Regista italiano (n. Roma 1951). Interessato alle nuove tecnologie, al video e alle varie forme di espressione corporea, dall'esercizio acrobatico alla danza, fondò nel 1975 il gruppo La gaia scienza, [...] con il quale realizzò spettacoli imperniati sulla scomposizione del linguaggio teatrale e sull'assenza del testo (La rivolta degli oggetti, 1976; Sogni proibiti, 1978; Cuori strappati, 1983). Dopo lo scioglimento ...
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Nome sotto cui è nota la famiglia di attori francesi Botot; notissima, fra tutti, Marie-Anne (Parigi 1714 - ivi 1796) che lasciò la danza per il teatro e fu ammessa alla Comédie-Française dove rimase dal [...] 1730 al 1763; eccellente nelle parti di "soubrette" (Finette in Le Complaisant di A. de Pont-de Veyle, Lisette in Le médisant di Ph. Destouches). Interpretò anche parti tragiche e Voltaire la volle come ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] il gruppo delle fanciulle, dal quale si leva, a coro, il canto dell'epitalamio, e quello dei giovani, che si muove in danze al suono di flauti e di lire. Altri documenti di questi esordî della coralità ellenica si trovano inoltre in passi dell'inno ...
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Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. ...
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GIOIA, Gaetano
Roberto Staccioli
Nacque a Napoli nel 1764 (nel 1768, secondo il Regli) da Antonio e Anna Carbani (Anna Fiori, secondo il Ritorni). Il padre, rinomato ballerino e maestro di danza, lo [...] in Egitto, su musiche di W.R. Gallenberg, che il G. preparò per il teatro S. Carlo il 27 giugno 1807; egli stesso danzò nel ruolo di Tolomeo, mentre il fratello in quello del protagonista. Il ballo venne dato alla Scala nel 1809 con Teresa e Giovanni ...
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Genere teatrale cinese, detto anche jingju o jingxi ("teatro della capitale"), costituito da una combinazione di canti, recitazione e sequenze gestuali codificate (movimenti, lotte e acrobazie). Sintesi [...] di musica, danza, letteratura, arti figurative e arti marziali, il genere si sviluppò nella capitale a partire dalla fine del 18° sec., fondandosi sulla tecnica di attori-danzatori. Non utilizza in genere pièces intere, ma un'antologia di episodi ...
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Gruppo teatrale, fondato a New York nel 1961 da Peter Schumann (n. 1934). Realizzò spettacoli di strada complessi che, utilizzando maschere, marionette e pupazzi di cartapesta di dimensioni colossali, [...] fondevano musica, danza, happening e scultura, concludendosi simbolicamente con una distribuzione di pane agli spettatori. Dal 1974 il gruppo alterna a esperienze comunitarie di vita rurale saltuari lavori teatrali (The ballad of Masaniello, 1977, ...
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– Pseudonimo con cui è noto il regista, coreografo e maestro di equitazione francese Clément Marty (n. Courbevoie 1957). Artista policentrico e innovativo sperimentatore di tecniche espressive che coniugano [...] con estro ed eleganza danza, commedia e arte equestre, dopo l’esordio nel 1977 al Festival di Avignone con un lavoro off, nel 1985 ha fondato la compagnia Le théâtre équestre Zingaro, che ha debuttato nello spazio circense di Aubervilliers (Parigi) ...
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PAPAS, Irene, nata Lelekou
Attrice greca, nata a Khiliomódhion (Corinto) il 9 marzo 1926. Dopo aver frequentato la Reale scuola d'arte drammatica di Atene e corsi di canto e di danza, ha fatto una breve [...] esperienza nel teatro di varietà e in quello di prosa (Ibsen, Shakespeare, tragedia greca classica). Tipica bellezza mediterranea, dotata di voce bellissima nel canto e nella recitazione, di grande talento ...
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In senso generico, realizzazione concreta di un’attività, di un comportamento, di una situazione determinata.
Antropologia
Genere di eventi, quali riti, feste, carnevali, cerimonie, preghiere collettive, [...] letture di poesie, spettacoli teatrali, manifestazioni di danza, recitazioni di testi epici ecc. che, pur presentando profonde differenze, hanno in comune la caratteristica di essere delle ‘rappresentazioni’: circoscritti dal punto di vista temporale ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...