Ballerino e coreografo (Copenaghen 1805 - ivi 1879); figlio del francese Antoine (maestro di ballo al teatro dell'Opera di Copenaghen). Allievo di P. Gardel e A. Vestris, esordì all'Opéra di Parigi nel [...] 1826; fu a Napoli, Vienna, Stoccolma, e a Copenaghen maestro della scuola di danza, dal 1839 direttore di ballo e poi direttore di scena al teatro dell'Opera. Compose 42 coreografie, per molte di esse ispirandosi a una visione romantica dell'Italia. ...
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Ciascuno dei movimenti ritmici e alterni degli arti mediante i quali, nella deambulazione, si compie la traslazione del corpo in avanti (o indietro) sia nell’uomo sia negli animali.
La distanza (ca. 70 [...] costante, in senso proprio e figurato, tra due elementi successivi di una successione qualunque.
Danza
Ciascuno dei movimenti dei piedi nel ballo; nella danza classica (o danza accademica), si ha un p. quando in un movimento à terre (cioè quando ...
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Regista, coreografa, cantante e compositrice statunitense (n. Lima 1943). Dopo avere studiato coreografia a Bronxville (New York) con B. Shoenberg, ha svolto una multiforme attività nell'ambito del teatro [...] d'avanguardia, perseguendo una totalità espressiva in grado di spaziare dalle arti visive alla musica. Combinando la danza con il canto e con il teatro ha proposto una sorta di opera, inizialmente concettuale e sciolta da ogni struttura, poi più ...
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Danzatrice (n. 1707 - m. Parigi 1756); esordì all'Opéra di Parigi nel 1727. Dopo una brillante carriera, divisa fra l'Opéra e il teatro di John Rich a Londra, si ritirò dalle scene nel 1740. Ebbe stile [...] semplice, armonioso, contenuto, con grande varietà d'espressione. Rinnovò l'arte della danza abolendo maschera e guardinfante allora in uso, e propugnando la superiorità dell'efficacia espressiva sullo sterile virtuosismo. ...
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GALZERANI, Giovanni
Roberto Staccioli
Nacque a Porto Longone, l'attuale Porto Azzurro, nell'isola d'Elba, intorno al 1788-89.
Di famiglia benestante e di distinta posizione sociale, poté intraprendere [...] . 1852; 3 ott. 1852; L'Omnibus, 6 giugno 1835; F. Regli, Diz. biografico…, Torino 1860, pp. 221-223; G. Monaldi, Le regine della danza nel secolo XIX, Torino 1910, pp. 71 ss.; L. Rossi, Il ballo alla Scala, Milano 1972, pp. 45 s., 73, 83 s.; C. Gatti ...
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(Spoleto Festival) Rassegna culturale di risonanza mondiale istituita nel 1958 nella città di Spoleto per volontà del compositore G. Menotti, con lo scopo di creare uno strumento di incontro e scambio [...] tra la cultura europea e quella americana, valorizzandone le espressioni artistiche in settori quali la musica, la danza, il teatro e altre arti dello spettacolo. Organizzata dall’omonima fondazione e dal 2008 sotto la direzione artistica di G. ...
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Ballerino, coreografo e compositore italiano (Milano 1809 - ivi 1895); allievo della scuola di ballo della Scala, esordì al teatro della Canobbiana e fu poi a Parigi discepolo di A.-A. Vestris. Come primo [...] ballerino assoluto fu sulle scene dei principali teatri italiani, a Vienna e a Lisbona. Lasciò poi la danza per la coreografia; emulo di A. Cortesi, fu tra i più celebrati coreografi della metà del sec. 19º; compose 35 coreografie, su musiche sue, ...
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VASIL'EV, Vladimir
Renée Mandl
Ballerino e coreografo, nato a Mosca il 18 aprile 1940. Studiò presso la scuola del Bol'šoj, della cui compagnia divenne in seguito uno dei massimi esponenti, partner [...] prima della Ulanova, poi della moglie, E. Maximova. Riuscì a modificare il concetto di virtuosismo nella danza maschile dell'Unione Sovietica. Infatti le sue interpretazioni non sono mai basate sul puro fatto virtuosistico e formale, ma vissute e ...
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Strumento musicale di origine popolare, equivalente alla cornamusa, costituito da un otre di cuoio o di seta cui è applicata una canna a sei fori e da uno a tre zufoli, questi ultimi per l’accompagnamento [...] (a bordone). Sotto il nome di bagpipe è usato nelle musiche militari scozzesi.
Componimento musicale e danza di natura pastorale, ispirato alle musiche di cornamusa e composto, a somiglianza di quelle, a due voci su un pedale (bordone) semplice o ...
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JOOSS, Kurt
Gino TANI
Coreografo e danzatore, nato a Wasseralfingen (Württemberg) il 12 gennaio 1901. Allievo e ammiratore di R. von Laban fondò a Essen (1928) il Folkwang-Tanztheater-Studio, base delle [...] sue esperienze orchestiche. Nel 1932 vinse un concorso internazionale di coreografia con Il Tavolo verde. È una moderna danza macabra, cupa satira delle conferenze diplomatiche, dominate dalla Morte. Nel 1933 costituì i "Balletti Jooss": la più ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...