PARADISI (Paradies), Pier Domenico
Federica Rovelli
PARADISI (Paradies), Pier Domenico. – Compositore e clavicembalista, nacque intorno al 1707, come si desume dall’età (84 anni) notificata nel certificato [...] in due movimenti (di cui il primo bipartito, alla maniera delle sonate di Domenico Scarlatti, e il secondo perlopiù in tempo di danza o in forma di rondò) e tra gli incunaboli dello stile tastieristico ‘cantabile’. In lettere del 16 e del 21 dicembre ...
Leggi Tutto
FALCONIERI (Falconiero), Andrea
Pacifica Artuso
Nato a Napoli nel 1585, fin da giovane fu indirizzato allo studio del liuto e del chitarrone; con molta probabilità fu allievo di Jean de Macque a Napoli [...] la sua esperienza come strumentista e come esperto conoscitore della letteratura liutistica. Non meno importanti le forme di danza e il descrittivismo di alcune composizioni esemplificato in alcuni titoli, La ennamorada, La desiderata, L'infante ...
Leggi Tutto
FROJO, Giovanni
Angela Maria Rossano
Nato a Catanzaro il 1° apr. 1847 da Achille e Marianna Masciari, all'età di dieci anni si trasferì a Genova per studiare pianoforte e contrappunto con G. Bassi; [...] alcuni titoli: Arlecchino (valzer), Sogno di una fanciulla (notturno), In gondola (barcarola), Il pescatore di corallo (barcarola), Danza di zingari, polka-fantasia, gran valzer di concerto, Al chiaro di luna (fantasia serenata), Sulle rive del Jonio ...
Leggi Tutto
BUZZI (Buzzi-Peccia), Arturo
Licia Donati
Nacque a Milano il 13 ott. 1854 da Antonio e da Clotilde Peccia.
Egli certo volutamente postdatò la sua nascita di due anni, come appare da uno scritto del [...] dell'Esposizione milanese.
Sue erano state anche le parole, salacissime, per la musica di R. Marenco che accompagnava la danza dei negretti nel ballo Excelsior del coreografo L. Manzotti (Milano, teatro alla Scala, 11 genn. 1881).
All'attività ...
Leggi Tutto
LORENZI, Sergio
Giulio D'Amore
Nacque a Lonigo, presso Vicenza, il 21 apr. 1914 da Giuseppe e da Maria Pia Becce. Per la sua formazione musicale fu importante la figura dello zio materno, Giuseppe Becce, [...] Brahms, Variazioni su un tema di Haydn; R. Schumann, Studi in forma di canone (Durium DB 1565); Brahms, Danze ungheresi; Dvořák, Danza slava; C. Debussy, Petite suite; Šostakovič, Concertino, op. 94 (Ars Nova VST 6180); Busoni, opera completa per due ...
Leggi Tutto
GASTALDON, Stanislao
Rossella Pelagalli
Nato a Torino il 6 apr. 1861 da Luigi e da Luigia Grazioli, apprese dal padre le prime nozioni musicali. Trasferitosi a Firenze, studiò pianoforte con T. Meliani, [...] (Buona notte! [1916], Carillon, Idillo giapponese), fantasie (Alla festa da ballo, Figurine, Nella foresta, Nevica, Rimembranze proibite, La danza delle scimmie), l'idillio Notte d'amore e una Marcia dei tamburi.
Fonti e Bibl.: Necr. in: Il Nuovo ...
Leggi Tutto
BALDAN, Angelo
Silvana Simonetti
Nacque a Venezia nel 1747 (secondo Canal) o nel 1753 (secondo Fantoni). Entrato in seminario per farsi sacerdote, fra gli studi predilesse quelli musicali che desiderò [...] del 1779, Sonate, Arie e Canzoni del 1791, Balletti per cembalo,s. d. (alcuni dei quali arieggianti a forme di danza future), ecc. Il Canal ricorda di aver veduto del B. anche 42ariette per basso aggiunte come esemplari alle sue teoretiche Istruzioni ...
Leggi Tutto
PICCHI, Giovanni Matteo
Rodolfo Baroncini
PICCHI, Giovanni Matteo. – Nacque a Venezia nella contrada di S. Tomà nel novembre 1572 da Girolamo Picchi di Giovanni e da Paulina di Iseppo di Giovan Battista [...] immagine nel frontespizio della Nobiltà di dame (seconda edizione del Ballarino) di Fabrizio Caroso, il massimo trattato di danza dell’epoca.
Nel 1602 Picchi strinse una relazione di comparatico con il collega clavicembalista Camillo Ogliati e con l ...
Leggi Tutto
ABBADO, Michelangelo
Alessandra Cruciani
Nacque ad Alba (Cuneo) il 22 sett. 1900 da Michele e Vittoria Gallian. Cresciuto in un ambiente fervido di interessi culturali (il padre, libero docente di botanica [...] dall'organo), 1927; D. Zipoli, Largo e Gavotta (dal clavicembalo), 1927; C. W. Gluck, Danza degli spiriti beati (dal flauto), Milano, Carisch, 1936; J. Brahms, Danze ungheresi (nn. 5, 6, 7), 1939; J. Brahms, 16 Valzerop. 39, 1939. Accompagnamento per ...
Leggi Tutto
MANENTI, Giovanni Piero (Giampiero)
Cecilia Luzzi
Figlio di Giovanni Battista, nacque probabilmente a Bologna tra il 1535 e il 1540. Il luogo di origine è attestato dall'appellativo "bolognese" sempre [...] per la fusione di una forma vocale - il termine era già stato usato da J. Berchem nel 1561 - e i moduli di danza della gagliarda.
Un giudizio complessivo sulla produzione del M. è stato di recente riformulato negli studi di Butchart e di Gargiulo ...
Leggi Tutto
danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...