945 al 1947, alla Scala ...
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Nacque a Verolengo (Torino) il 19 ott. 1859, da Giuseppe, generale, e da Maria Ghiglione. Iniziò a studiare danza in giovanissima età con risultati eccellenti e tali da portarla a ricoprire, appena quindicenne, [...] del 1882, in cui essa sostenne la parte di Blaniforte. Durante le vacanze accordatele dalla direzione del teatro viennese, la C. danzò al teatro Nazionale di Praga nel luglio del 1889 e nel gennaio 1890. Nel 1892, allo scadere del suo contratto con l ...
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Ballerino e coreografo francese (n. Parigi 1938 - m. 2019). Dopo il suo esordio a Londra nel 1956, ha insegnato in varie Accademie di danza, tra cui quella di Roma. Ha curato la coreografia dei balletti [...] Vision aquatique, Saint Georges et le dragon, Recueil, nei quali si rivela, accanto all'impronta di uno stile personalissimo, l'influenza del suo maestro K. Jooss ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...