tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] legame che la t. conservò sempre con la musica e la danza; e quando il coro perse relativamente importanza e cominciò a doti fantastiche, alla bellezza dello stile, della musica, della danza. In Eschilo la vicenda mitica era svolta ampiamente, con ...
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Pittore, scenografo, scrittore d'arte italiano (Modena 1894 - Roma 1956). Fu uno dei più noti rappresentanti del futurismo, cui aderì dal 1912, contribuendovi con «manifesti» e scritti polemici, caratterizzando [...] futuristi, quelli del cubismo e dell'astrattismo (es. Architettura della tarantella, 1922, Łodź, Museo d'arte; Danza meccanica, 1924), P. si avviò gradatamente attraverso forme puramente astratte e mezzi polimaterici, verso una rappresentazione di ...
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Poeta tragico greco, di Atene (forse 497-406), figlio di Sofillo, del demo di Colono agoràios. Secondo la tradizione che riconnetteva la vita dei tre grandi tragici ateniesi alla battaglia di Salamina [...] che cantava il peana della vittoria. Difficile, per la cronologia, è accettare la notizia che il suo maestro di musica e danza fosse Lampro; egli stesso fu ottimo citarista e come tale lo ritrasse Polignoto. Benché non fosse per temperamento un uomo ...
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KEMP, Lindsay
Biancamaria Mazzoleni
Attore, mimo e regista inglese, nato a Irby (Chesire) il 3 maggio 1938. Precocemente attratto da ogni forma di esibizione artistica, si trasferì nel 1954 a Londra, [...] , ma ne sono anzi parte integrante.
Conosciuto essenzialmente come regista e interprete, K. è creatore di un personalissimo stile di danza teatrale; la sua è una tecnica non dissimile dal collage, in cui elementi a contrasto sono tenuti insieme da un ...
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Famiglia di attori e coreografi tedeschi dei secc. 17º e 18º. Johannes recitò dal 1685 in Austria, a Salisburgo e a Vienna; morì prima del 1785. Il figlio Peter fu attore in Prussia e poi per primo condusse [...] 1710 - ivi 1768), ballerino, coreografo, impresario dei teatri imperiali, fu una delle figure più rappresentative del teatro di danza del sec. 18º. Propugnò il ritorno alla sensibilità e alla spontaneità, ideando il ballo d'azione, per la prima ...
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Serie di manifestazioni e spettacoli, cinematografici, musicali, teatrali che hanno luogo periodicamente in determinate località, con rappresentazioni di particolare rilievo e con programmi aventi di solito [...] a Lee (Massachusetts) nel 1933, e il settore danza della Biennale di Venezia (istituito come settore autonomo nel che dal 2003 ha assunto la denominazione di F. internazionale di danza contemporanea; alla sua guida si sono alternati: C. Carlson ( ...
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Pulcinella
Mirella Schino
Un’antica maschera oggi conosciuta in tutto il mondo
Insieme ad Arlecchino, Pulcinella è la più famosa tra le maschere italiane della commedia dell’arte. Per ‘maschera’, in [...] con camicione e larghi pantaloni da servo, da una mezza maschera scura, dall’uso del dialetto napoletano e dall’inclinazione alla danza, a una comicità leggera e a un accentuato gioco mimico
Dalla commedia latina alla commedia dell’arte
Si è parlato ...
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Impresario teatrale russo (Perm´, Novgorod, 1872 - Venezia 1929). Critico d'arte e di musica, fondò a Pietroburgo nel 1899 con A. Benois la società e il giornale Mir Iskusstva ("Il mondo dell'arte"), che [...] e poi a Montecarlo, ma girò nei principali centri internazionali. Il balletto di D., nel quale un certo ritorno alla danza di scuola Taglioni si fondeva con una coreografia, una scena, costumi, di audace risalto, tra il barocco e l'impressionistico ...
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cantastorie
Margherita Zizi
Un poeta ambulante
Figura ormai scomparsa, il cantastorie era un intrattenitore ambulante che girava per le strade dei villaggi recitando o cantando composizioni poetiche [...] 'arte di divertire il pubblico con il canto, la musica, la danza, la recitazione. Diffusi a partire dal 10° secolo in Italia, sostenere la concorrenza delle varie forme specializzate di intrattenimento (danza, teatro, musica) e in seguito del cinema, ...
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Regista, attore e autore teatrale italiano di origine polacca (Łódź 1911 - Roma 2001). Vissuto in Italia fin dall'infanzia, si laureò in filosofia a Genova. Iniziò l'attività di regista (per la quale si [...] assertore della interdisciplinarità del teatro, in cui si fondono diverse forme di espressione artistica (recitazione, canto, mimo, danza), fondò a Roma nel 1957 lo "Studio di arti sceniche" per la formazione dell'attore, ispirandosi alle teorie ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...