(o czarda; ungh. csárdás) Danza popolare ungherese, nella quale una lenta introduzione (detta lassú) prelude a un allegro (friss; talvolta diviso in due pezzi, l’ultimo anche più rapido) in ritmo pari, [...] di carattere energico e animato. Nel 19° sec. i ritmi di c. entrarono a far parte del repertorio della musica colta (si pensi alla seconda delle Rapsodie ungheresi di F. Liszt) ...
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pòlka Danza di origine boema diffusasi nel resto d'Europa nella seconda metà del 19° sec., di ritmo binario, movimento vivace, carattere gaio e popolaresco. Celebri brani di p. si trovano nei lavori di [...] B. Smetana, A. Dvořák e L. Janáček. La p. brillante di società ha avuto moltissimi esempi presso J. Offenbach, gli Strauss e altri compositori di musica da ballo ...
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Figura di danza (dal fr. pirouette) nella quale il ballerino gira su sé stesso, con il piede di terra rialzato sulla mezza punta o in punta e l’altra gamba ripiegata all’altezza del ginocchio della gamba [...] d’appoggio, oppure sollevata di fianco (à-la-seconde), indietro (in arabesque, se tesa, in attitude, se ripiegata) o in avanti ...
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malagueña Danza popolare spagnola in ritmo ternario (forse originaria di Malaga), che si esegue su melodie cantate con accompagnamento strumentale. Simile al fandango, dal quale si differenzia per alcuni [...] dettagli armonici e strumentali, si svolge attraverso una libera improvvisazione su uno schema armonico elementare. Ne fornirono esempi in ambito colto I. Albéniz e M. Ravel ...
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siciliana Antica danza di andamento moderato con misure di 6/8 o 12/8, caratterizzata da una figura ritmica in cui il primo tempo di 3 note è suddiviso da una croma puntata, seguita da una semicroma e [...] da un’altra croma; fu spesso usata come movimento lento nelle suites e sonate barocche ...
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(o mazurca) Danza nazionale polacca, originaria della regione della Masovia. Di ritmo ternario (misura 3/4), è formata da 2 o 4 parti di 8 misure, che vengono ripetute. Il movimento, più lento di quello [...] del valzer, è caratterizzato da un accento forte sul secondo o sul terzo tempo di ogni battuta. Si diffuse largamente in tutta Europa nel 18° e 19° secolo. Celebri le m. composte da F.F. Chopin e da S. ...
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Ballerina e insegnante di danza (Milano 1875 - ivi 1968). Allieva della scuola di ballo della Scala di Milano, si perfezionò poi con R. Mauri all'Opéra di Parigi, ove svolse gran parte della sua carriera. [...] Nel 1901 apparve al teatro Marijnski di Pietroburgo ove fu ammirata per la tecnica brillante e la vivacità mimica. Nel 1920 fu nominata insegnante aggiunta alla scuola dell'Opéra a fianco della Mauri, ...
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Ballerina e insegnante di danza italiana (n. Roma 1940). Dopo aver studiato alla Scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma con T. Battaggi, si è perfezionata all'estero, divenendo ben presto prima [...] ballerina ed étoile al teatro alla Scala di Milano. Diplomata all'Accademia d'arte drammatica, ha danzato tutto il repertorio del balletto classico e romantico, affrontando anche nuovi ruoli creati per lei da coreografi come R. Petit, Léonide e Lorca ...
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Ballerino e insegnante di danza (Pietroburgo 1844 - Vamaloki, Finlandia, 1917). Studiò alla Scuola imperiale di ballo di Pietroburgo con Ch. Johansson e M. Petipa, divenendo ben presto il più importante [...] danzatore russo del suo tempo. La sua carriera di ballerino fu molto lunga e ancora in tarda età si esibì in ruoli mimici. Vasto il suo repertorio, da La bella addormentata (1890) a Raymonda (1898). La ...
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tango Danza di origine argentina, ma con radici probabilmente cubane. Si diffuse nelle sale da ballo americane ed europee a partire dai primi anni del 20° sec. ed ebbe il suo apogeo negli anni 1920. Il [...] ritmo è binario (2/4) ad andamento lento, ma esistono varianti come la milonga (primo quarto a sincope interna, movimento più mosso, battuta 4/8). Dopo aver ispirato compositori come I. Stravinskij e P. ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...